venerdì 21 dicembre 2012

Frasi dal libro "Il tempo che vorrei" di Fabio Volo

La mia vita è un’officina di sensi di colpa che lavora a pieno ritmo

E’ sempre più forte di me,lo è sempre stato.
Perché a lui basta una parola x farmi stare male.
Anzi,anche meno:una parola non detta,un silenzio,una pausa.
Uno sguardo rivolto altrove.
Io posso sbraitare e dimenarmi x ore mentre a lui x stendermi basta una piccola smorfia,fatta con un angolo del labbro.
I miei tentativi x attirare la sua attenzione e il suo amore fallivano sempre.
Non riuscivo a farlo innamorare di me.
Per troppo tempo gli ho chiesto amore in maniera sbagliata.
Ho cercato in lui quello che non c’era.

Lui è sempre stato il mio maldipancia e il mio torcicollo.
Perché faccio tutto con la testa rivolta verso di lui,verso un suo sguardo,una sua parola,una semplice risposta.

Non è mai stato abituato a esprimere i suoi sentimenti,a prenderli in considerazione.
Per questo dico che non ha mai vissuto veramente.
Perché si è fatto da parte.


Ho bisogno di un cassetto pieno di attrezzi x riparare una realtà che va a pezzi ovunque.
Tutto è precario,tutto è provvisorio,tutto è fragile e in attesa di momenti migliori.
Ma questi oggetti rattoppati,in effetti,poi durano tutta la vita.
Nulla è + duraturo di una cosa provvisoria.

Ho imparato da subito ad avere poca fiducia nei confronti degli adulti,
x questo sono cresciuto con una fragilità dentro costretta a mascherarsi da forza.
Non ho avuto accanto una figura forte che mi facesse sentire al sicuro,
che mi facesse sentire protetto.

Quando non stai più con la persona con cui vorresti stare,
il pensiero di lei ti entra nella testa nei momenti più impensati.
All’improvviso vieni assalito da ricordi e immagini.
Succede ogni volta che il presente sembra passare nella tua vita senza degnarti nemmeno di uno sguardo,
e allora finisce che vivere negli angoli e nelle pieghe di giorni passati è più bello di ciò che stai vivendo:
“I’ll trade all my tomorrows for a single yesterday”
Cambierei tutti i miei domani x un solo ieri,come canta Janis Joplin.

Non stare più con la persona con cui vorresti stare significa rifare:un sacco di cose,un sacco di pensieri.
Significa pulire,grattare,scrostare,raccogliere,riordinare,buttare.
Significa piantare chiodi nel muro,nel legno,nel nulla.
Significa comprare cose x riempire spazi vuoti.
Significa tornare indietro quando si legge un libro xchè non afferri le parole e ,quando te ne accorgi,sei a un punto della storia che non capisci.
Significa tornare indietro anche con i DVD,schiacciare “rewind”,xchè non hai capito cosa è successo.
Non stare più con la persona con cui vorresti stare significa semplicemente tornare indietro.
Guardare indietro molto più che avanti.
E’ un viaggio che fai appoggiato alla ringhiera di poppa,non di prua.

Sono cresciuto pieno di sensi di colpa e così ho cercato di non creare mai problemi e di stare sempre buono.
Nella mia testa ho cominciato a formulare l’idea di essere un peso,
mi sembrava di non essere accettato,benvoluto,coinvolto e allora mi rifugiavo nelle mie fantasie.

Umiliandomi mi ha insegnato l’odio.

Quelle erano le mie fantasie:spaccare sedie sulla testa di certa gente.

A volte succede che amiamo una persona più x il bene che le abbiamo fatto che x quello che ha fatto a noi.

Ho avuto l’assurda presunzione di pensare che sarei riuscita a farti diventare come tu meriti di essere.
Forse ti ho idealizzato,sopravvalutato.

Magari riesci ad aprire la tua porta x qualche istante,ma poi la richiudi subito.
Non x la paura che qualcuno possa entrare,ma x il terrore che tu possa uscire,che tu possa scappare.
Non ti do nessuna colpa,tu sei così.
Sono io che ho sbagliato.
Ho pensato che con me avresti potuto imparare ad amare.
Invece non ne sei capace xchè pensi solo ai tuoi gesti,ti concentri su quello che fai,su quello a cui rinunci.
Tu le rinunce degli altri nemmeno le vedi.
Credi che sia facile stare con te?
Sappi che starti accanto è faticoso.
Non sai quanti pensieri,quanti attese,quante delusioni,quante lacrime,quanti pianti.
Tutti in silenzio.
Tu hai schiacciato tutte le mie emozioni.
Sei così preso da te stesso che nemmeno ti accorgi di tutto quello che una persona sopporta x stare con te.

Sappi che leggere mette in moto tutto dentro di te:fantasia,emozioni,sentimenti.
E’ un’apertura di sensi verso il mondo,è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste.
Ci fa riscoprire l’anima delle cose.
Leggere significa trovare le parole giuste,quelle perfette x esprimere ciò a cui non riuscivi a dare una forma.
Trovare una descrizione a ciò che tu facevi fatica a riassumere.
Nei libri le parole di altri risuonano come un’eco dentro di noi,xchè c’erano già
E’la conoscenza di cui parlava Platone,quella che già ci appartiene,che è dentro di noi.
Non importa se il lettore è giovane o vecchio,se vive in una metropoli o in un villaggio sperduto nelle campagne.
Così come è indifferente se l’argomento di cui sta leggendo riguarda un’epoca passata,il tempo presente o un futuro immaginario.
Il tempo è relativo e ogni epoca ha la sua modernità.
E poi leggere è bello,punto.
Io a volte dopo aver letto un libro mi sento sazio,appagato,soddisfatto e provo un piacere fisico.

Non sei libero,pensi di esserlo e invece sei schiavo della tua libertà.
Che poi non è vera libertà xchè,se non ti lasci andare veramente,che libertà è?
E poi ti riduci solo a scoparti tutte quelle che vuoi,ma alla fine non ti lasciano niente ed è un altro modo di scappare.

Io non vado in giro a sparare sentenze.
Mi prendo quello che le persone mi danno,e se non mi danno niente vuol dire che non sono importanti,significa che il rapporto è rimasto in superficie.

In questo momento sono come una casa in rovina,a pezzi,una casa da sistemare.
X ora lei abita ancora dentro di me,ma appena i lavori saranno terminati sarà costretta ad andarsene.
O a tornare.

Abbiamo fatto l’amore ed è stato come se volessi fare l’amore con lei da una vita.
E forse era così.

Io non chiedevo un premio x i miei sacrifici,volevo solo sapere xchè tutto quello che facevo nella vita non bastava mai.

Ho iniziato a evitarlo e lentamente sono morto dentro.
Non sentivo più nulla,non mi faceva paura più nulla.
Non volevo più avere a che fare con nessuno.
Ero in ginocchio.
Mi sentivo rifiutato e ho imparato a non chiedere.
Le uniche emozioni da cui mi lasciavo sfiorare erano quelle che venivano da un film o dalla musica,
ma soprattutto dalla letteratura.
Con quel sentimento nel cuore ho iniziato ad amare ancora di più i libri.
Li divoravo,li consumavo,mi rifugiavo dentro quelle pagine x scappare da tutti i miei problemi.
Mi allontanavo dal mondo che mi aveva ferito.

Queste sono porte che si aprono e si chiudono e se non ne approfitto subito perdo qualcosa di magico.
Penso che nelle situazioni ci siano attimi x entrare e x uscire.
Adesso sento che è il tempo giusto.

Dovevo andarmene,seguira anch’io il mio Bianconiglio.
Ero stanco di quello che vedevo,sentivo,vivevo,stanco di quel lavoro,di quelle continue umiliazioni,stanco di sentire sempre le solite parole,le solite promesse di un futuro migliore,stanco di tutto.
Stanco di scappare e rifugiarmi in camera come fosse un angolo da cui gridare:
“Sto qui buono,non disturbo e non pretese,ma vi prego lasciatemi stare”
Ero stanco di una vita rattoppata.
Ero stanco di guardare il soffitto senza trovare risposte e soluzioni,senza trovare una via di fuga,un’alternativa.
Stanco della mia impotenza.
Stanco di essere scontento.
Non mi sentivo a mio agio nella mia vita,come se fosse un vestito bagnato.

Il senso della vita non lo capivo,però avevo capito che la vita stessa era l’unica occasione che avevo x scoprirlo.

I personaggi,le frasi e le parole trovati nei libri sono come ponti che ti permettono di spostarti da dove sei verso dove vuoi andare,e quasi sempre è un ponte che unisce il tuo vecchio io a quello nuovo che ti attende.

A volte dicevo una frase e capivo che poteva essere interpretata male,ma se l’avessi spiegata sarebbe sembrata ancora più sbagliata.
In questo modo idee e convinzioni errate rendevano le nostre vite sempre più lontane.

Bisognerebbe impedire alle persone di interpretare i silenzi.

Nessuno può entrare nella solitudine di un altro.

L’amore è come la morte:non si sa quando colpirà.
La morte non si può evitare,ma un controllo possiamo averlo:x esempio possiamo decidere il momento.
L’amore no,non è possibile pianificarlo,non si può decidere di amare.
Viviamo senza poter sapere quando la donna o l’uomo che ci sconvolgerà entrerà nella nostra vita.


Cosa mi manca di lei?
Mi manca soprattutto il futuro.
Nel senso che mi mancano tutte le cose che ancora non so e vorrei scoprire con lei,
Mi manca tutto ciò che avremmo potuto vivere insieme.

Qualcuno di noi discende dalle scimmie,altri ci si avvicinano crescendo.

La mia scarsa autostima non mi faceva mai sentire all’altezza e gli altri mi sembravano sempre più bravi e più capaci di me.

La tua forza è la tua autenticità.
Non sforzarti di essere ciò che non sei ma lotta x rimanere ciò che sei.
Tu non devi cercare niente,hai già tutto,fidati!
Devi solo prendere coscienza di te stesso.
Credici di più,prova ad avere un po’ più di autostima.
Non devi cercare un linguaggio nuovo,bensì imparare ad ascoltare quello che già possiedi.
Difendi la tua spontaneità e nel frattempo otterrai anche la naturalezza che si acquisisce nel tempo con la fiducia in se stessi.
Ricordati che vivere è l’arte di diventare quello che si è già.

Se non ti perdi non trovi strade nuove.

Bisogna capire quali siano i proprio limiti e x capirlo bisogna spingersi fino al confine.

Non solo non sapevo che ero ma quel poco che conoscevo di me non mi piaceva.

Spesso il fatto di non essere contenti di se stessi genera crudeltà verso gli altri.

La vita è una malattia mortale x cui bisogna godersela.
Oggi stai bene?Approfittane!

Ora non è più qui e nemmeno nella mia vita.
Si è portata via tutto.

Con la testa ero altrove,distratto.
Intrappolato in un pensiero geograficamente lontano.

Mi interessa sapere che tu mi vuoi come figlio.
Non voglio esserlo xchè ti sono capitato ma xchè tu mi hai scelto.

Il suo silenzio è stato una delle cose più dolorose che avessi mai provato.

Non volevo conoscerla passo dopo passo,ma desideravo che ci buttassimo insieme e ci conoscessimo durante il salto.

Non si è mai voluta mettere tra me e il mio lavoro,tra me e i miei amici.
Lei voleva essere a fianco,non “tra”.

E’ serena xchè non ha mai avuto grandi ambizioni nella vita,x cui non è rimasta delusa.

Solo quelli che si mascherano meglio all’inizio ti fregano,ma poi,piano piano,saltano fuori x quello che sono.

La cosa più bella che puoi darmi è chiedere.

Tutte le mie convinzioni a proposito del fatto che lei appartenesse a me e io a lei erano solo nella mia testa.
In quel momento me ne sono reso conto.
E’ stato tutto chiaro.

Ormai la sentivo così lontana che non avevo più niente da perdere.

In quel momento era tutto diverso.
Non tanto x me,quanto x lei.
X me non era cambiato niente.
Io la desideravo anche in quel momento,avrei fatto la stessa cosa della prima volta:l’avrei presa con forza,l’avrei baciata spingendola contro il muro.
Ma ormai il muro era tra noi.

Ho desiderato in quell’istante di non farmi più trascinare nella vita.
E ho capito che anche con lei non potevo più sprecare altro tempo.
Sono passati 2 anni:un’eternità.
In 2 anni ho perso un’infinità di emozioni che non torneranno più.
Ho perso tante occasioni che non torneranno più.
Ecco il tempo che vorrei.

Volevo vedere il cielo che prima non vedevo,
desideravo respirare un po’ d’aria fresca.

Torna e salvami da queste cose patetiche che faccio x starti vicino.
Mi faccio compassione.
Aiutami,liberami da questa pena.

Quando lei rideva il mondo si fermava.
Sempre.
Ed è ancora così.

Voglio amarti,voglio che ti siedi al mio fianco,voglio potermi girare e saperti lì.
Voglio appoggiare la mia mano sulla tua gamba mentre siamo a cena con altra gente.
Voglio tornare a casa in macchina con te,commentare con te,criticare con te.
Voglio addormentarmi,svegliarmi,mangiare,parlare con te.
Voglio parlare guardandoti negli occhi o gridando da un’altra stanza della casa.
Voglio vederti tutti i giorni,guardarti camminare,guardarti aprire il frigorifero.
Voglio sentire il rumore del phon provenire dal bagno.
Voglio poterti dire tutti i giorni ciò che sei x me.
Voglio poter litigare con te.
Voglio vedere i tuoi sorrisi,voglio asciugare le tue lacrime.
Voglio che tu mi dica durante una cena di tornare a casa xchè sei stanca e hai sonno.
Voglio essere lì quando hai bisogno di un aiuto x chiudere il vestito.
Voglio essere seduto di fronte a te quando indossi gli occhiali scuri mentre facciamo colazione al mare e voglio offrirti il pezzo di frutta più buono.
Voglio dirti che stai bene con il nuovo taglio di capelli,voglio che ti aggrappi a me quando inciampi.
Voglio esserci quando comprerai le tue scarpe nuove.
Voglio dimenticare questo tempo senza te,xchè non ha avuto senso.

Facciamo che questi 2 anni sono stati 2 minuti.
Possiamo farlo.
Possiamo tutto.
Possiamo tornare dove siamo già stati e scoprire tante cose nuove.
E sarà ancora più bello.

Le sue labbra sulle sue mi fanno esplodere il cuore di gioia.
Non mi staccherei mai.

Mi piaci anche se sei sempre stato un prezzo alto da pagare.

1 commento:

amelia ha detto...
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