giovedì 14 gennaio 2021

Frasi dal libro "Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano" di Eric Emmanuel Schmitt

Tempo ne avevamo, lui perché era vecchio, io perché ero giovane.

Non ho mai visto due occhi ridere in quel modo. Scoppiano dalle risate, i suoi chi, fanno un baccano d'inferno.

"Monsieur Ibrahim, quando dico che il sorriso è roba da ricchi, intendo dire che è roba per gente felice"
"Ecco, è qui che ti sbagli. È il sorridere che rende felici".

Monsieur Ibrahim mi ha dotato dell'arma assoluta. Mitraglio il mondo intero con il mio sorriso. Nessuno mi tratta più come una merda.

"Papà, tu credi in Dio?"
"No, non sono mai riuscito a credere in Dio"
"Mai riuscito? Perché, bisogna sforzarsi?"
"Per credere che tutto abbia un senso? Sì, bisogna sforzarsi, e molto. Essere ebrei significa solo avere ricordi. E sono ricordi brutti".

Un uomo passa la vita in due posti: a letto o nelle sue scarpe.
Hai solo un paio di piedi, devi averne cura.
Se le scarpe ti fanno male, le cambi. Ma i piedi, quelli non li potrai mai cambiare".

Che avevo così di terribile?
Che c'era in me che rendeva l'amore impossibile?

La bellezza è dappertutto, dovunque tu giri lo sguardo.

Il tuo amore per lei è tuo. Ti appartiene.
Anche se lei lo rifiuta, non lo può cambiare. Semplicemente non ne approfitta, ecco tutto. Quello che tu dai è tuo per la vita e quello che non dai è perduto per sempre.

Nessuna risposta è una risposta.

Un padre che mi avvelena la vita, che mi abbandona e che si suicida: lui sì che mi ha trasmesso un solido capitale di fiducia nella vita.

"Ho preferito rifarmi una vita, una vita in cui c'è un pò di felicità"
"E' sicuramente meglio!"

Il no ce l'abbiamo già in tasca, ora non ci resta che ottenere il sì.

Non prendiamo l'autostrada.
Le autostrade, ci passi e basta, non c'è niente da vedere.
Sono buone per gli imbecilli che vogliono andare il più velocemente possibile da un punto all'altro.
Noi non facciamo della geometria, noi viaggiamo.
Trovami dei bei percorsi che ci facciano vedere bene tutto quello che c'è da vedere.

C'è odore di felicità: le persone se ne stanno immobili, si concedono il tempo di guardarci passare, respirano. Vedi, nella mia vita avrò anche lavorato molto, ma ho lavorato lentamente, prendendomi il mio tempo, senza dannarmi l'anima per incassare di più o accaparrarmi i clienti. Il segreto della felicità è la lentezza, proprio così.

Il cuore dell'uomo è come un uccello rinchiuso nella gabbia del corpo.
Quando danzi, il cuore canta come un uccello che aspira a fondersi con Dio.
Più il corpo diventa pesante, più lo spirito diventa leggero.

L'uomo è stato prima minerale, poi vegetale, poi animale...lo stato animale, in particolare, non riesce a dimenticarlo, spesso ha la tendenza a tornarci. Poi è diventato uomo dotato di conoscenza, di ragione e di fede. Riesci a immaginare il cammino che hai percorso dalla polvere a oggi?

Non sto morendo, sto andando a raggiungere l'immenso.


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