mercoledì 26 luglio 2017

Frasi dal libro "Conta fino a dieci" di Paolo Cammilli

E poi non pensare!
Ti fa male pensare!


Era lo sguardo di chi non ha niente.
E chi non ha più niente può fare tutto.

Doveva ancora cominciare a giocare e aveva già perduto.

Faceva paura perchè sembrava non averne.

La prova di coraggio è non partecipare.

La sua espressione era diventata cattiva,da animale ferito a morte che deve proteggere la cucciolata.
Un animale ferito pronto a tutto.

Stava facendo l'amore.
No,non scopava.
Non stava facendo sesso.
Non stava stringendo i tempi per concludere una sveltina da dimenticare e neppure era intenta a elemosinare affetto in un mondo di figlia di puttana.
Per come la vedeva lei,quello era amore vero.
E,in fondo,qualcosa di giusto c'era,in tutta quella spazzatura di vita,se lei aveva incontrato quel sentimento che la incatenava alla gioia e alla sofferenza.

Lui sapeva togliere,non dare.

Gli occhi,a volte,sono gli ultimi ad arrendersi.

Quel ragazzino teneva più problemi del Burkina Faso e aveva la capacità di trasmetterli a coloro che cercavano di aiutarlo.

Anche il sentimento di un bambino,in un deserto di odio,è un piccolo grande pozzo di acqua fresca.

Questo bambino è una porta chiusa,blindata.
Anche gli occhi:sembrano chiusi pure quando li tiene aperti.
Poveretto,deve portarsi appresso la paura come la sua ombra.

Con quale passato (disastroso) rimettersi in gioco per conoscere altri mondi?
La spirale della vita ti avrebbe risputato laggiù.

Devi trovare qualcosa che ti piace,qualcosa di bello.
E se non lo trovi in giro,lo devi cercare dentro di te.

Non si era mai sentito così solo e piegato da un carico talmente pesante da strappare il colore persino ai sogni.
Lui che di sogni ci viveva.

"Ma tutto questo che senso ha?"
Eccola la fatidica domanda.
E il problema non è la risposta,che nessuno ovviamente conosce.
E'la domanda stessa.
Perchè quando te la sei posta significa che ce l'hai già nel culo.

L'amicizia non esiste.
E'un espediente per sentirsi meno soli nel melanconico tragitto della vita.
Esistono fugaci momenti in cui 2 esseri umani,provando la bellissima esperienza della condivisione,dell'alleanza e dell'allegria,si sentono amici.
Ma sono aquile che si incrociano un istante nell'immensità del cielo,per poi perdersi per sempre.

Sarebbe bastato davvero poco per cambiare tutto,per fargli tornare il sorriso sulle labbra.
Allora i sogni avrebbero ripreso il loro colore,e un senso,anche se microscopico e trascurabile,sarebbe planato sul suo piccolo mondo per non far girare tutto dalla parte sbagliata.

Non ci aveva capito niente perchè niente c'era da capire.

I suoi occhi,eccitati di gioia oppure falciati dalla disperazione,gli avevano lacerato la pelle più di tutti quei sassi che gli avevano scagliato contro.

Quella era gente che amava scontrarsi,non incontrarsi.

Era stata fatta prigioniera di un'ossessione che stava lievitando insieme alla dose di indifferenza ricevuta in cambio.

Non si fanno patti con la disperazione.

La verità ha un paio di occhi che ti guardano dritti in faccia se solo hai il coraggio di tenere aperti i tuoi.

Certe storie dovrebbero iniziare dalla fine.
Perchè ciò che sta nel mezzo è solo polvere.
Una polvere così fitta da impedire di riconoscere persino chi ti cammina vicino,chi ti spinge fuori strada e chi,invece,vorrebbe risparmiarti.
Ti vieta di vedere persino te stesso.
Soltanto la fine,illuminata da una luce che poi non è luce per niente,può essere vista,letta,capita.
Bloccando quella giostra che gira sempre troppo veloce e ti fa perdere i contorni delle cose.

Si può trovare una goccia di coraggio anche nel mare della propria viltà.

"Uno su mille" di Gianni Morandi.
Un classico,quando sguazzi nella merda e hai voglia di ribaltare il mondo.

Per quale motivo aveva deciso di rimanere incatenato a quella nave in eterno naufragio?
Non lo sapeva nemmeno lui il motivo,figuriamoci.
Ma c'era.

E poi ci sprofondò completamente,in quegli occhi grandissimi che sembravano davvero due soli al tramonto.
Si incendiavano di euforia prima di franare nella sera.
Un'altalena continua.
L'impossibilità di vivere senza pensieri scuri almeno per un minuto.

Ricominciare tutto da zero era l'unica soluzione.
Anche se ricominciare da zero è la cosa più facile a dirsi e la più difficile a farsi.

Non aveva mai avuto il tempo di pensare a cosa gli stava accadendo proprio nell'istante in cui accadeva.

"Ma non sa giocare..."
"Se nessuno le passa la palla,non saprà mai giocare"

La paura della verità e dei suoi effetti incalcolabili è il peggior padrone che l'uomo può servire.
Ti fa ammuffire in una prigione invisibile per tutta la vita.
Arrivi alla fine e non ti sei mai reso conto di non aver vissuto nemmeno uno schifosissimo attimo di libertà.

Si doveva rassegnare.
Non le bastava ciò che aveva?
No.
Male,doveva farselo bastare.
Eppure continuava a piangere.

Dalla bocca le schizzò un "sì" a casaccio perchè i "no",qualsiasi essi siano costano fatica.

Pensava a quel bastardo che le faceva toccare il cielo con un dito per poi tagliarglielo di netto.

Le avrebbero fatto troppe domande e lei non aveva risposte nè le avrebbe mai date.

Da quanto tempo non provava quella sensazione agrodolce di non avere più niente sotto controllo?
Quella pulsione teneramente autolesiva che ti spinge a consegnarti,mani in alto,alla mercè di un altro essere umano?

Gli pesò semplicemente non fare accadere le cose.

Nella vita bisogna saper perdere e in questo era un vero campione.

Cinzia sembra sia l'unica persona viva in questo mondo di spettri.

La verità era che ci moriva,si struggeva in quella finzione coatta.
Camminava su un viale di fuoco ma doveva apparire di ghiaccio.

Contro i fantasmi non si può vincere.

Il silenzio è un nascondiglio inaccessibile,una misura di sicurezza che soffoca chiunque tenti di disinnescarla.
Il silenzio può far accadere qualsiasi cosa.

Non si può dimenticare ciò che non si può ricordare.

Non si deve necessariamente tradire chi ti ha tradito.

Non vale la pena prendere certe cose troppo sul serio,sennò poi finisci per rimanerci male.

Non dobbiamo sforzarci di piacere alle persone.
Con le persone dobbiamo solo stare bene.

Quando desiderava troppo una cosa,quella non si realizzava.
Mai.

Tutto l'entusiasmo di un uomo che ha scoperto che un sentimento inarrestabile che tutti chiamano amore,anche se impossibile,anche se inafferrabile fino in fondo,anche se straziante,a volte esiste sul serio.

Le mancava.
Le mancava come l'acqua,come l'aria.
Le mancava la felicità nascosta dentro gli occhi scuri di quello strano uomo quando riusciva a farla ridere.

Ogni trasformazione è un dolore.

Quando una persona subisce una violenza così definitiva,automaticamente rimuove.
Non sempre,ma a volte sì.
Deve farlo,per non morire ogni giorno.
Però qualcosa rimane in fondo in fondo.
E ciò che rimane,prima o poi,ritorna.

Quanto costa poter cambiare il sentiero che ha scelto una vita?

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