giovedì 24 luglio 2014

"Che la festa cominci" Niccolò Ammaniti (2009)




LA TRAMA:
Nel cuore di Roma,il palazzinaro Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada una festa che dovrà essere ricordata come il più grande evento mondano nella storia della nostra Repubblica.
Tra cuochi bulgari,battitori neri reclutati alla stazione Termini,chirurghi estetici,attricette,calciatori,tigri,elefanti,il grande evento vedrà il noto scrittore Fabrizio Ciba e le Belve di Abaddon,una sgangherata setta satanica di Oriolo Romano,inghiottiti in un'avventura dove eroi e comparse daranno vita a una grandiosa e scatenata commedia umana.

IL MIO GIUDIZIO:
Ammaniti non è il mio autore preferito ma  leggo volentieri i suoi libri:mi piace soprattutto il suo modo diretto di scrivere.
"Che la festa cominci" l'ho avuto in dono da mia mamma ormai diversi mesi fa.
L'avevo posizionato nella libreria,reparto "in attesa di essere letto" e lì era rimasto,surclassato da altri libri che mi interessava maggiormente leggere prima di quello.
Poi il mio nuovo cagnetto,più di una volta,ha pensato bene di far merenda proprio con questo romanzo,rosicchiandoselo tutto...e,onde evitare che lo smandrappasse definitivamente,rendendolo illeggibile,mi sono decisa a cominciarlo.
Ed è stata una bellissima sorpresa,che mi ha fatto pentire di non averlo letto prima.

Un libro assurdo ma spassoso,che non fa solo sorridere,in alcuni tratti fa proprio ridere di gusto: 
la setta satanica a cui si può accedere scaricando il modulo di adesione su internet e poi partecipando a degli stages formativi per diventare il direttore di una delle succursali,è stato un passaggio di un'esilaranza unica.

L'autore satirizza sul nostro bel paese e si diverte a dissacrare l'effimero e superficiale mondo del jet set,facendogli la fare la fine che davvero si meriterebbe di fare.

Alle vicende del noto scrittore quarantenne Fabrizio Ciba,"dominatore delle classifiche,il terzo uomo più sexy d'Italia secondo il settimanale femminile -Yes- ", 
si alternano quelle della bislacca setta satanica delle "Belve di Abaddon",
formata dal loro leader Saverio Moneta (detto Mantos), un povero diavolo (è proprio il caso di dirlo!!!!) con la passione dell'occulto e tiranneggiato dalla moglie e dal suocero; 
dalla "vestale" Silvietta,
dal di lei fidanzato Roberto (detto Murder) e dal loro amico Edo (detto Zombie),affetto da esofagia congenita e da sempre segretamente innamorato di Silvietta.

Ciba e le Belve si trovano a incrociare le loro esistenze grazie a una mega festa organizzata al parco di Villa Ada,a Roma,dal traffichino Sasà Chiatti.
Fabrizio vi partecipa come uno degli innumerevoli e importanti ospiti,mentre i ragazzi della setta sono ingaggiati come camerieri tuttofare.
A detta di Chiatti,la festa dovrebbe configurarsi come l'evento (trash) del secolo,fra safari notturni,caccia alla volpe,concerti,cuochi ipnotizzatori,amatricianate di mezzanotte e cornettate delle 6.00 del mattino.
Ma qualche ospite inatteso romperà le uova nel paniere (e non solo le uova!!!)...e sarà l'apocalisse!


La prima parte del racconto scorre veloce,descrivendo la vita, i vizi (tanti) e le virtù (poche) dei protagonisti;poi,più o meno intorno alla pagina 200,salta fuori la vera vena di Ammaniti,quella cruda e splatter (che riprenderà poi,traendo spunto proprio da questo romanzo,in "Il momento è delicato").
Certo,non lascia niente al caso:ogni gesto truculento ha un suo perchè e una sua spiegazione...a me la cosa non disturba ma mi rendo conto che molte persone possano trovare certe scene troppo violente e disgustose.
Non a caso ho letto diversi commenti negativi su questa opera proprio per il suddetto motivo.
Ma chi conosce un pò il modo di scrivere di Niccolò,sa che lui è così...o lo ami (e allora leggi i suoi libri) o lo odi..e allora meglio che non ti cimenti proprio con i suoi scritti,onde evitare di avere incubi e voltastomaco per giorni!!!

Ed arriviamo al finale.
Premetto che ho terminato di leggere il libro a notte fonda e con i postumi di un'influenza che mi ha messa ko...ma il finale mi ha veramente fatto restare così male che,per un attimo,ho pensato di mettere in discussione tutto il resto dell'opera (si sa,no,che un finale brutto o rabberciato può rovinare anche il romanzo più bello?)....
"Ma come"mi sono detta"ma che tristezza...tutto 'sto casino per una fine così squallida?"
Ho continuato a ripensarci tutto il resto della notte (con la sinusite,purtroppo,si dorme poco e male) e alla fine sono arrivata alla conclusione che l'autore abbia voluto questo tipo di finale proprio per ribadire il concetto che ha portato avanti per tutta la narrazione:

chi nasce tondo non può morire quadrato e per certi "svippettini morti di fama" conta molto di più l'apparire che non l'essere.
E la mattina  mi sono quindi riappacificata con l'autore e sì....andava bene anche quel finale lì.

Ma le sorprese non sono finite.
Riprendendo il libro mi sono poi accorta che il romanzo non si concludeva con la parola "fine":
certo,quello che avevo letto era il finale effettivo,
ma c'era ancora un piccolo epilogo,solo un paio di pagine a dire il vero,che,nel cuore della notte,mi erano sfuggite.
Pagine che cominciano con una citazione di una canzone di Rino Gaetano ,fra l'altro (grande Ammaniti!!!!),
e che ho letto con l'avidità di un bambino che si accorge che c'è ancora un pò di Nutella sul fondo del barattolo.
E mi sono commossa!
In queste 2 paginette scrie scrie c'è un qualcosa di veramente inaspettato e poetico,a mio avviso.
Un epilogo che mi resterà impresso nella memoria....
Bravo Niccolò,a questo giro mi sei proprio piaciuto!!!!


IL MIO VOTO: Ironico,divertente,dissacrante,coinvolgente,un pò splatter ma a tratti anche commovente * ECCELLENTE! *

LO SCRITTORE: 

2 commenti:

Semplicementedani ha detto...

Ciao Cinzina, ho scoperto il tuo blog per caso, cercando la trama de "L'eleganza del riccio" e mi è piaciuto subito! Anche per me la lettura è una passione che dura dalle suole medie e, tra alti e bassi, non l'ho mai abbandonata! Mi segno tra i tuoi follower e, se ti fa piacere, vorrei segnalare il tuo blog nel mio perché penso che meriti di essere fatto conoscere, e penso possa aiutare molti ad appassionarsi alla lettura, posso? Dani

Cinzia Cappelli ha detto...

Grazie mille Daniela!
Sei gentilissima e mi farebbe davvero tanto piacere!
Se poi mi spieghi come si fa (non è che sia praticissima di queste cose!!!) ricambio volentieri il favore! :)