giovedì 20 dicembre 2012

Frasi dal libro "Amrita" di Banana Yoshimoto

Se provi una sensazione straordinaria,devi cercare di portarla avanti a tutti i costi.

Io non penso affatto di essere una xsona normale.
Ho battuto la testa,ho una famiglia complicata,problemi vari,tutte cose che mi hanno dato un pò d'inquietudine.
Xciò non faccio altro che pensare al significato della vita e roba del genere,ma questi pensieri non mi va di dividerli con gli altri.
Tanto anche se uno non ne parla finisce col dividerli lo stesso.
Ma non c'è bisogno di discuterne e capirli insieme.Farlo è sbagliato.
Quando si comincia a raccontare qualcosa di prezioso si consuma progressivamente.
Così la gente si tranquillizza e non si accorge che di quei pensieri importanti sono rimasti solo i contorni.


Nelle condizioni in cui mi trovo sono l'ultima a poterlo dire,ma x tenere una famiglia unita ci vuole un certo tipo di amore.
L'amore non è fatto di forme,o di parole,è una condizione.
Dovrebbe essere come una forza che si irradia.
Ogni membro della famiglia deve tirare fuori la forza ,ma quella che consiste nel dare,non nel chidere,altrimenti
è un disastro r l'atmosfera della casa diventa quella di una tana di lupi affamati.
La mia famiglia,x esempio, ufficialmente sono io quella che l'ha distrutta,ma si è trattato solo del pretesto,non sono stata io a fare tutto da sola.
Il principio della fine era stato quando ognuno di noi aveva cominciato a pretendere e basta.
E nel momento cruciale,quando si deve decidere se andare avanti nonostante tutto,c'è bisogno di qualcosa.
Di compromessi,dice qualcuno.
Ma io non la penso così.
Di amore,c'è bisogno e del meraviglioso potere dei ricordi.
Abbastanza forte da farti pensare che vorresti continuare a stare con quelle xsone.
Se rimane il desiderio di respirare quell'atmosfera,si può ancora vivere insieme.



Se incontrandosi viene voglia di incontrarsi di nuovo,
se dopo aver fatto l'amore viene voglia di farlo di nuovo e poi ancora,2,3,4 volte
io lo considero amore.

Le scoperte memorabili sono quando nelle cose ci entriamo dentro di xsona e le facciamo nostre da soli.

Perchè nel momento in cui ci si confronta con gli altri,
x sentirsi superiori o scoprirsi inaspettatamente inadeguati,
può succedere,colpiti da un raggio di sole,
di scorgere il profilo scintillante del proprio essere.

Se lui è qui non m'importa di nient'altro,questo è ciò che provo.
E' impensabile che lui non sia insieme a me,in questo mondo,sotto lo stesso cielo.
La sua presenza mi dà una profonda tranquillità.
C'era prima che io venissi,c'è adesso che ci sono anch'io.
E provo un senso di rispetto x la sua esistenza.

C'è attorno a lui un'atmosfera indescrivibile che mi fa pensare di poter vivere in qualsiasi posto lui si trovi.


Lui cos'è?Mi chiedo spesso.
Il vivere stesso?La sua forma vivente?Che cosa starà pensando adesso?Cosa avrà detto di questo?
A volte mi viene da pensare:e se fosse un sogno la sua venuta?
Sono un sogno tutte le cose che abbiamo fatto insieme?E' vero?L'ho solo sognato?
E'stato un magnifico sogno!
Poi chiudo gli occhi e ricordo il suo viso sorridente.
Il sorriso di un forte destino che si fa strada spingendo.
Le pupille brune splendenti,le sue ciglia,le gambe dritte e slanciate,le mani grosse,il grosso anello.
Il su profilo duro,la schiena dritta.Ricordo tutto.
Ogni istante era prezioso e raccontava tante cose come gocce che traboccano.
Mi ha insegnato che il sole,l'acqua e tutto il resto esistono solo oggi,
mi ha mostrato la meravigliosa pienezza del presente,anche semplicemente camminando.
Non sarò innamorata?In ogni caso,grazie.

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