domenica 25 giugno 2017

"La ventiquattrore.Delitto in albergo" Maurizio Castellani (2015)




LA TRAMA:
Stanco di svolgere la professione di geometra,ritenendola oramai un disbrigo della burocrazia inventata, e dopo aver ereditato un albergo a Casciana Terme,decide di cambiare vita e lavoro.
Così Marco Vincenti inizia la sua avventura di albergatore.
Tra i primi clienti c'è un certo Corrado Fantozzi (a cui Marco attribuisce il soprannome "l'asciutto" per il portamento e il fisico prestante) che si aggira perennemente con una valigetta e che svolge un'attività fra il lusco e il brusco.
2 giorni dopo,Marco trova il Fantozzi morto nel letto della camers 106 e della valigetta non c'è più traccia....

IL MIO GIUDIZIO:
Un geometra che decide di abbandorare la sua attività per darsi alla carriera di albergatore.
Un ospite trovato stecchito in una stanza dell'hotel e la sua inseparabile valigetta ventiquattrore,pouf!,sparita.
Morte naturale? Suicidio? Omicidio?

3 amici che,con la complicità di un commissario che non è buono a reggere nemmeno il semolino,decidono di improvvisarsi Sherlock Holmes e di indagare sull'inaspettata quanto sospetta morte.
Cosa scopriranno?

Questi gli ingredienti dell'opera scritta da Maurizio Castellani,
consigliatami da un amico,anch'egli autore.
Non so se questo sia il suo primo romanzo,sicuramente,da amante del genere,
posso dedurre sia il suo primo giallo.
Non si è mai visto,infatti,un commissario che racconti a degli estranei i dettagli riservati di un'inchiesta,così come se stesse parlando di Fantacalcio!
Più che altro poco credibile,direi.

Qualche refuso qua e là (a un personaggio,addirittura,viene attribuito il cognome di un altro!) che ad un'attenta rilettura si poteva senza dubbio evitare.

La caratterizzazione dei protagonisti è solo abbozzata e,da un certo punto in poi,appare evidente chi sia stato a far fuori l'ospite dell'albergo.

I dialoghi,quasi tutti per lo più in vernacolo pisano,strappano più di una risata.

Interessante anche l'idea di inserire all'interno della narrazione qualche semplice ricetta di cucina.

IL MIO VOTO:
Un giallo senza tante pretese e un po' all'acqua di rose ma,tutto sommato,una lettura simpatica e piacevole.

LO SCRITTORE:












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