Perdere si può,ma dipende con chi.
Uno squalo.
Gli vengono gli occhi di uno squalo.
Allora è meglio stargli alla larga perchè gironzolare attorno a uno squalo è da incoscienti.
Se la vita doveva essere una battaglia piena di cattiverie,allora conveniva restarsene a casa.
Un sole.
Ma che ti brucia da dentro,dalle viscere.
Un incendio da cui non trovi scampo.
Ed è assolutamente inutile che cerchi di fermarlo,di stemperarne gli effetti,perchè fai solo peggio.
E'come soffiare sul fuoco.
Non basterebbe tutto il mare che ha di fronte,per spegnerlo.
Quando si incarta è un vero strazio:
non sa cosa dire,non gli vengono le battute,spara 4 stronzatine e se ne va.
Se ne va perchè sa benissimo che entro 3 secondi se ne andrebbe lei.
Non è forse nella rottura dell'equilibrio che risiede la verità,l'estensione reale della propria natura?
I rapporti fra le persone si fondano su precise e cicliche sottomissioni,ammissioni tacite di inferiorità e superiorità.
Piccole e grandi frustrazioni che anche a distanza di tempo,quando pensi di averle finalmente dimenticate,ti sbranano l'orgoglio,te lo dissanguano.
Si sente la sfiga addosso.
Come una seconda pelle che gli impedisce di raggiungere i suoi sogni.
Per questo in paese lo chiamano "12".
Perchè ci va sempre vicino.
E' sempre lì lì per fare il botto ma il "13",la consacrazione finale,non arriva mai.
Tutto sembra ormai cambiato,così estraneo al suo sguardo rivolto al passato.
La rassegnazione è la peggior cosa.
Fa accadere le peggiori nefandezze.
Lui è scappato pur di non consegnarsi alla rassegnazione.
Anzi,di non rassegnarsi alla rassegnazione.
Ci vogliono uomini pronti a cambiare le cose,a prendersi ciò che questo mondo di idioti non è in grado di offrire.
Magia.
Magia pura.
Il bacio più bello della sua vita.
Il momento storico che vale un'esistenza.
Entrò in coma sentimentale la notte del primo bacio.
Per non uscirne più.
E'un tipo di poche parole,abituato a farsi esclusivamente i fatti propri.
Passa i compiti e non lo fa pesare.
Il famoso "amico invisibile"che però è visibilissimo.
Se l'umanità fosse a sua immagine e somiglianza non ci sarebbero guerre,soprusi,desideri sbagliati.
Il mondo consisterebbe in un enorme centro di accoglienza per chi ama farsi i cazzi suoi.
"Voglio essere normale"è la sua religione.
E per "essere normale"intende essere allineato agli interessi,alle mode e ai vizi degli altri.
Solo così si può essere sereni senza che tanta gente litigiosa senta il bisogno di venirti a romperti i coglioni.
Un ibrido senza difese,neutrale come la Svizzera,che,stretto fra l'incudine e il martello,preferisce tacere e passare da coglione.
Un sorriso come il sale su una ferita.
Non ce la faceva proprio a smettere di pensarci.
Fabio e Federica non hanno alcun rapporto.
Sono trasparenti l'uno per l'altro.
Si ignorano,non si guardano nemmeno.
Avranno parlato 3 volte da quando si conoscono.
Indifferenza?
No.
Educato disprezzo.
Ridono.
Non con gli altri ma degli altri.
I calci nel culo che prendi a quell'età non li prenderai mai più nella vita e il guaio è che ti resteranno stampati in testa (alcuni anche nel sedere) per il resto dei tuoi giorni.
E tutto ciò che puoi fare è soffrire.
Odia questo mondo stracolmo di ingiustizie,fondato sull'apparenza,la competizione,la prevaricazione ai danni dei più deboli,vittime impotenti di personalità ciniche e violente.
Le lame più affilate si nascondono dietro la schiena degli amici.
I ricordi,si sa,sono lacrime e sorrisi che,legati da una traccia invisibile,non chiedono permesso prima di entrare.
Non c'è niente di male nell'essere persone semplici,questo deve essere chiaro.
Il problema risiede nell'ostinazione di far valere la propria semplicità con chi semplice non è.
La "sindrome di Gianni Sperti" lo aveva fatto suo.
Gianni Sperti è stato un ballerino di grande successo,danzando nei maggiori programmi televisivi nazionali.
Una sera,durante un'indimenticabile puntata di "Amici"di Maria De Filippi,si esibì in un balletto fatale.
Davanti a milioni di telespettatori il ballerino si produsse in uno spettacolare salto mortale all'indietro.
Ma fu più spettacolare del previsto.
Gianni Sperti,infatti,atterrò con un'incredibile panciata al suolo che fece preoccupare (ghignare) gli addetti ai lavori,il pubblico in studio e quello televisivo.
Per fortuna la caduta non ebbe ripercussioni fisiche e tutto finì lì.
Quasi tutto.
Perchè,dopo quel rovinoso incidente,il ballerino si è concesso poche altre volte nella sua veste danzante.
Adesso lo possiamo trovare negli studi di "Uomini e donne"nella parte dell'opinionista appassionato.
Sembra molto più tranquillo lui e sicuramente il pubblico a casa che,al massimo,può aspettarsi una piroetta su un congiuntivo sbagliato piuttosto che vederselo schiantare al suolo.
In poche parole,basta un errore per azzerare la sicurezza acquisita in anni di duro lavoro.
Le persone fanno finta di essere dispiaciute,invece ci godono come maiali a sentire le disgrazie altrui.
La perdonò perchè senza di lei non era vita.
Perchè senza di lei non aveva alcun senso aprire e chiudere gli occhi.
Perchè senza di lei anche respirare era diventata una fatica.
Se ne stava zitto,in trance da overdose di legnate sulla groppa.
Quando aveva desiderato qualcosa con tutto se stesso,quella cosa non era mai arrivata.
Però,quando meno te lo aspetti i nervi,la carne,i muscoli (compreso il cuore) vanno sempre più veloci del tuo patetico orgoglio.
E allora conviene mettere da parte quel miliardo di buone ragioni che ti porti dietro e che ti hanno consentito di superare la cosa e lasciarti andare.
Perchè tanto è lo stesso,non sei più tu che decidi.
Scopare è l'unica cosa che sai fare.
E lo sai fare talmente bene che dopo ti rimangano attaccati come cozze anche se li stai portando in fondo al mare.
I cambiamenti,in fondo,fanno paura,feriscono,disilludono.
I cambiamenti sono sempre crudeli.
Deve stare attenta ai suoi occhi,perchè anticipano i pensieri e mettono in piazza i suoi intimi sentimenti.
Porre le domande giuste è troppo pericoloso,come ballare nel buio vicino a un precipizio.
E le risposte ti fanno rimpiangere di averle fatte.
La verità è che ha preferito far finta di dimenticare.
Perchè prenderne atto significava dover reagire,combattere con la stessa cattiveria,sovvertire l'equilibrio.
Significava dover reggere una battaglia crudele.
Significava rischiare.
"L'effetto Gambaro" dunque non è altro che una scintilla positiva,capace di farti scrollare di dosso la cappa di paura che ti attanaglia per trasformarti in un uomo nuovo,sicuro di sè e delle proprie potenzialità.
Ogni mattina non andava a lavorare:
andava a verificare se era quello il giorno della sua esecuzione.
La verità era che il dottor Valenti stava per togliere il lavoro a un uomo perchè era semplicemente migliore di lui.
Per comprendere a fondo la sua progressiva involuzione,dobbiamo compiere un piccolo sforzo e ricordarci Kevin Costner ai tempi del pluripremiato film "Balla coi lupi":
capelli al vento,sguardo indomito,pistola fumante.
Silenzioso ma comunicativo.
In sella a un cavallo per le praterie del Nebraska.
Poi.proviamo a immaginarcelo nella recente pubblicità delle Insalatissime Rio Mare:
imbolsito,spelacchiato,fannullone.
Sostituendo il grande attore statunitense con il signor Giacomo Arricò avrete visualizzato il quadro preciso.
Con una differenza:
Kevin Costner nello spot sorride,mangia,spara stronzate,dà l'idea di essere uno che se la spassa alla faccia della carriera ormai al tramonto.
Giacomo,invece,è sempre incazzato come una scimmia.
Da mattina a sera,non si scappa.
I luoghi hanno i colori degli occhi che li abitano.
Non sono depresso,sono solo incazzato!
La verità è che non aveva più niente da sognare.
Rimase fermo al buio per qualche minuto,perchè uscire da là dentro gli sembrava la cosa più difficile del mondo.
Poi trovò il coraggio o il suo contrario,e uscì.
Guardò la sua famiglia riunita intorno alla mamma.
Erano abbracciati e piangevano tutti.
Tranne Fabio,che lo osservava con quello sguardo senza perdono.
Faceva paura quello sguardo.
E aveva un solo significato: io non sarò come voi.
E' proprio quando le cose sembrano più facili che te lo buttano nel sedere.
Caterina decise di prendersi il cuore di Fabio,appenderlo al muro e giocarci a freccette.
Quel bacio era diventato un ricordo straziante perchè irripetibile.
Si ammazzava di nostalgia.
Moriva di domande senza risposta che gli giravano in testa pesanti come biglie di ferro.
Il cuore non c'entra niente,anzi.
E'un ostacolo al raggiungimento dell'obiettivo.
E'una voce che ti incasina le idee.
E'la spinta che ti fa finire nel precipizio con il sorriso stampato sulla faccia come un ebete.
Il cuore è il nemico numero 1.
Devi nasconderlo,come quando hai l'asso di briscola.
Mica lo fai vedere l'asso,giusto?
C'è,certo che c'è,e arriverà il momento in cui dovrai metterlo sul tavolo.
Ma all'inizio devi lasciarlo a casa.
Devi riuscire a tenere a bada le tue ditina malefiche.
Il silenzio vale più di 10 dichiarazioni d'amore recitando i sonetti di Shakespeare.
Non puoi resistere a chi ti considera irresistibile.
Le cose devono venire così,senza situazioni favorevoli precostituite.
Altrimenti le attese si innalzano come grattacieli ed è impossibile raggiungerne la cima.
Non ti sopporto perchè sono innamorato di te.
La gente del Sud America,dell'Asia,dell'Oceania non ti giudica se hai gli occhi intrecciati.
Guarda altro.
Non ti osserva gli occhi,osserva dentro gli occhi.
Vivere leggeri come coriandoli trascinati dal vento,senza le gomitate nei denti di uomini competitivi,avidi e incarogniti da una vita matrigna che si erano costruiti con le loro stesse mani.
Questo era esistere.
Questo era il mondo,la vita,gli esseri umani con cui aveva sempre voluto avere a che fare.
Rapporti fulminei,scanditi da poche,solide parole,e sguardi che valevano più di mille promesse.
Vaffanculo.
Andate tutti a fanculo.
Mi avete rotto il cazzo.
Queste 3 frasi erano la spina dorsale del pensiero di Osvaldo Valenti.
I 3 concetti cardine che il nostro semplice filososo ripeteva come una filastrocca quando si sentiva un pò giù.
Quando nello stomaco avvertiva quel piccolo vuoto d'aria traditore,quel pericoloso malesserino che ti costringeva a riconsiderare tutto.
Sentirsi padroni della felicità di un altro essere vivente è una sensazione assoluta e vertiginosa.
"E'una che vincerà sempre in questo mondo perchè mente a chi vuole udire menzogne.
Fa fare cose che gli altri non vogliono fare.
Tu invece sei il contrario esatto:fai cose che non vuoi fare.
Decidono gli altri per te."
"Hai ragione:addirittura provo cose che non vorrei provare..."
Cosa darebbe perchè quella ragazza che lo osserva con quello sguardo profondo e incomprensibile gli fosse indifferente!
Gli sembrava di aver spostato un pezzo di mare e non ha ricevuto nemmeno una risposta,solo vaghe recriminazioni.
Il vuoto fa paura.
Non ha barriere da abbattere ed è troppo smisurato per essere riempito con le parole o con chissà cosa.
Nel vuoto ti ci devi solo buttare.
E lui sta ancora precipitando.
E'bassa,molto bassa.
E scura:una negra.
E ha i capelli cortissimi.
Sicuro che sia una femmina?
Osvaldo sorride al cielo,ricordandosi che lassù lo prendono per il culo da quando è nato.
E'Arnold!
Quello dei Drummond.
Ho lasciato la mia vita per un appuntamento con Arnold,il negretto più viziato di Manhattan...
Almeno fosse venuta Kimberly!
Troppa delusione.
Mai una gioia.
Mai una soddisfazione inattesa.
Mai un colpo di culo.
Appena alzo la testa arriva la legnata.
E'questa la storia della mia vita merdosa.
Non devi farti vedere impaurita.
Quelli come lui sono come le bestie:
sentono la paura,la annusano e diventano più aggressivi.
Si nutrono della tua debolezza,costruendoci il loro coraggio.
Chi ha dei problemi,prima o poi li crea agli altri.
Il giudizio esteriore è una zavorra che rallenta la reale conoscenza delle altrui fisionomie interiori.
Sono occhi feriti,tagliuzzati da chissà quale brutto scherzo della vita.
Ma sono occhi prodigiosi.
Neri come la notte e limpidi come il cielo azzurro.
Lui è Osvaldo Valenti e un colpo di sfiga proprio sul più bello è ordinaria amministrazione.
In questo mondo vince chi fa finta di niente.
Fregarsene di tutto e sminuire l'importanza delle cose che ti girano attorno.
Ecco come si fa!
Mostrare passione è assolutamente vietato.
La garanzia del fallimento!
Per aggravare il tormento ascolta "Va bene così" di Vasco.
Ma non va bene,non può mai andare bene così!
Non si lascia che sia.
Ci si ribella,scardinando il buon senso e facendo le cose che,incredibile a dirsi,vorremmo veramente fare.
Ascolta la canzone alla solita maniera,osservando una sua foto sul portatile.
La guarda negli occhi come sempre,mentre sente i suoi bruciare.
Non riesce a distinguere se è per rabbia,per delusione oppure semplicemente perchè sa che è finito tutto.
La noia è un elastico che si rompe solamente se lo tiri a fondo.
Ma devi essere tu a farlo,a tirarlo oltre il limite,a fare accadere le cose.
I luoghi non valgono,valgono le persone.
Era felice?
Sì.
E senza di lui.
Neanche lo guardava.
Come se fosse normale salutare distrattamente chi le si era consegnato senza difese,conscio che quella debolezza sarebbe stata la sua rovina.
Quante volte era stato tentato di prenderla da parte e chiederle come stavano le cose:
perchè non si faceva più vedere?
Cosa le aveva fatto di male?
Bisogna fare veramente male a una persona perchè questa ti ignori completamente,quando fino a pochi mesi prima eri uno dei suoi primi punti di riferimento.
Lui non ci sarebbe mai riuscito a essere così disumano.
Ogni sua frase senza importanza era il pensiero più prezioso del mondo.
Ci ripensava per delle ore.
Si ricordava tutto.
Più di quanto lei avesse potuto ricordarsi di se stessa.
Il detto cinese "Aspetta sulla riva del fiume e vedrai passare il cadavere del tuo nemico"stava iniziando a stargli sui coglioni.
Qui non passava nessuno.
E se avesse atteso ancora rischiava si essere lui a farsi trovare morto stecchito dal suo nemico mentre quest'ultimo nuotava nel fiume.
Era bella.
Ma non una bellezza normale.
La sua bellezza era la destinazione di mille sofferenze.
Un insieme di cicatrici intagliate nello spirito contro cui i suoi occhi lottavano perennemente.
I piccoli segni che le variegavano il viso erano il racconto di quante volte era stata usata,tradita,rivoltata,sconfitta.
Eppure il suo volto si rompeva in un sorriso talmente luminoso da intimidire il buio che l'assediava.
L'amava soprattutto per questo.
Per quella piccola fessura di ignoto che non avrebbe mai conosciuto fino in fondo.
Se ti allontani dalla superficie e ti spingi in profondità,lo fai a tuo rischio e pericolo.
Del resto,non c'è notte così lunga che non finisca.
E poi cosa sperava,che quella stronza (bella,bellissima ma infame fino al midollo!) piena di arie,si prendesse uno come lui?
Dovrebbe dirle troppe cose e quando hai troppo da dire è meglio che ti cuci la bocca.
Gli sembra tutto falso.
Un gioco di specchi rotti che riflettono volti sconosciuti.
Quasi non ce la fa a sopportare la sua debolezza:
gli piace ancora in modo atroce,senza pietà.
Nonostante quello che sa e quello che si immagina.
Perchè chi ama sa sempre qualcosa in più?
Ci sono uomini che ti desiderano per sempre.
Anche se sono sposati,innamorati.
Anche se hanno dei figli.
Anche se sono felici e sanno benissimo che li trafiggerai per l'ennesima volta,iniettando nuova infelicità.
Ti vorranno per sempre.
Non l'ama più.
Di questo è sicuro.
Ma da quando?
Non si sa da quando.
Nel momento in cui perdi di vista la persona che ti ha sfigurato l'anima,per tutto quel tempo non puoi essere sicuro di niente.
Magari ti convinci di averla finalmente dimenticata e poi...
E poi la prima volta che te la ritrovi davanti,le gambe si svuotano,lo stomaco si incendia,le parole muoiono in bocca ed è già tutto chiaro.
La passione,il dolore,l'odio,il ricordo della felicità se ne sono stati nascosti per anni come tagliole per farti un brutto scherzo.
Bisogna stare attenti a credere che sia finita.
La parola "amore" si sfalda in un'eco che degrada giorno dopo giorno fino a sembrare silenzio.
Poi basta un attimo,un solo attimo!
E il suo nome torna a replicarsi all'infinito.
Per Fabio Arricò,Caterina era dolce come il gianduia.
Eppure la odiava!
Come si odia l'unico essere vivente in grado di schiantare la vita con un battito di ciglia.
Perchè non c'è niente di più pietoso della pietà di chi si ama e si odia.
Come puoi non pensare esclusivamente alla prima persona al mondo che ti ha scelto in mezzo al resto dell'umanità?
I preservativi,nemici giurati degli amanti inesperti di tutto il globo,volavano per la stanza uno dopo l'altro.
Troppo difficile inserirli e troppo difficile gestirli nei momenti in cui Fabio pagava l'emozione con alcuni inevitabili cedimenti.
Ma il problema era entrare.
Continuando a utilizzare quegli arnesi,i due ragazzi sarebbero morti vergini.
Fabio aveva rinunciato ormai da tempo a Caterina,ma adesso sapeva di non amarla più.
L'aveva praticamente costretto a rinunciare a lei.
E anche per questo non l'avrebbe perdonata.
Le piaceva un sacco.
Perchè era spontaneo.
Perchè perdeva e si rialzava facendo finta di nulla.
Perchè aveva un modo di fallire valoroso.
Era irriducibile nella sconfitta.
Avrebbe perduto per tutta la vita e non gliene sarebbe importato niente.
Avrebbe continuato a perdere.
Non gliene fregava nulla di cosa pensava la gente.
E poi si ricordava le cose.
E aveva un suo modo di essere orgoglioso del tutto personale e intimo.
Io gli voglio solo parlare.
Solo questo.
Voglio solo che sappia cosa provo.
Erano tornati due estranei che condividevano due diversi dolori.
Il vento contro la faccia si porta via un pò di presente e lo trasforma in passato.
Non ci deve più pensare.
Lei ormai desidera solamente tornare dal suo carnefice.
Ancora una volta.
Nonostante tutto.
Perchè lo ama.
Questa è la verità.
Lo ama fino al delirio.
Senza di lui non può vivere.
E insieme a lui vorrebbe persino morire.
Katia è proprio come tutte le donne.
Anzi,molto peggiore di tutte le donne.
Sparisci e ti viene a cercare.
Ferradini maestro di vita!
Incinta???
Gelo.
Non è una vita che sta per nascere,è lui che muore.
Katia incinta.
Figlio.
Troppo presto!
Ho solo 40 anni!!!!
Osvaldo Valenti è inguaiato come Capitan Schettino.
E'uno di quei presentimenti malefici che,se fai le cose per bene,non ci pensa nemmeno ad avverarsi,ma se sgarri,se fai finta che non esista,allora stai sicuro che ciò che temevi diabolicamente si verifica.
Ci sono solamente i suoi occhi.
Verdi e incredibilmente soli.
Perchè lo vuole fare?
Perchè vuole aggiungere dolore ad altro dolore?
Perchè ci tiene ad essere parte del gruppo.
A fare bella figura.
A non restare indietro.
Per una volta nella vita.
Può dimostrare di essere più tosto,più uomo e persino più cattivo degli altri.
Adesso deve dimostrare di avere i coglioni.
Perchè ci vogliono i coglioni,vero,a torturare insieme ad altri 4 una ragazzina svenuta per terra?
Ora che ci pensa non h mai nemmeno sentito il desiderio di farci sesso.
L'amava in un modo tutto suo.
Con l'anima,forse.
Ringrazio Lara che ci ha creduto.
E chi ci crede vince comunque vada.
1 commento:
Si sente già, dalle prime battute, che non sarai mai ( o per paura , o perché non vorresti mai essere) uno di noi.
Troppa prolassi, troppa monotonia, troppe frasi già sentite ( od immaginate che è peggio)...Non essere uno di noi... E' meglio, per te e per noi tutti...
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