giovedì 14 dicembre 2017

Frasi dal libro "Felicità in questo mondo" di Giuseppe Cloza

Il Buddismo serve per risolvere i problemi,per vivere un'esistenza piena e soddisfacente,qui e adesso.
E serve anche per liberarsi delle corazze che ingabbiano il nostro essere,quella che spesso ci impediscono di trovare un ruolo,una dimensione,un senso in questa vita.

Il Buddismo si occupa dell'infinita potenzialità dell'essere umano,fornendo un mezzo per manifestarla e quindi usarla per superare le sofferenze della vita.

E' difficile crederci senza sperimentarla.

Ogni essere umano possiede uno stato vitale illuminato,definito Buddità,che tende verso il raggiungimento di una felicità vera,profonda e assoluta,la quale va aldilà delle circostanze negative che si possono incontrare nel corso della vita.
Questo stato permette di affrontare e superare le sofferenze,stimolando e rafforzando le nostre infinite capacità,che a volte restano latenti e che spesso non crediamo neanche di possedere.

Il Buddismo di Nichiren Daishonin è un mezzo per realizzare i desideri,i sogni,risolvere i problemi,superare le sofferenze.
Funziona per tutti,agendo positivamente sulla nostra vita,con le sue mille difficoltà da affrontare,la miriade di piccole gioie che spesso ci sfuggono di mano.
Una pratica da cui in qualunque situazione si può trarre beneficio:
quando si sprofonda nella disperazione,ma anche quando ci si sente a posto.
Perchè al miglioramento non c'è limite.
E' una pratica che funziona per tutti,perchè la soluzione a ogni problema è già pronta dentro di noi.
Dove?
Nell'infinita potenzialità dell'essere umano.
Basta avere a disposizione il giusto mezzo per manifestarla.
Questa potenzialità non è altro che l'inesauribile energia della vita che fluisce dentro e fuori di noi.

Proprio come ogni essere umano può tirare fuori da dentro di sè gioia,collera,tranquillità,in risposta a uno stimolo appropriato,allo stesso modo può attingere alla fonte interiore che è in grado di rigenerare il suo spirito e il suo corpo con un'ondata positiva e rivitalizzante.
Un'ondata che di conseguenza si riverserà anche in tutti gli aspetti della sua vita quotidiana.
Per aprire questa porta dentro di noi basta recitare NAM MYOHO RENGE KYO ogni giorno.

Gli esseri umani soffrono perchè la loro visione della realtà è falsata.
Di conseguenza,le loro stesse azioni li portano inconsapevolmente verso l'infelicità.
Si avventurano nel percorso dell'esistenza come chi si muove nell'oscurità armato solo di una piccola candela che rischiara a malapena ciò che lo circonda.
Tutt'intorno un mondo di ombre,incertezze,paure,passi falsi e sofferenze.
Ma l'essere umano ha la possibilità di illuminare il suo cammino.
Ecco allora il termine Budda:illuminato,in sanscrito.

La Buddità rappresenta il potenziale per lo sviluppo di una illimitata energia positiva che,attingendo dall'inesauribile fonte della vita universale di cui l'individuo è parte integrante,porta verso uno stato di felicità,permettendo il superamento delle umane sofferenze e sviluppando una naturale compassione per gli altri.

Nichiren affermò che l'essenza di questa dottrina è contenuta della frase NAM MYOHO RENGE KYO.
La recitazione di questa frase risveglia progressivamente la propria natura illuminata.
Questo risveglio libera un'energia positiva interiore che consente di vedere la realtà,e quindi di viverla e affrontarla,in un modo nuovo.
Un cambio di prospettiva che porta benefici effetti concreti nella vita quotidiana,dentro e fuori di noi.
La frase che viene recitata ha il potere di arrivare a qualcosa di profondo e sconosciuto dentro di noi,irraggiungibile dall'Io razionale.
Una dimensione vastissima che non si può etichettare con le parole,e dove si realizzano cose che riteniamo impossibili.
Ma impossibili per chi?
Per la nostra mente razionale,che lavora senza posa per classificare,definire,inquadrare,mettere limiti.

Siamo pezzi di stelle che contemplano le stelle.

NAM MYOHO RENGE KYO.
Questa è la Legge della vita.
La formula essenziale che racchiude il ritmo dell'universo.
Recitare NAM MYOHO RENGE KYO ci mette in comunicazione,in sintonia con tutto questo.
Come un suono che fa vibrare una corda nascosta dentro di noi.
Il suo significato,infatti è: Entrare in armonia con la Legge dell'universo attraverso il suono.

NAM significica dedicare,offrire la propria vita,congiungerla con il ritmico e armonioso flusso di energia vitale universale.

MYO significa aprire e rivitalizzare,cioè aprire la nostra vita come un fiore che finalmente riceve acqua e luce per sbocciare.

HO  è ciò che si trasforma,il fenomeno visibile (MYO la forza invisibile che sta alla base e genera la trasformazione).

MYOHO rappresenta il ciclo di vita e morte,l'eterno ritmico alternarsi della fase visibile e invisibile.

RENGE rappresenta la simultaneità della causa e dell'effetto.
Il fatto che quel che siamo o quel che ci accade è sempre riconducibile a una causa che sta dentro di noi e che,proprio per questo,possiamo cambiare in meglio,una volta che si dispone del mezzo appropriato.
La vita è nelle nostre mani,assicura il Buddismo.
Il destino lo creiamo noi stessi,ponendo continuamente cause che prima o poi tornano sottoforma di effetti (il karma).
Questo significa che la soluzione a tutti i problemi è già pronta dentro di noi.
Come in un seme sono già presenti tutte le caratteristiche di un grande albero.

KYO rappresenta l'ordito di un tessuto.Un filo che attraversa la trama,tesse l'intreccio complesso dei fenomeni vitali nel cosmo.
Kyo è prinicipalmente il suono,la vibrazione,la sinfonia della vita universale.

Recitando NAM MYOHO RENGE KYO riportiamo l'armonia nel nostro ritmo vitale di base.
E l'effetto si manifesta concretamente nei fatti concreti della vita quotidiana.

E'difficile credere che la recitazione di una frase misteriosa possa influenzare l'esistenza,aiutare a risolvere i problemi,realizzare i desideri.
Spesso però l'approccio razionale trae in inganno:
tendiamo a pensare che una cosa non esista o non abbia un effetto concreto su di noi solo perchè non riusciamo a vederla o comprenderla razionalmente.
Eppure la vita di tutti i i giorni è piena di esempi che smentiscono ciò.
L'essere umano è sempre rimasto saldamente attaccato alla Terra anche quando non conosceva l'esistenza della legge di gravità.
Newton non l'ha inventata,ha intuito una legge universale che comunque esisteva e funzionava indipendentemente dalla sua comprensione.
Il fatto è che recitare NAM MYOHO RENGE KYO funziona che si creda o meno,che si sappia o no il significato.
Agisce a un livello più profondo:attiva energia universali,tendenzialmente sopite dentro di noi.
Ma noi spesso siamo fatti così,diciamo:
"Prima devo capire.Non è possibile che una cosa che non capisco funzioni,quindi non ci credo".

Per una condizione che ci appare statica e immodificabile possono esistere in realtà miriadi di soluzioni già pronte a manifestarsi.
Quando la speranza manca,la paura vince.
Una visione ristretta delle potenzialità della vita può bloccare tutto e imprigionarci.

Il Buddismo spiega che tutti gli istanti della vita hanno questa potenzialità:
un desiderio porta con sè la sua realizzazione.
Un problema la sua soluzione.
Una sofferenza,la gioia.

Il presente,che a noi pare statico,è in realtà un brulicare dinamico di possibilità future.
Una visione rivoluzionaria che consente di affrontare la vita con fiducia.
Ma non è vuota speranza fatalista.
E' la convinzione che tutto,sempre,può cambiare.
Adesso.

Tutti gli esseri umani,indipendentemente da condizioni,cultura,paese,hanno una cosa in comune:gli stati d'animo.
Il potere di NAM MYOHO RENGE KYO è di influenzare e modificare lo stato d'animo interiore,creando così un effetto concreto su noi stessi e ciò che ci circonda.
La recitazione infonde un'energia positiva.
I pensieri,il punto di vista,le sensazioni cambiano.
Il peso dei problemi cambia perchè noi cambiamo dentro.
Quando una cosa che pare enorme e opprimente diventa piccola e leggera,è più facile gestirla,superarla,sbarazzarsene,trovare una soluzione e andare oltre.

Il Buddismo di Nichiren Daishonin non mira a estraniare le persone dalla vita quotidiana per cercare un'idealistica tranquillità.
Al contrario,le mette in grado di attraversare e affrontare il percorso della vita in modo diverso,sviluppando una potenzialità interiore nascosta in tutti gli esseri umani,chiamata Buddità.
Il segreto non è cercare di non avere problemi,ma imparare a vivere bene in mezzo a essi.

L'estasi,la gioia.
Uno stato effimero perchè dipende sempre da qualcosa di esterno.
E quando la causa dell'estasi viene a mancare,il cammino verso l'angoscia è breve.

Gli stati d'animo influenzano i pensieri,che a loro volta si concretizzano in parole e azioni.

Gli stati d'animo Animalità (stupidità),Avidità e Collera si possono chiamare "i 3 veleni£:
quando sono fuori controllo avvelenano letteralmente l'esistenza.
Con risultati disastrosi.
Una parola in preda alla collera,una reazione istintiva possono rovinare in un attimo anni di buone azioni.

Bodhisattva:
una compassione sincera e disinteressata verso gli altri.
Bodhi significa saggezza.
Sattva significa coraggio.
Il bodhisattva è una persona di valore che ha il coraggio di superare i propri limiti.
Fa spazio nel proprio cuore per condividere le sofferenze di chi gli sta accanto.
Lotta insieme a loro per superarle.
Rinuncia a qualcosa di sè,ad esempio un pò del suo tempo,per dedicarsi agli altri,senza secondi fini.

Compassione non significa dire agli altri cosa devono fare,avendo la presunzione di conoscere la cosa giusta per ognuno.
Non significa imporsi,per rendere gli altri come noi vorremmo che fossero.
La vera compassione è aiutare una persona a diventare libera dalle sofferenze,rispettandola per quello che è.

Buddità.
E'la forza della vita che scorre in ogni essere umano,come un fiume sotterraneo,che rende fertile la terra in superficie.
Far emergere questo stato d'animo significa riempirsi di felicità,sintonizzarsi con l'armonia della vita universale.
E tutte le paure che incatenano l'esistenza svaniscono come rugiada al sole.
Questa gioia è indistruttibile,perchè assoluta e non relativa:
non dipende cioè da fattori esterni,che possono venire a mancare in qualunque momento.
La Buddità libera dalle paure e dalle illusioni,che sono le principali cause di sofferenza.
Si è liberi perchè non si ha niente da perdere,leggeri perchè pieni di forza vitale e di speranza;
puri perchè finalmente se stessi.
Felici perchè si vede la realtà con occhi diversi.
E'una saggezza profonda che consente di muoversi nella direzione giusta.
Una bussola verso la felicità.

La visione delle cose guida le nostre azioni.
Visione errata,illusoria:azioni sbagliate,errori,sofferenze.

Ogni stato d'animo si attiva in risposta a un stimolo appropriato.
Per attivare la Buddità bisogna recitare NAM MYOHO RENGE KYO.
Perchè proprio questa frase?
Perchè la Buddità risponde a uno specifico stimolo.
Anche la lavatrice ha bisogno che si prema il tasto giusto per farla funzionare.
E non è una questione di convincersi mentalmente.
Prova a convincerti che non prenderai la scossa se infili le dita in una presa:
l'elettricità scorre anche se tu non vuoi crederlo.
Le leggi che ne regolano il funzionamento non dipendono dalla tua mente.
E funzionano anche se non ne conosciamo il significato.

NAM MYOHO RENGE KYO è come il linguaggio dell'anima.
Recitarlo ci mette in contatto con noi stessi.
Ci risveglia.
Questa frase è un suono universale,una vibrazione primordiale che sintonizza la vita interiore con la forza dell'universo.

La comprensione senza l'azione non ci libera dalla sofferenza.

Tutto può cambiare in meglio:anche un veleno può trasformarsi in medicina.
Qualunque sia la condizione del momento,la potenzialità per la soluzione è sempre presente,anche se i nostri occhi non riescono a vederla.

La differenza fra il buio e la luce sta nello spazio di un click.
Quando il Budda si accende dentro i problemi si risolvono,perchè la saggezza ci fa imboccare la strada giusta.
L'armonia con l'ambiente ci fa essere sempre al posto giusto nel momento giusto.
La forza vitale alleggerisce ogni peso.
La realtà appare per quello che è:
le ombre che fanno paura si diradano e un coraggio fiducioso prende il loro posto.
L'obiettivo di questa pratica  è quello di diventare persone comuni ma felici.

La parola chiave è trasformare.

Non è per niente facile ma certamente è possibile.
Perchè vogliamo essere felice in questo mondo:qui e adesso.

La vita è un percorso che,necessariamente,si affronta con qualche fardello sulle spalle.
Ma,se si è pieni di energia,di gioia e speranza,ci si può inerpicare per un sentiero di montagna,zaino in spalla e godersi la passeggiata,vivere intensamente ogni passo,ammirare il panorama,chiacchierando allegramente con i compagni di viaggio.
Molto spesso,invece,si arranca a testa bassa,oppressi dal peso che via via aumenta.

A volte,poi,si cercano soluzioni di comodo.
E'più facile adattarsi a una situazione piuttosto che affrontarla.
Ci si abitua a tutto,piuttosto che trovare la forza di alzarsi e reagire.
Paradossalmente si può preferire,anche in modo inconsapevole,di rimanere in una situazione conosciuta,sia pur soffrendone,piuttosto che avventurarsi fuori,in cerca.
La mente lavora per trovare mille scuse.
Ma tali meccanismi ci imprigionano sempre più in un circolo vizioso,nell'illusione che la causa dei problemi sia fuori di noi.
Che è come dire:la causa per la felicità è all'esterno,da qualche parte.
Così ci si affanna per inseguire qualcosa,pensando che una volta ottenuta saremo a posto.
Questa però è la ricerca di una felicità relativa,che dipende sempre da circostanze esterne.
Di conseguenza è totalmente instabile e imprevedibile.
Tutte le cause e le soluzioni ai problemi sono già dentro di noi.
Bisogna quindi cercarle e farle emergere.

Attivando e stabilizzando la ricchezza della Buddità si attua progressivamente una vera e propria rivoluzione interiore:la rivoluzione umana.
L'energia vitale potente si irradia progressivamente su tutti gli aspetti dell'esistenza li illumina.
Li trasforma,crea una soddisfazione che viene da dentro,ed è quindi indipendente dalla realizzazione dei desideri.
E,proprio per questo,i desideri si realizzano più facilmente.

Se questa pratica porta davvero risultati del genere,perchè non è maggiormente diffusa?
Perchè non la fanno tutti?
Semplice:perchè è difficile crederci.
L'unico modo per convincersi che funziona è quello di entrare,toccare con mano.
Ma l'essere umano ha da sempre dentro di sè una tendenza distruttiva.
Una parte oscura lo guida verso la sofferenza.

Una persona che vive l'inferno avrà tutti ingranaggi che lavorano verso la sofferenza:aspetto fisico,pensieri,visione delle cose,emozioni e poi un'energia debole,incapace di esercitare un'influenza positiva sull'ambiente.
Creerà quindi le condizioni per perpetrare la sua sofferenza,accumulando dentro di sè potenzialità negative che,anche in risposta a stimoli esterni,daranno come risultato nuove sofferenze.
Cambiando lo stato vitale,cambia il lavoro dei fattori.
Quando i meccanismi della vita sono alimentati dall'energia della Buddità,il risultato finale è la creazione di un destino migliore,un'esistenza armoniosa e soddisfacente.

In genere pensiamo che le nostre sofferenze dipendano da qualcuno o da qualche situazione che ce le provoca.
Ma questo qualcuno è in realtà solo una causa esterna,che ha attivato una causa interna (la sofferenza) già presente dentro.
Continuando a concentrarsi sulla causa esterna si otterranno sempre risultati (effetti) sbagliati,come tentativi di afferrare l'ombra del problema invece che la sostanza.
Inutile lamentarsi se ci sfugge.

Recitando NAM MYOHO RENGE KYO tutto si armonizza:
gli infiniti ingranaggi dell'esistenza iniziano a lavorare per creare una rete di connessioni e scambi dove l'energia positiva corre da una parte all'altra e trasporta gioia,serenità,forza e speranza.
Le cose,i fatti,le azioni,le relazioni,i pensieri,le emozioni prendono naturalmente la direzione giusta.
Come un girasole che si volge verso la luce.
Attivando la legge universale di NAM MYOHO RENGE KYO ognuno può esercitare un'influenza positiva su se stesso e ciò che lo circonda.

Se l'individuo non ha l'intonazione giusta non può risuonare con ciò che lo circonda.
Anzi,la sua dissonanza disturba l'armonia che si ode in un coro ben intonato.
Se NAM MYOHO RENGE KYO è il vibrare della vita,possiamo metterci in armonia con questo coro intonato.

Perchè qualcuno è sfortunato mentre ad altri va tutto bene?
Qual è l'origine di certe sofferenze che arrivano improvvise e inaspettate?
Si potrebbe scegliere fra 3 possibili risposte:
1)Tutto dipende dalla volontà di un essere superiore.
2)Tutto dipende dal caso.
3)Tutto dipende da noi stessi.

Se vuoi conoscere le cause create nel passato,guarda gli effetti che si manifestano nel presente.
Se vuoi conoscere gli effetti che si manifesteranno nel futuro,guarda le cause che stai mettendo nel presente.

Karma è un antico termine sanscrito che significa "azione".
Qualsiasi azione (causa) mentale verbale o fisica,produce una reazione (effetto).
Tutto ciò che pensiamo,diciamo o facciamo produrrà un effetto,che può essere immediato o più o meno lontano nel tempo.
Nessuna causa svanisce nel nulla,nonostante le apparenze,piuttosto,si accumula dentro di noi,in una sorta di magazzino,in attesa di essere attivata.

Ognuno ha un suo karma personale.
Ciò che ci accade è l'effetto di una causa che sta dentro di noi.
Cercare responsabilità e soluzioni all'esterno non servirà,se contemporaneamente non si modificano le cause interiori.
A niente varrà cercare di modificare l'effetto:se la causa resta,lo stesso effetto,prima o poi,tornerà.
Continuare a prendersela con l'ambiente esterno è come ostinarsi a dare testate a una porta chiusa perchè non ci si accorge di avere la chiave in tasca.
Una sofferenza inutile.
La più importante implicazione della teoria del karma è che ognuno è l'artefice del proprio destino.

Il Buddismo di Nichiren Daishonin insegna,partendo dal Sutra del Loto,che ogni persona ha dentro di sè la potenzialità di cambiare il corso dell'esistenza qui e ora,indipendentemente dal bagaglio karmico che porta sulle spalle.
Attraverso la recitazione di NAM MYOHO RENGE KYO,la tendenza vitale di base cambia.
Contemporaneamente,le cause del presente bilanceranno gli effetti in arrivo dal passato,permettendo di viverli come alleggeriti.

L'ambiente è lo specchio che riflette il nostro karma.
Inutile di cercare di cambiare l'immagine riflessa,se non si modificano le cause interiori.
Al contrario,l'immagine allo specchio è un prezioso messaggio per capire cos'è che non va in noi.

Grazie allo stato vitale che illumina le cose,i desideri terreni diventano un mezzo da usare e non più un fine che ci domina.
Da potenziale veleno per l'esistenza,acquistano le proprietà di una medicina benefica.
Per questo motivo,non c'è bisogno di reprimerli e rinunciare alle soddisfazioni della vita con ascetico distacco.

Il processo di alleggerimento del karma passato e di creazione di karma positivo per il futuro avviene nel presente.
La felicità si trova in questa vita:la chiave per aprirne la porta l'abbiamo già in tasca.
Progressivamente appare quella che potremmo chiamare "fortuna" ma che in realtà è una rete di effetti positivi in risposta alle nostre azioni.
I risultati dipendono dall'impegno che ci si mette.
Le cause della sofferenza non si trasformeranno solo perchè uno cerca di non pensarci o se ne occupa solo quando ne ha voglia.
Di fronte al proprio karma è impossibile fingere:poter ingannare se stessi è pura illusione.

Ci sono aspetti della vita che,apparentemente,sfuggono alla logica:
sofferenze che piombano inaspettate,eventi sfortunati di cui ci sfugge l'origine,problemi che si ripresentano sempre uguali,con una costanza disarmante.
In questo caso,la razionalità non ha alcun potere:
la causa esiste ma è depositata talmente in profondità che anche l'intelletto più brillante brancola nel buio.

Il Buddismo parla di 9 livelli di coscienza nell'essere umano.
I primi 5 sono i sensi:vista,udita,tatto,olfatto e gusto.
La sesta coscienza è quella parte della mente che,anche in modo istintivo,elabora le percezioni della realtà circostante.
La settimana è rappresentata dall'Io consapevole.
L'ottava rappresenta in parte ciò che la psicologia moderna definisce inconscio:
un enorme magazzino,una voragine vastissima che va molto al di là delle possibilità dell'Io consapevole.
Tutti i pensieri,le parole,le azioni si accumulano qui,formando le cause del karma che,come semi nascosti,prima o poi matureranno,arrivando in superficie in forma di effetti positivi o negativi.
La nona coscienza è invece il fondamento della vita,la natura del Budda dove l'energia positiva universale scorre pure e incontaminata.
Purtroppo,in condizioni normali,lo strato dell'ottava coscienza è come un tappo che oscura la luce e soffoca la sorgente.
Recitando NAM MYOHO RENGE KYO aumentiamo la pressione della nona coscienza.
La forza della vita universale spinge e perfora gli strati,inarrestabile.
Si fa strada come acqua limpida e pulisce,purifica e lucida tutto il percorso.
A quel punto anche le azioni,le parole,i pensieri,guidati dalle coscienze purificate e rigenerate,creeranno un karma positivo.

La vita,nel senso più profondo del termine,è un continuo movimento dove tutto si trasforma:
nulla si crea dal nulla e,di conseguenza,niente si distrugge in via definitiva.
Quando una cosa muore,semplicemente si trasforma in qualcosa di diverso.
Ma non per questo smette di esistere.
Così,vita e morte sono 2 aspetti che si alternano.
2 manifestazioni diverse di una stessa entità:la legge dell'universo.

Quando si muore,le prime 7 coscienze(i sensi,la mente e l'Io consapevole) si disgregano assieme al corpo.
Per questo non ricordiamo le esistenze passate.
Ma l'ottava coscienza (il karma) accompagna l'entità vitale fino alla rinascita,quando si aggregano nuove componenti fisiche e spirituali.
Così,ogni essere vivente nasce in un determinato luogo e in una determinata condizione secondo il karma accumulato nelle esistenze precedenti.
E subisce effetti derivanti da azioni compiute chissà quando.
Per questo è importante avere un mezzo che consente di raggiungere e cambiare anche quel karma che altrimenti sarebbe immutabile.
NAM MYOHO RENGE KYO ha questo potere.

La gente trova spiacevole riflettere sulla propria vita e guardare in faccia la propria fine,che cerca in continuazione qualcosa che possa assorbire tutto il suo interesse.
Così arriva a morire senza essersi mai preparata a quel momento.
C'è un solo modo per prepararsi alla morte:vivere bene.
E vivere bene significa sviluppare,coltivare ed elevare la propria vita.
La felicità non esiste al di fuori di noi.
Va trovata nell'intimo,nel proprio stato vitale.

L'unico modo per sapere se è vero è provarci.
Non importa quanti problemi o sofferenze abbiamo:
la vita è sempre più forte,in grado di superare qualunque ostacolo.
Il modo migliore per avvicinarsi al Buddismo di Nichiren Daishonin è sfidarlo,metterlo alla prova con obiettivi concreti da verificare.

Quando si recita bisogna cercare di credere profondamente che NAM MYOHO RENGE KYO è la nostra vita stessa.
In questo senso,fede significa dedicarsi con determinazione e speranza.
affidarsi con sincerità alla propria natura iluminata.
Invocarla con forza.


L'istante presente racchiude il passato e il futuro:
il qui è anche il dovunque;il bene esiste anche nel male peggiore,come un veleno che si trasforma in medicina.
Così ognuno è un Budda e un cambiamento interiore può trasformare ogni cosa.

NAM MYOHO RENGE KYO è la bussola per trovare la direzione nel caos in cui siamo immersi.

Nessuno ha il potere di cambiare la tua realtà al posto tuo.

Spesso ci si lamenta di non avere tempo ma poi,quando una cosa realmente ci interessa,il tempo da dedicarle appare come per incanto.

Se questa pratica ci mette davvero in contatto con la Legge che regola la vita,funziona anche se non ci crediamo.
L'unica possibilità di togliersi i dubbi è di verificare il funzionamento.

Il Gohonzon è un oggetto di fondamentale rispetto e degno di onore.
È l'oggetto di culto davanti al quale si pratica.
Non ha niente a che vedere con idoli o reliquie da adorare.
Lo si potrebbe definire uno specchio ce però,invece di riflettere l'aspetto fisico,presenta la vita interiore.
Il Gohonzon è un mandala:un oggetto simbolico,un'immagine dotata del potere di evocare non qualcosa di esterno e soprannaturale,ma qualcosa di profondo e interiore:la Buddità di ogni essere umano.

Nel momento doloroso della perdita o della separazione da qualcuno o qualcosa a cui teniamo,ci rendiamo conto fino a che punto abbiamo basato la nostra vita su qualcosa di esterno a noi.

I principi del Buddismo dovrebbero essere messi in pratica nella vita quotidiana.
Chi pratica il Buddismo non lo fa solo per sé.
Si è Buddisti in tutti gli aspetti della vita quotidiana.
Ciò che resta inciso nel karma è l'azione altruistica e compassionevole di aiutare le persone a diventare felici.
Recitando NAM MYOHO RENGE KYO si sviluppa questo potere,che trasforma ogni persona comune in una grande persona.
La legge di causa/effetto in un istante renderà quella persona come una calamita che attira fortuna e benefici.

La Soka Gakkai è l'organizzazione che ha diffuso nel mondo il messaggio di Nicheren,mettendolo a disposizione di tutti.
Il suo nome significa "Sovietico per la creazione di valore".
L'obiettivo è quello di diffondere la cultura del Buddismo:
creare una società pacifica basata sul massimo rispetto per la vita,i diritti umani,le diversità,la natura;attraverso il dialogo,la fratellanza.

Gli esseri umani hanno accumulato un'immensa mole di conoscenze ma rimangono con un'immensa ignoranza spirituale.

Una grande rivoluzione umana nella vita di una persona può cambiare il destino del genere umano e del pianeta.
Che ne dici,vuoi provare?


Nessun commento: