giovedì 10 luglio 2014

"Fiabe trentine" Mauro Neri (2001)





LA TRAMA:
Buona parte delle fiabe qui raccolte sono le stesse che nel 700/800 allietavano le sere nelle case contadine delle valli trentine,riempiendo di emozioni i sogni di grandi e piccini.
Ebbene,oggi queste fiabe non esisterebbero se un oscuro burocrate scolastico dell'impero austro-ungarico,l'ispettore Christian Schneller,di stanza a Rovereto,non si fosse preso la briga,a metà 800,di visitare i filò (la riunione serale in cui ci si raccontava fiabe e leggende) della Vallagarina,ma anche della Valsugana e delle Valli di Fiemme e Fassa,per raccogliere storie magiche e straordinarie dalla viva voce delle donne narratrici (erano soprattutto loro a tenere il filo del racconto e della fantasia).
Le fiabe selezionate e tramandate dallo Schneller (ma anche da altri più o meno oscuri raccoglitori) sono qui recuperate e riscritte da Mauro Neri con uno stile più moderno e adatto alla sensibilità e al gusto del lettore di oggi.
Sensibilità e gusto che,mescolandosi a una buona dose di curiosità storica,ci aiuteranno a capire come fantasticavano i nostri nonni,per fantasticare anche noi con loro.

IL MIO GIUDIZIO:
Ho acquistato questo volume diverse estati fa,in una libreria di Moena,durante una vacanza in zona.
L'idea era quello di leggerlo,un domani,ai miei eventuali figli.
Ma gli anni sono passati,i figli ancora non sono arrivati e,onde evitare di lasciarlo,invano,a prendere polvere sulla mensola,ho deciso di dargli una scorsa.
Anche perchè qualche mese fa,facendo il trasloco,ho ritrovato un paio di libri di fiabe e leggende che,quando ero piccola,avevo letteralmente divorato nel giro di poche ore.
Così mi è venuta la voglia di tornare un pò bambina,immergendomi in questo mondo incantato di fate,gnomi,orchi,streghe e quanto altro.

Certo,una cosa è leggere le fiabe quando hai 8 anni,un'altra è leggerle quando ne hai 37!
A questa età c'è molto meno disincanto e più malizia e,infatti,non ho potuto fare a meno di paragonare quel, mi si passi il termine, "rincoglionito" che si crede un genio del sindaco delle fiabe del paese dei Cogollesi a un altro sindaco,che adesso però è il nostro Presidente del Consiglio!!!! :)

Alcune novelle le conoscevo già,altre sono una versione un pò sfalsata di storie più famose (ad esempio quella di "Marcellino pane e vino",quella de "I 3 porcellini",di "Biancaneve",di "Cappuccetto Rosso" e anche il racconto mitologico di Polifemo),altre le ho proprio scoperte ex novo.

Molte delle fiabe hanno più o meno la stessa trama:
il protagonista si reca in un castello magico dove,nottetempo,deve sopportare le angherie di eventuali streghe/orchi/demoni per salvare una principessa dall'incantesimo che la tiene prigioniera e per poterla poi sposare.
Oppure il novello marito di turno che assegna alla moglie le chiavi di tutto il maniero,con l'invito ad aprire le porte tranne una....e indovinate un pò in quale stanza va subito a sbiriciare la sposina?
Barbablu non docet!!!!

Quasi tutte queste storie vogliono avere,di fondo,una morale o un insegnamento (la curiosità non è una buona cosa,bisogna essere generosi e altruisti e non egoisti e gelosi etc...) ma, mi duole dirlo,sono anche molto improntate al maschilismo.
E' vero che sono ambientate nell'800 e all'epoca la mentalità era molto ristretta,ma è davvero avvilente vedere come la figura della donna venga perlopiù dipinta come stupida e veniale!!!!

E questi figli che spuntano così....dal nulla.
Possibile che ai ragazzini dell'epoca non venisse mai un dubbio a riguardo?
O davvero credevano tutti che i pargoletti li portasse la cigogna o si trovassero sotto i cavoli?


E' stato bello calarsi nel mondo delle fiabe di un tempo,però davvero credo che i bambini di oggi,così svegli e tecnologici,non potrebbero trarre nessun insegnamento da queste storie un pò stravaganti,antiquate e troppo spesso ripetitive.



IL MIO VOTO:  Mi è piaciuto tornare bambina per un pò. Consigliato a chi vuole rivivere l'atmosfera delle fiabe di un tempo * BUONO *

LO SCRITTORE:



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