domenica 31 maggio 2020

Il blog Sapore di Libri presenta..."La settimana dell'autore"!




Ciao lettori!
Come sapete, questo mio blog, oltre che alle recensioni letterarie, è dedicato in special modo alla promozione di autori emergenti.

Ed è proprio per ringraziare tutti coloro che si sono rivolti a me per sponsorizzare le loro opere che, a dal 1° Giugno, farò partire una nuova rubrica, denominata "LA SETTIMANA DELL'AUTORE".
Vi darò, quindi, l'opportunità, grazie a una simpatica intervista, di conoscere meglio l'autore della settimana, di scoprire quali siano le sue passioni, che libri preferisce leggere, come si è avvicinato alla scrittura, in che modo si rapporti ad essa, di cosa si occupa nella vita quando non scrive, e altro ancora.

Inoltre, proporrò la bibliografia completa dell'autore, con relative sinossi e link alle mie recensioni (per quanto riguarda le opere di cui mi sono già occupata).

Vi aspetto numerosi perchè, come dico sempre, è proprio fra gli autori emergenti che si possono scovare i migliori gioielli della narrativa italiana!





venerdì 29 maggio 2020

Frasi dal libro "Dimmi che credi al destino" di Luca Bianchini

Nel momento in cui ti trovi in mezzo alla tempesta ti dimentichi di com'era prima e di come sarà.

In quello squarcio,tutto le era sembrato possibile,anche la felicità.

Aveva due grandi amori:i libri e gli esseri umani.
E non poteva innamorarsi di un vecchietto che aveva fatto la guerra,aveva studiato a Perugia e leggeva Calvino.

"Come ha fatto a indovinare?"
"Sono vecchio e lei non sa mentire"

Mi ha sempre detto che la libreria l'ha salvata.Ora è lei che deve salvare la libreria.

"Credo che ormai sia tardi"
"Non è mai tardi per gli eroi.Non si dimentichi che io ho fatto la guerra e so cosa vuol dire combattere.Tu puoi essere il tuo alleato ma anche il tuo peggior nemico.Quindi la prima cosa da sconfiggere è la paura."
"Ma io ho paura!E poi penso a quando..."
"In guerra la cosa più importante è non pensare:non pensare al passato e non pensare al futuro.Perchè è lì che scatta la paura.Se lei si concentra solo sul presente,sarà più forte per affrontare la battaglia."

Ci pensi.
Sono sicuro che in cuor suo sa come provare a risolvere il problema.Si concentri.

Perchè ci si innamora dei luoghi,non solo delle persone.

Aveva l'impressione di essere sempre un po' prigioniera e forse per questo i libri erano il suo pane.
La facevano sentire libera.

Il mondo,secondo lei,era più accogliente di quanto non fosse in realtà,ed era questa fiducia incondizionata negli esseri umani ad averla resa a volte un pò ingenua,ma sempre incredibilmente lucida nell'interpretare la realtà.
Andava in confusione solo per le cose cui teneva davvero.

Un napoletano non potrà mai lasciare veramente Napoli.
Potrà dimenticarla per un periodo,potrà non rivederla per anni,ma quel golfo e i suoi colori prima o poi torneranno da lui.

"Cos'è l'appucuntria?"
"E' un misto di noia,nostalgia,mal d'amore,insoddisfazione e solitudine"
"Ah,ce le ho tutte!"

Era la campionessa mondiale di cadute:scale,scale mobili,androni,porte girevoli,pavimenti bagnati,pavimenti sdrucciolevoli,tappeti,sentieri...ma continuando a cadere si rischia poi di non rialzarsi più.

"L'importante è stare bene con se stessi"
"E tu stai bene con te stesso?"
"Io sto una chiavica...ma tutt'appost,poi mi ripiglio"

Con il sorriso non si sbaglia mai.

Decise che era meglio prendersi una pausa.
Se avesse potuto,avrebbe vissuto una vita fatta solo di pause.

"Lei è il mio guru"
"Non mi chiami guru,quelli sono dei cialtroni.Io vedo solo un pò più in là del mio naso e perchè non si tratta della mia vita"

Ho fatto la guerra perchè mi hanno costretto,mentre lei,le sue battaglie,se le è combattute da sola.

"Sei pentito?"
"Macchè.Quando scappi non ti devi mai pentire"

"Ti ricordi quale è il nostro mantra?"
"Non può finire così"

Alla mia età.
Questa frase non devi dirla più.Never ever,chiaro?
Non c'è una scadenza nella vita finchè hai le forze.

Solo perchè non ci siamo rifatte non vuol dire che siamo sfatte.

"Bella domanda!"
"Allora prova  a dare una bella risposta"

Le notizie più belle ti arrivano quando credi di avere perso tutto.

"Avevo bisogno proprio di questo"
"Di cosa?"
"Di sentirmi considerato.Quando sei solo,pensi che tutti si siano dimenticati di te"

Quando si rischia ci si deve fidare.

"Tu non ti senti mai sola?"
"Ora non più.Sono stata sola per anni,anche se ero sempre circondata da persone.Una,soprattutto"

"Sono una donna impegnata"
"Non sei impegnata,sei solo impegnativa"

Le parole pronunciate nella notte sembrano sempre più vicine alla verità.

"Andremo all'inferno di sicuro"
"Sì,ma noi all'inferno ci siamo già state e ci hanno cacciato pure da lì"

La vita è un puzzle e non sarai mai serena se ti mancano dei pezzi.

Non bisogna avere paura delle parole, perché a volte basta comunicare per evitare un conflitto.

Da lontano sembra tutto più spaventoso,ma è solo un'impressione distorta della nostra mente.

"Cosa ha Londra di così speciale per voi stranieri?"
"È una città che puoi amare subito oppure odiare per sempre,a seconda del momento in cui ci siamo capiti,ma ti farà comunque sentire parte di lei.
Vivere a Londra è come andare in bici per la prima volta, ogni volta.
Hai paura di andare troppo lontano,ma poi vuoi scoprire cosa c'è qualche metro più avanti.

Aveva occhi che ogni tanto parevano allontanarsi da lì,per poi riaccendersi non appena si sentiva osservato.
Anche lei,in fondo,era così: serena con gli altri, malinconica con se stessa.

"Ci frequentiamo poco, forse sono troppo antipatica"
"O troppo simpatica"

Quando cambi radicalmente vita, hai due possibilità: o rimuovi il passato e il prima lo cancelli con tutte le tue forze fino a convincerti che non sia mai esistito, oppure fingi di non ricordarlo,ma ogni tanto, quando meno te lo aspetti,riappare.

Alcuni amori sono capaci di restarti nel cuore anche quando sanno solo farti male.

Nega l'impossibile,parla il meno possibile e renditi invisibile.

Io continuo a mandare le cartoline,anche se non ne ricevo mai.
E'il mio modo di pensare alle persone.

So cosa significa arrivare in un luogo dopo che si è fuggiti da un altro.
Il vuoto che ti prende quando entri in casa e non hai nessuno che ti aspetta e il frigo è quello che è.
Credi che tutti si stiano divertendo e che l'unico sfortunato sei tu.

Una che non riusciva a essere nè figlia nè moglie non poteva diventare mamma.
O forse sì.
Nella maternità non ci sono regole nè giustizia,ci sono solo la vita e il suo destino.

Le raccontò di quanto era brava Maria Nazionale ma lei la confuse con la De Filippi.

Quell'uomo,più che un'appendice era un'appendicite:una cosa che fa male ma che cerchi disperatamente di sopportare.

Era come se ci fosse un muretto a separarle,nè troppo alto nè troppo spesso.
Ma quanto bastava per rendere tutto difficile.

"Ma perchè prendi tutto sul serio?"
"Perchè sono un pò ingenua e molto isterica"

Lui le piace ma non vuole ammetterlo.
Come sempre,fa finta di non vedere.

"Ma tu sei sempre così ottimista o a volte ti incazzi?"
"Mi sono arrabbiato troppe volte.E quando ti lamenti sempre,alla fine,ti giri e non c'è più nessuno ad ascoltarti"

Quando non ti importa più che tempo fa,vuol dire che sei innamorata.

Quando non sei più abituato all'amore,ti senti inevitabilmente inadeguato.

Era una cassaforte di emozioni di cui nemmeno lei conosceva la combinazione.

Se ti prendi gioco della natura,la natura si prenderà gioco di te.

Non puoi dimenticare le persone che ti hanno reso felice,anche se per poco.

Anzichè andare in affanno,pensava a quanti problemi inutili si faceva la gente,e se ne fregava:
"Pienz'a salut!",gli diceva suo nonno.

Era dolce,semplice e intelligente.
Ma quando fai la lista delle qualità non è mai un segnale incoraggiante per una storia:
il vero amore non sa mai rispondere ai perchè.

Non si erano mai perse,nè di animo nè di vista,malgrado la distanza,malgrado tutto.
Perchè se lo vuoi,non ti perderai mai.

L'amicizia per lei era dimenticare gli specchi e guardare solo la persona a cui vuoi bene.

Certi freddi sono difficili da affrontare pure in primavera.

Credi che basti un fioretto e una promessa alla Madonna per cambiare la vita degli altri?
Tu sai meglio di me che a volte non basta nemmeno la nostra buona volontà.

Le forze non l'avevano ancora abbandonata.
Se fosse stata un fiore,le sarebbe piaciuto essere la ginestra di Leopardi.

Aveva il cuore in subbuglio ma una fiducia incondizionata nel destino che le aveva sempre fatto incontrare le persone migliori nei giorni peggiori.

Lei non era più la compagna di sbronze felici,l'amica ridanciana che sogna di volare alle Maldive.
Era il faro che ti dice dove andare quando non ti accorgi di essere nella tempesta.
Perchè sono in pochi,al mondo,a intuire perfettamente come stai.
Solo gli amici speciali o i grandi amori.

"Sei la regina dei sensi di colpa"
"Almeno sono la regina di qualcosa"

Lo sai perchè sono diventata tua amica?
Perchè ho capito subito che eri un cavallo di razza e io volevo vincere.

Essere amici significa sapere,innanzitutto,quando tacere.

Non era stato poi così fortunato a incontrarla in un periodo tanto delicato.
O forse era quello l'unico momento in cui si sarebbero potuti trovare.
È la sottile differenza tra caso e destino e credere all'uno piuttosto che all'altro dice molte cose su di te:se sei romantico,ottimista, cinico o disilluso.

"Io sono fragile"
"Solo i forti lo ammettono"

Accanto a lui è stato un inferno,certo...ma è la vita che lei stessa ha scelto.
E probabilmente non ne avrebbe voluta un'altra.

Le cadute fanno sempre male, soprattutto quando sei a un passo dalla vittoria.

I fatti senza parole non sempre servono a qualcosa.

Per guarire nel cuore bisogna aprire gli occhi.

La bellezza di quelle pagine l'allontanò per un attimo da tutto.
A volte,per viaggiare,basta stare seduti comodamente davanti a una finestra.

"Sono angosciata per tutto.Riuscirò a trovare pace"
"Amica mia,sono arrivati gli arretrati e non hai alternative Per fortuna ci sono io qui ad aiutarti.Il bello dell'amicizia è che bisogna essere almeno in due"

Sebbene si sentisse perennemente in dovere di aiutare gli altri,sapeva anche farsi aiutare e questo la rendeva incredibilmente umana.

Bisogna elevare i lettori,non abbassare i librai.

Non capiva bene se era amore o ormone.

Un giorno alla volta.

Il suo Dio era la speranza.

Se hai sempre qualcuno che ti tiene la mano,un giorno potresti affogare.

"Ora dimmi che mi vuoi bene e che sei fiera di me"
"Io sarò fiera di te sempre.Anche quando fallirai"

"Sai qual è il momento in cui ho capito che eri diversa dagli altri?"
"Quando sono riuscita ad allegarti il bagno solo tirando lo sciacquone?"

Le decisioni che ti cambiano la vita vanno prese senza rifletterci troppo.

Non era più il provocatore,il talento,il dannato...era la solitudine.

Se ho provato a trascinarti giù con me era solo perchè ero geloso della tua forza.

Tu eri bellissima ma io non lo sapevo,nè te lo dicevo...e ti ho lasciato andare via.

I libri erano una via di fuga in cui amava nascondersi,ma non riusciva a condividere quella passione con gli altri.

La disperazione rende tutti un pò egoisti.Il dolore sfinisce davvero.

"Poveretto..."
"Poveretto? La povera sei solo tu che ancora gli dai retta!"

Le grandi amicizie sono comunque dei lussi.

Abbiamo sempre amato i fiori perchè hanno una vita breve ma bellissima...una vita fatta solo di bellezza.

Non c'è affronto peggiore di non essere riconosciuti da chi hai amato tanto,anche se sono passati anni.
Vuol dire che non ti ha mai guardato veramente negli occhi.

Life is bigger,cantano i Rem.
Ricordatelo.
La vita sa sempre qual è la priorità e se il tuo cuore ti ha portato qui,una ragione ci sarà.

Gli egoisti come me ti fanno affogare anche se sei cresciuta in riva al mare.

Con un pò di soldi si ottiene sempre tutto,anche la morte.
Che per me equivale alla vita.
Vorrei poterti dire che muoio per te ma muoio per non soffrire più.

Ci restano solo i sogni.Te li ricordi,i sogni?

Ricordati che tutto il bene che ti sta capitando te lo meriti!

Ci sono persone che non ti dimenticano malgrado tu faccia il possibile per renderti invisibile.
Loro non ti scordano,anzi,mettono il tuo fantasma sopra un altarino,sperando in una tua distrazione o ricomparsa o debolezza.

Bisogna piantarla di farsi certe domande perchè le risposte non ci sono.
Dobbiamo solo prendere i fatti e cercare le cose buone dentro ai fatti,così come dentro alle persone.
E imparare a dimenticare.

Sei più bella oggi di ieri,perchè hai vissuto,sei caduta e ti sei rialzata da sola.

Aveva deciso di non pensarci ma innamorarsi significa pensare solo a quello.

"Cos'altro hai capito di me?"
"Che anche tu sei sola e hai smesso di credere al destino"
"Che cos'è il destino?"
"Il destino è quella porta socchiusa da cui ogni tanto puoi sbirciare.E allora capisci che nulla avviene per caso e che tutto ha un senso,anche quando non sembra averlo"

Sapeva che era una piccola bestia ferita e qualsiasi movimento troppo brusco l'avrebbe fatta scappare.

La felicità ti prende sempre quando sei di corsa.

"Tornata dalla battaglia?"
"Sì e non ho vinto"
"Quando si torna si vince sempre"

Voi cattolici siete tutti uguali:vivete di sensi di colpa.
Scommetto che si sarà sentita in colpa a baciare il suo vicino,mentre si dovrebbe sentire in colpa per non averlo baciato prima.

Si rilassi.E'una sopravvissuta ma non per questo non si deve godere le cose.
Quindi tiri fuori il sorriso e combatta per tutto ciò in cui credere:la libreria e l'amore.

Ognuno aveva qualcosa da rimuovere e un nemico da combattere,che era quasi sempre dentro di sè.
Quello è il nemico peggiore perchè conosce alla perfezione i nostri punti deboli e se ne approfitta,facendoci commettere errori anche grossolani.

Chi investe nei libri investe anche nei sogni e i sogni a volte hanno un prezzo.
E i soldi che si investono nei sogni e nelle persone non sono mai sbagliati,
Non possiamo abbandonare un sogno per un kebab.

Non ci siamo incontrati per caso,ci siamo semplicemente trovati.

Un anno poteva essere breve o lunghissimo,ma in un anno potevano succedere tante cose.

La stava portando proprio in uno dei suoi luoghi preferiti e soltanto un uomo che ti ama lo può intuire senza volerlo.
Perchè l'amore non è mai un calcolo ma solo istinto.

C'era qualcuno che aveva attraversato la città solo per poter trascorrere un pò di tempo con lei.
Questo non solo era bello ma era un regalo.

Si erano finalmente trovati senza cercarsi e quando ti capita non puoi metterti a discutere con il tempo.Puoi solo ringraziarlo.

Ci sono fiori che vanno recisi anche se sono appena sbocciati perchè sono velenosi.

Voleva superare la paura di amare ancora qualcuno.
Qualcosa nel suo cuore le diceva che ce l'avrebbe fatta,perchè in fondo si era innamorata.

"Ti va se facciamo un giro al parco?"
"Mi va tutto quello che ti fa stare bene"






"Dimmi che credi al destino" Luca Bianchini (2015)



LA TRAMA:
Ornella ama i cieli di Londra,il caffè con la moka e la panchina di un parco meraviglioso dove ogni giorno incontra Mr George, un anziano signore che ascolta le sue disavventura, legate soprattutto a un uomo che lei non vede da troppo tempo e che non riesce a dimenticare.
A 55 anni, Ornella si considera campionessa mondiale di cadute, anche se si è sempre saputa rialzare da sola.
Per fortuna può contare su Bernard, il suo vicino di casa, che la osserva da lontana e la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa.
L'ultima batosta, però, è difficile da accettare.
La piccola libreria italiana che dirige nel cuore di Hampestead, dove le vere star sono due pesci rossi di nome Russel e Crowe, rischia di chiudere: il proprietario si è preso due mesi per decidere.
Lei, che sa lottare, ha imparato anche a lasciarsi aiutare e così chiama in soccorso la Patti, la sua storica amica milanese, inimitabile compagna di scorribande, che arriva in città con poche idee e tante scarpe, ma sufficiente entusiasmo per trovare qualche soluzione utile a salvare l'Italian Bookshop.
La prima è quella di assumere Diego, un ragioniere napoletano bello e simpatico, che fa il barbiere part time, ha il cuore infranto e le chiama "guagliuncelle".
Ma proprio quando la libreria ha più bisogno di lei, il destino riporterà Ornella in Italia, a bordo di una Seicento malconcia guidata in modo improbabile dalla Patti.





IL MIO GIUDIZIO:
Attratta dal titolo e dal fatto che si parlasse di libri, ho deciso di leggere questo romanzo, scritto da un autore con cui non mi ero mai cimentata ma che conoscevo per alcune commedie tratte dalle sue opere.

Un libro che è stato per me come una boccata d'aria fresca, in un periodo pieno di pensieri:
divertente, frizzante, coinvolgente ma, allo stesso tempo, profondo e ricco di spunti di riflessione.

La storia di una bella amicizia fra due donne mature (hanno entrambe superato i cinquanta),
che si sono conosciute in gioventù e che hanno affrontato insieme una dura battaglia, quella della disintossicazione dalla droga: si sono incontrate, infatti, in una comunità di recupero.

Il loro legame è continuato, forte e indissolubile, nel corso degli anni anche se le loro strade hanno preso percorsi diversi:
Ornella ha lasciato l'Italia e un marito che, di uscire dal tunnel della tossicodipendenza non ne ha voluto sapere, e si è trasferita a Londra, dove ha aperto una libreria, l' "Italian Bookshop" e dove conduce una vita perlopiù solitaria, se si escludono le chiacchierate sulla panchina del parco con l'anziano reduce di guerra Mr George;
la Patti (con l'articolo determinativo davanti, proprio come si usa a Milano) vive invece nel capoluogo lombardo dove fa la correttrice di bozze e è alle prese con un marito un pò assente e una zia acquisita ricca sfondata, perennemente in punto di morte e che minaccia di lasciare tutto in eredità alla Chiesa, invece che ai nipoti.

Ornella è mite, poco appariscente, insicura e non sa imporsi (motivo per cui entra spesso in conflitto con Clara, la sua dipendente in libreria, per la quale prova una certa soggezione), è perennemente in ritardo con gli impegni e con la vita, è riflessiva  ai limiti della paranoia e preferisce procrastinare piuttosto che agire.

La Patti, al contrario, è femminile e modaiola.
E'molto teatrale, vive come se fosse sempre su un palcoscenico, passando dal riso al pianto nel giro di pochi secondi.
E'un vulcano di energia e vitalità, una ne pensa e cento ne fa: indossa vistose scarpe con il tacco 12 ai piedi e orecchie da Topolino in testa; si ubriaca a causa delle delusioni amorose ( perchè, pur essendo sposata, non disdegna certo le avventure, soprattutto quelle con giovani e affascinanti autisti indiani) e poi canta a squarciagola la Boheme, fin a crollare addormentata.
Però è anche una donna decisa e "cazzuta", che sa il fatto suo e stravede per la sua migliore amica, che considera un pò come una figlia da coccolare e sostenere.
"Ornella, io sarò fiera di te anche quando fallirai", le dice un giorno.
Esiste dichiarazione di amicizia più bella?

Ornella e la Patti, una sorta di Thelma e Louise made in Italy, così diverse fra di loro ma, allo stesso tempo, complementari l'una all'altra.

Quando l' "Italian Bookshop"subisce una battuta d'arresto e rischia di dover chiudere, Ornella, vistasi al perso, chiama in suo soccorso la Patti che subito arriva da Milano, scarpe vistose e cappello appariscente, portando con sè la sua immancabile allegria ma anche una ferale notizia:
Axel, il marito da cui Ornella si è separata ma senza mai divorziare e che, in cuor suo, ha sempre continuato ad amare, è in fin di vita in un letto d'ospedale e chiede insistentemente di lei.
Sarà questa l'occasione per tornare a Verona, sua città natale, per rivedere suo marito e, soprattutto, per affrontare una volta per tutte i tanti fantasmi del passato, lasciandoseli definitivamente alle spalle e per iniziare a guardare finalmente al futuro con serenità, fiducia e ottimismo.

Sullo sfondo, in secondo piano ma non per questo meno importanti, altri personaggi che vivacizzano la narrazione:
l'arcigna Clara, collaboratrice di Ornella alla libreria, sempre alle prese con il suo fantomatico gatto allergico al salmone e amante del the delle cinque;
il simpatico Diego, giovane ragioniere napoletano, fuggito a Londra per dimenticare il bel Carmine, di cui è innamorato ma che lo considera solo una fugace avventura, e che si barcamena fra un impiego come barbiere e il Bookshop, dove viene assunto per far quadrare i conti e, infine, 
Bernard, vicino di casa di Ornella da quasi vent'anni e da lei sempre considerato gay mentre, in realtà, l'uomo non frequenta nessuna perchè è segretamente innamorato di lei ma è troppo timido e riservato per farglielo capire.

Solo a lettura ultimata, scorrendo i ringraziamenti, si scopre che la storia, seppur in parte romanzata, è vera e che esistono veramente una Ornella, una Patti, una Clara e anche un Italian Bookshop in quel di Londra.
E tutto ciò, a mio avviso, ha reso il romanzo ancora più interessante.


IL MIO VOTO:
Una storia di libri e di amicizia.
Un romanzo leggero ma non superficiale.
Consigliato.

LO SCRITTORE:



domenica 10 maggio 2020

Frasi dal libro "Vita con Lloyd - I miei giorni insieme a un maggiordomo immaginario" di Simone Tempia

"Sir, credo che si siano presentati alcuni seri problemi"
"Cosa desiderano, Lloyd?"
"Vorrebbero offrirle un viaggio,sir"
"Per dove?"
"Credo possa scegliere,sir. O il cambiamento o l'esasperazione"
"La differenza, Lloyd?"
"Che al cambiamento ci si arriva,mentre all'esasperazione ci si è portati,sir"
"Prepara la valigia, Lloyd,parto subito"
"Con piacere,sir"

"Lloyd,non capisco come mai alcune persone abbiano così paura della solitudine"
"Ho l'impressione che sia perché non colgono la differenza tra il restare soli e lo stare soli,sir"
"Ed è una grande differenza, Lloyd?"
"Più o meno quella che c'è tra il dover trovare qualcuno e il poter cercare se stessi,sir"
"Molto chiaro, Lloyd"
"Buona giornata,sir"

"Lloyd,mi sono chiuso in me stesso"
"Temo di sì,sir"
"Come faccio adesso? Qui dentro mi sento soffocare"
"Non si preoccupi,sir. Basterà attendere la persona giusta con cui aprirsi"
"E la persona giusta sarà quella che mi farà uscire?"
"Al contrario, sir: sarà quella che non avrà paura di entrare"
"Grazie mille, Lloyd"
"Dovere,sir"


"Sir,ci sarebbe un problema in giardino"
"Quale, Lloyd?"
"Il cespuglio di belle speranze, sir. Credo che sia stato intaccato dalla disillusione"
"È grave, Lloyd?"
"Decisamente,sir. La disillusione è un parassita molto aggressivo.Se non si interviene entro breve, ridurrà il cespuglio in un mucchietto di secca rassegnazione"
"Ma vale davvero la pena di intervenire, Lloyd?Alla fine,di tutte quelle speranze ne fioriscono al massimo un paio all'anno"
"Vero,sir.Ma danno i frutti più dolci di tutto il nostro giardino"
"Chiama subito il giardiniere, Lloyd"
"Con molto piacere,sir"

"Disdico il campo di battaglia e prenoto quello da tennis,sir?Dicono che si trovi gente migliore con cui passare il tempo"

"Lloyd, cos'è tutta quell'erbaccia lì fuori?"
"È rabbia,sir"
"Com'è possibile che sia cresciuta così in fretta?"
"È infestante,sir"
"Manda il giardiniere a sradicarla, Lloyd"
"Ha già provato,sir,ma ha radici troppo profonde"
"E quindi? Arriverà anche qui?"
"Non credo,sir. Dove c'è cultura e civiltà la rabbia fa fatica ad attecchire"
"E noi ne abbiamo a sufficienza?"
"Il giusto,sir.Il giusto"

"Saltiamo su un nuovo progetto e andiamo dritti in cima alle aspettative più alte. E poi,vedrai che discese!"

Il risveglio è sempre un momento delicato.
Un rituale di passaggio dal sonno alla fatica del vivere che richiede,se non altro,un minimo di delicatezza.
Ci sono da infilare i piedi in un paio di comode certezze, c'è da aprire la finestra sul futuro e da indossare un po'di buonumore per poi andare a bere il primo caffè della giornata.

Così come nel nuoto,anche nella vita,lo stile è tutto.

"Lloyd,la vedo grigia"
"Temo che sia il solito scherzo dell'ansia che le ha imbrattato gli occhiali con del nero pessimismo,sir"
"E adesso? Come facciamo a ritrovare il solito sguardo sereno, Lloyd?"
"Direi con le lenti a contatto"
"Quelle che si comprano dall'ottico?"
"Direi più quelli che si ballano stretto a chi si vuole bene,sir"
"Grazie,Lloyd"
"Prego,sir"

"Lloyd, perché secondo te le foglie diventano gialle d'autunno?"
"Credo che sia per non fare provare agli alberi la nostalgia del sole d'estate,sir"
"Ma poi cadono..."
"Non sono loro che cadono,ma gli alberi che le lasciamo andare,sir"
"Perché, Lloyd?"
"Perché gli alberi sono saggi,sir. E sanno che il sole tornerà"
"E con loro anche foglie nuove. Vero, Lloyd?"
"Esattamente,sir"

"Lloyd,il futuro mi spaventa"
"Non dovrebbe,sir"
"In che senso, Lloyd?"
"Il futuro non è altro che il presente vestito con gli abiti della speranza.O della paura"
"La cosa non mi rincuora, Lloyd"
"E invece dovrebbe,sir"
"Come mai?"
Il guardaroba lo decide lei,sir"
"Si va a fare shopping, Lloyd?"
"Ottima idea,sir"

"Sir, bisognerebbe potare il senso del dovere"
"Ma perché Lloyd?A me piace. E poi conferisce alla casa un non so che di austero"
"Se mi consente,sir... ormai è tanto alto che copre completamente la vista"
"Cosa ci sarà poi da vedere..."
"Le alte vette di spensieratezza,sir"

"Sono inciampato in un ricordo e ho versato nostalgia ovunque"

"Lloyd, che vetta è quella?"
"Dovrebbe essere il picco dell'entusiasmo,sir"
"Un'escursione interessante, Lloyd?"
"Fattibile,ma sconsigliata da molti,sir"
"Salita faticosa?"
"Al contrario,sir. Il problema è la discesa. È a rischio di frane dell'umore e vuoti dell'anima"
"Tu che ne pensi, Lloyd?"
"Penso che se partiamo presto, potremmo addirittura assistere allo spuntare della speranza,sir"
"Prepara gli zaini, Lloyd"
"Già fatto,sir"

"Non c'è, Lloyd!Non c'è!"
"Cosa,sir?"
"La felicità! La sto cercando ovunque.Apro progetti,scavo nei ricordi,mi immergo nella folla. Ma non c'è "
"Sir, romperebbe mai un diamante per cercarne dentro la luce'
"Diamine,no!"
"E allora perché cerca la felicità dentro alle cose, quando essa è parte delle cose stesse?"
"Grazie per la delucidazione, Lloyd"
"Dovere,sir,dovere"

"Lloyd,esco a cercare qualche certezza"
"Sir,la pregherei di fare attenzione. È facile incappare in imitazioni scadenti di beni tanto rari"
"Ma no, Lloyd.È pieno di gente pronta a darti qualche certezza"
"Non si lasci ingannare,sir.Quelle sono al massimo opinioni placcate di superbia."
"E quindi, Lloyd?"
"Credo che sia meglio cercare un buon parere da una persona onesta,sir"
"E come le riconosco le persone oneste?"
"Sono tutte quelle che non vogliono darle delle certezze,sir"
"Ottimo suggerimento, Lloyd"
"Dovere,sir"

"E se poi mi bagno di mortificazione?"
"Ci sarà il sole ad asciugarla,sir"

"Si può vincere anche senza partecipare"

Quando sopra di te ci sono solo nuvole minacciose,la voglia di andare a cercare il sole ti viene.
Ma non è detto che, prima o poi,il sole non spunti sulla tua testa senza che tu ti sia mosso.

"Sir,le certezze non si comprano,ma si coltivano a partire da un seme di fiducia"

"Lloyd,mi porteresti il binocolo?"
"Birdwatching,sir?"
"No, Lloyd. Ho perso la persona in una persona e voglio vedere dove è finita"
"Non credo che ci sia bisogno di guardare così lontano,sir. La fiducia perduta in qualcuno, solitamente la si ritrova in se stessi"
"È una possibilità,Llyod?"
"Direi più una necessità,sir"

"Lloyd, è proprio vero..."
"Cosa,sir?"
"Che certa gente predica bene e razzola male"
"Sir,le ricordo che il razzolare è un'attività da animali,non da persone"
"Dici che dobbiamo cambiare parola?"
"Dico che dobbiamo cambiare persone,sir"

"Sir,se mi permette,i cambiamenti portano sempre qualcosa con sé e sarebbe davvero maleducato chiudere le porte a ospiti tanto generosi"
"E se portano qualcosa di cattivo, Lloyd?"
"Lo metteremo nell'armadio dell'esperienza che è sempre troppo vuoto,sir"

"Lloyd,tu sai come si costruisce una relazione d'amore?"
"Credo che la cosa più importante sia gettare delle solide basi razionali,sir"
"Gettarle dove, Lloyd?"
"Credo dalla finestra,sir"
"E l'amore, Lloyd?"
"Non si preoccupi, sir:l'amore sa volare"

Se qualcuno ha vissuto qualcosa,vuol dire che forse quel qualcosa esiste.

"L'amore non è una fotografia,ma una storia in movimento"
"E in questo caso la definizione non è importante?"
"Lo è molto di più il saper mettere bene a fuoco ciò che si prova,sir"

"Lloyd,dove sta andando tutta quella gente?"
"Credo che stia cercando di salire la scala sociale,sir"
"Ah e dove porta?"
"A un'altra rampa di scale"
"E poi?"
"A un'altra rampa ancora,sir. La gente continua a salire finché ce la fa,poi invecchia e alla fine si accampa dove è arrivata:su un gradino o appoggiata alla ringhiera. I più fortunati riescono,a volte,a ritagliarsi un pianerottolo tutto per sé"
"E noi dove stiamo, Lloyd?"
"Noi,sir, siamo a livello del mare"
"Nel senso del basso, Lloyd?"
"Nel senso del bello,sir"

"Lloyd,ho paura di aver perso la fiducia in me stesso"
"Credo stia solo guardando nel posto sbagliato,sir"
"In che senso, Lloyd?"
"È difficile trovare la fiducia in se stessi cercandola nelle parole di qualcun altro,sir"
"Questione di luoghi, Lloyd?"
"Più di persone,sir"

"Solitamente chi cerca disperatamente l'ultima parola lo fa perché ha perso qualcosa di molto importante"
"Cosa, Lloyd?"
"L'occasione di stare zitto,sir"

"E se perdo l'equilibrio?"
"Dicono che un buon modo per ritrovarlo sia allargare le braccia"
"Per non finire a terra, Lloyd?"
"Per spiccare il volo,sir"

"Lloyd, è vero che in amore vince chi fugge?"
"Dipende dalla fuga,sir"
"Perché,ce ne sono molte?"
"Certo,sir. Per esempio una ritirata è sempre segno di sconfitta"
"E oltre a quella?"
"C'è l'arretramento tattico per fare avanzare il reggimento conquistatore verso l'interno,sir"
"Per poi accerchiarlo"
"Direi più per abbracciarlo,sir"

"Sir,ci sono i rappresentanti dell'ignoranza,sir"
"Cosa vogliono?"
"Dicono di avere delle ottime offerte sulla violenza e sull'intolleranza e poi insistono per farle vedere il campionario con tutta la nuova gamma delle sfumature di paura nera"
"Vergogna ne hanno, Lloyd?"
"Quella mai,sir"

Desideri fuori misura si trovano solo negli animi dotati della grandezza necessaria a farli crescere.

"Sir,se cerca di recuperare il proprio valore,rovistando tra i rifiuti altrui non farà altro che perdere qualcosa di ancora più prezioso"
"Il tempo,Llyod?"
"La dignità,sir"

"Gli stimoli vogliono farsi trovare,basta solo guardare dove sono"
"E dove,sir?"
"Sempre davanti a sè"

"Llyod,cosa stanno festeggiando tutti?"
"Credo che stiano venendo distribuiti diritti a chi non ne aveva,sir"
"E questo non ci toglie i nostri,vero,Lloyd?"
"Sir,lei si preoccuperebbe se una persona con il naso tappato incominciasse a respirare meglio?"
"No,anzi,ne sarei contento"
"Allora le consiglio di essere felice,sir.E di respirare a pieni polmoni"
"In effetti,Llyod,ora che me lo fai notare l'aria oggi è davvero più buona"
"Capita quando soffia il vento dell'uguaglianza,sir"

"Sir,il futuro non sempre riesce a mantenere le promesse,ma è perfetto per conservare le speranze"

"Il silenzio è un eccellente contenitore per le idee ma anche per le paure"
"Questo spiega perchè la gente preferisce romperlo"
"E'normale,sir:in molti non sanno cosa c'è dentro"
"Dentro il silenzio?"
"Dentro se stessi,sir"

"Lloyd tu cosa pensi che siano i desideri?"
"Credo,sir,che siano buche su cui ci si costruisce la vita.Quando si riesce a esaudirne uno,la buca si riempie e si può proseguire coi lavori"
"E quando non si esaudisce?"
"Alcuni scelgono di costruirci comunque sopra,creando instabilità chiamate rimpianti.Altri ci girano intorno e passano oltre"
"E noi?"
"Se ben ricordo,ne abbiamo fatto una serie di laghetti molto graziosi"
"Quelli che ogni tanto mi piace guardare al tramonto?"
"Esattamente quelli,sir"

"Lloyd,cos'è quel quadro in soggiorno?"
"Un regalo della sua ansia,sir"
"Vedo che continua a darsi all'arte"
"La sua ansia è molto creativa,sir"
"Ma tu hai capito cos'è?"
"E'il futuro,sir"
"Non l'avevo riconosciuto dipinto così a tinte fosche"
"Dove lo vuole mettere,sir?"
"Pensavo al caminetto"
"Sopra,sir?"
"Meglio dentro,Lloyd"
"Eccellente disposizione,sir"

"Tutte le cose diventano preziose solo se gli si dà il giusto valore"

"Lloyd,è un periodo che avverto una certa debolezza del pensiero"
"Consiglierei del succo del discorso,sir"
"Succo del discorso?E cosa sarebbe,Lloyd?"
"Si ricava da un frutto della mente sottoposto a una leggera spremitura di meningi,sir"
"Dici che mi possa far bene,Lloyd?"
"Molto,sir.Migliora la circolazione delle idee e rinvigorisce le argomentazioni,sir"

"Lloyd..."
"Sì,sir?"
"Questa non è la tazza di fredda rassegnazione che ti avevo chiesto"
"No,sir"
"E cos'è?"
"E'un infuso di pazienza,perseveranza e bergamotto,sir"
"Sai che ha un sapore decisamente migliore?"
"Sono contento che le piaccia"
"Sempre impeccabile,Lloyd"
"Grazie mille,sir"

"Può capitare che ogni tanto si riconosca in una nuvola qualcosa che si pensava di aver affidato al vento"
"Ed è una cosa che succede per caso,Lloyd?"
"Chi guarda il cielo cerca sempre qualcosa,sir.Quindi trovarci qualcosa non è mai un caso ma sempre una fortuna"

"Solitamente ci si fa montare la testa solo quando non se ne ha una propria"

"Non si tratta di riuscire ma di provare"
"E cosa cambia,Lloyd?"
"Cambia il coraggio,sir"

"Senti anche tu questo scricchiolio,Lloyd?"
"Credo sia l'inizio di un crollo emotivo,sir"
"E perchè non fai niente?Lasciamo che cada tutto?"
"Ritengo sia un lusso che ci possiamo permettere,sir"
"Quello di crollare,Lloyd?"
"Quello di ricostruire qualcosa di più solido,sir"
"Però leviamoci da sotto,Lloyd"
"Saggia idea,sir"

"Le preoccupazioni si nutrono delle briciole d'attenzione,sir.Basta non lasciargliene in giro per evitare di trovarle dove non si vuole."

"E'finalmente riuscito a raggiungere la felicità,sir?"
"Ma va!Manco vista.Secondo me si è allenata di nascosto"
"O forse lei va troppo veloce e magari a forza di rincorrerla,semplicemente,non si è accorto di averla superata,sir"
"E che posso fare adesso?"
"Rallentare.O addirittura fermarsi in attesa che passi"

"Non esistono strade per la felicità ma solo percorsi che portano a essa"
"Ma se non c'è una strada,se non ci sono delle indicazioni,come si può arrivare?"
"Alzando lo sguardo al cielo e orientandosi con i propri desideri,sir"

"I sintomi sono spesso portatori di messaggi molto importanti,sir"
"Mandati da chi,Lloyd?"
"Da se stessi,sir.A volte,quando non abbiamo il coraggio di raccontarci delle verità,lasciamo che siano i sintomi a parlare per noi"
"Allora mi sa che sarà una lunga chiacchierata,Lloyd"

"Da domani dieta,Lloyd?"
"Solo fino a quando non rientra in se stesso,sir"

"Come si festeggia un sogno che non si avvera?"
"Non smettendo mai di sognarlo,sir"

"La delusione va servita come aperitivo delle soddisfazioni che devono ancora arrivare"

"A volte,sir,quello che conta non è come si coltiva un campo ma con chi lo si coltiva"

Lloyd non mi serve,mi assiste.
E'questo che fa la differenza.




"Vita con Lloyd - I miei giorni insieme a un maggiordomo immaginario" Simone Tempia (2016)



LA TRAMA:
A volte tocca inventarsi un amico per avere dei buoni consigli.
Ed è quello che ha fatto Sir, dubbioso signorotto nato dalla fantasia di Simone Tempia, quando ha deciso di immaginarsi il suo Lloyd, un maggiordomo inesistente che sa sempre trovare una risposta ai suoi dilemmi quotidiani.
Nata su Facebook nel 2014, la pagina di Vita con Lloyd, si è rapidamente imposta all'attenzione dei lettori per l'elegante sintesi con cui affronta temi come l'amore, il passare del tempo, la paura e la ricerca della felicità.



IL MIO GIUDIZIO:
Ho scoperto Lloyd, leggendo alcune citazioni su Facebook.
Ed è proprio da una pagina Facebook, infatti,che ha preso vita questo maggiordomo immaginario così saggio e arguto.

Solo successivamente,le sue battute sono state trasformate in un'opera letteraria.

Da subito, forse per l'ironia e per l'aplomb che li accomuna, mi sono immaginata Lloyd con le sembianze di Niles, il maggiordomo della famosa serie televisiva degli anni '90 "La tata".

Un po' psicologo, un po' amico, un po'consigliere o forse solo quella voce della coscienza che ognuno di noi ha dentro di sé e che ci parla se la sappiamo (e vogliamo) ascoltare, Lloyd si rivolge al suo "datore di lavoro", che potrebbe essere l'autore stesso ma potrebbe benissimo essere anche ognuno di noi e, con la sua sagacia e il suo umorismo un po' British, riesce sempre a sciogliere i  suoi dubbi, a rassicurarlo e a risollevargli l'umore.


In un continuo botta e risposta fra Lloyd e il suo "sir", spesso creando simpatiche metafore o giochi di parole, vengono affrontate svariate tematiche:dall'amore, all'amicizia, alla paura del futuro,a fiducia (o sfiducia) in se stessi e nel prossimo e altri ancora...tutti argomenti, comunque, in cui ognuno di noi può riconoscersi e immedesimarsi.

IL MIO VOTO:
Opera originale,simpatica e introspettiva allo stesso tempo.
Un libro che mi sento di paragonare un po' a "Il piccolo principe" di Antoine de Saint Exupery, da leggere e rileggere più di una volta perché offre sempre nuovi spunti di riflessione.

LO SCRITTORE:



domenica 3 maggio 2020

Frasi dal libro "Pranzi di famiglia" di Romana Petri

Sì può fare affidamento sul sorriso di una fotografia?

Più il tempo passava e più si sentiva che il pensiero non avrebbe mai più preso la forma del ricordo,solo quella del rimpianto.

A quello, tutto gli scivola addosso,beato lui!

I silenzi erano la cosa peggiore alla quale avevano finito tutti per abituarsi.

Quando sarà vecchio, quando il gioco della vanità avrà finito il suo giro si troverà di fronte il baratro.
L'hai visto com'è il Luna Park,no?
Puoi pagare molte corse,ma alla fine devi scendere.

Perchè in quei momenti le parole si spegnevano?
Non sarebbero state parole difficili,erano lì,a portata di mano.

"La fai troppo facile"
"E voi troppo difficile"

La mente prendeva il galoppo e alla fine della giornata s'era fatta notte e lui di vite ne aveva vissute a centinaia.

Lo vedi, tutti mangiamo qualcosa, facciamo quello che possiamo e riusciamo ad andare avanti. Devi provarci anche tu.

Abbiamo preferito bere alla fonte dell'oblio piuttosto che a quella della memoria.

La musica gli rimetteva tutto in ordine,era una forma di educazione che dava assestamento.

La bellezza della musica sta nell'interiorità pura, nell'impulso a superare ciò che è umano.

A volte aveva la sensazione che il dolore fosse cessato.
Invece gli si nascondeva soltanto per poi tendergli degli agguati.

Le cose cambiano sempre all'improvviso, anche quando credi che siano annunciate e ciò che irrompe è la differenza fra quello che c'era prima e...
Non gli riuscì di completare il pensiero.
In fondo,c'era solo quello che c'era prima e adesso non gli sembrava che vi fosse altro.
Adesso,oltre al dolore,c'era solo la morte.
Adesso sembrava non vi fosse altro che l'incessante morire vivendo.

Non basta che una cosa esista per avere un effetto di presenza.
Ma basta l'effetto di presenza perché una cosa esista.

A forza di aspettarlo,si diventa nebbia.

Cos'e',credevi di morisse una volta sola?
Una volta che sei morto,non so come spiegartelo,ma qui si dove si va a finire,si perde la memoria e dipende tutto da chi resta.
Devi esercitare il ricordo.
Lo devi fare per te e per me.
Ti devi ricordare delle cose affinché anche io me ne possa ricordare.
Solo così mi rimetti in circolo.
Solo così mi tieni in vita.
Regalami un ricordo inalterabile e mi renderai immortale.

Le cose di chi è morto,a volte,pare che chiedano di essere lasciate dove sono.
Pare che si facciano delle illusioni pure loro.

Inutile insistere:capiva solo se stesso,le parole degli altri nemmeno le ascoltava.

In quell'istante avvertì un segnale di riconoscimento.
Le sembrò di tornare molto indietro,senza sapere bene dove,ma lontano.

"Vuoi mangiare qualcosa in particolare?"
"Scegli tu,io non mangio quasi niente"
"E,tra questo niente,in genere,cosa preferisci?"

Saudade.
È il rimpianto di una ricchezza perduta.

Le origini non si cancellano nemmeno con anni  anni di addestramento, restano incollate addosso.
Sì può restare poveri anche da ricchi.
E alla fine,tanto la povertà del passato,come la ricchezza presente,possono diventare una colpa che perseguita.

Perchè mai dovrei andare in analisi per ricordare tutti i dolori che con fatica glho dimenticato?

I ricordi non sono le cose che sono accadute,sono rielaborazioni.
Sarà così anche per i ricordi felici? Col tempo diventano  più felici di quanto realmente siamo stati?

Il tempo non è lineare, è ciclico.

Inghiottiva un analgesico dopo l'altro, nella convinzione che mettessero a tacere pure i dolori dell'anima e del cuore.

Quello era il destino dei bugiardi: a gente così non si sa mai se credere o no, nemmeno alla fine.

Lasciarsi trasportare dai flutti senza paura o temere,invece,la forza incontrollata di una possibile tempesta?

Costruire è sempre meglio che distruggere.

Tu lo sai perché si muore?
Perchè non siamo capaci di annodare l'inizio con la fine.
La memoria è eternità.
Dimenticare,invece, è tempo umano, flusso che non si ferma, necessità infelice.

Molte cose splendono da fuori ma dentro sono miserie.

Come avrebbe fatto a essere madre senza una madre?

Famiglia strana!
Sembra che abbiamo tutti tanti aculei sulla groppa.
Ci teniamo a distanza tra di noi e non accettiamo nemmeno le intrusioni necessarie.
Siamo capaci di conservare solo il silenzio.

Lo scopo della sua vita era quello di eliminare l'inverno.

Il dialetto romano è così:una parolaccia,se detta con un certo tono di voce, può addirittura essere un complimento.

Per il passato la memoria.
Per il presente concentrazione.
Per il futuro .

Gli animali, le paure,le registrano nella memoria per poterle evitare nel futuro,ma dura solo per quel che serve e subito dopo le accantonano e tornano tranquilli.

Si poteva amare dopo tanto dolore?

Mentre ridevano,il tempo si fermò,e loro lo usarono tutto.
Tutto il tempo di una notte.

Quando un pessimista torna sui suoi passi e cerca di immaginare una vita felice,lo fa solo per poterla fare a pezzi.

Tu credi che l'aria sia vera e ogni tanto ti pare pure che ti manchi.
Invece l'aria non è vera per niente.
La mancanza d'aria lo è.
Quando soffochi e schiatti ecco che l'aria che ti è mancata diventa una cosa vera.

"Ogni volta che ti sembra di sentirti male,concentrati,che so,sul cigolio di una porta o su un tumore di passi che proviene dalla strada.
Cerca di capire cosa sono."
"E cosa sarebbe il rumore di un passo notturno?"
"Io posso dirti cosa è per me. Per me è l'eco di tutto l'universo."


Troppi pensieri e mai nemmeno una parola.
Sì tace per tutta la vita anche sulle cose più essenziali.
E di questo silenzio si muore,a volte.

"Ma che ti ha fatto?"
"Niente.Mica le persone devono avermi fatto qualcosa per non piacermi".

Sarebbe molto meglio se il cuore ce lo portassimo tutti appeso esternamente, almeno le intenzioni sarebbero subito chiare.

Se il solitario viene è un buon segno,vuol dire che andrà tutto bene ma prima devi esprimere un desiderio.

I suoi begli occhi che avevano sempre cambiato colore insieme al cielo ormai ne avevano solo uno:un grigiastro stagnante e torbido.
Era bellissima e mangiata viva dalla tristezza.

Se il compleanno aveva un senso era solo quello di lasciare al festeggiato il diritto di trascorrere quel giorno come più gli andava.

"Mi presento a loro per la prima volta. Tutti mi baciano quando arrivo e poi è come se non ci fossi.Ma quando ci salutiamo mi ribaciano di nuovo"
"Qui si usa così"
"Per me baciare qualcuno è un modo per metterlo a suo agio"

Non aspettarti mai niente da loro.
Guarda anche come siamo tra di noi...ti sembra una famiglia?

Gli chiedeva se, secondo lui,rischiava di diventare pazza.
"Più di quello che sei?",le rispondeva,"è impossibile!"

Quando si metteva a letto,leggeva anche se era stanco.
Era convinto che una intera giornata senza un momento dedicato alla lettura fosse giornata persa.

Il mondo non era solo suo,era anche degli altri.
Era soprattutto di chi doveva ancora nascere.
Dipendeva da loro come lo avrebbero trovato.

"Bisogna stare con i propri simili"
"Vuoi dire con se stessi?"
"Giusto.Chi potrebbe essere più simile a me di me?"

Mi sono resa conto che la medicina non riesce a rendere sano nessuno.
Può guarire solo fino a un certo punto.
Bisognerebbe essere capaci di rendere amiche le parti del corpo che sono diventate ostili fra di loro.
Ma come si fa?
Quello che svuoti da una parte si riempie dall'altra,manca sempre qualcosa.

Il problema è che siamo solo a metà.
Se fossimo interi,il medico avrebbe qualche possibilità in più.
Ma quei tempi sono lontanissimi.
Siamo stati tagliati,proprio come un uovo sodo.
Un tempo non esistevano il dietro e il davanti,eravamo piuttosto tondi,omogenei: quattro braccia,quattro gambe,quattro orecchie,due volti in un'unica testa,due genitali.
E poi,zac,un taglio netto.
Il dio si era adirato.
E da quando una metà cerca l'altra,che può fare un medico?
Giusti usare la colla.
Ma in che modo?
Non può farlo a casaccio.
Se uno è malato io mica posso attaccarlo al primo che passa.
Non sarebbe la sua metà..
Ma la sua metà chissà dove è andata a finire.

E'bello mangiare tutti insieme:non sai mai di chi stai masticando i pensieri.

Una madre avrebbe dovuto capirlo,almeno un dubbio se lo doveva far venire.
Che fa questa bambina? E perchè?
E invece la rimproverava,la faceva sentire in colpa.

Anche gli occhi devono partecipare al sorriso.
Per capire se uno sorride veramente,bisogna guardargli solo gli occhi.

Possibile mai che si voglia conservare a tutti i costi anche un poco che è quasi un niente?

Certe cose devono essere credute.
Le verità si vedono e si comprendono con un unico organo del corpo:quello che sta dentro il petto.

Quanta abbondanza del Signore!
C'era da credere in Dio solo a guardarla!

Alla Albertini non piacevano le principesse e a Joana chi non la considerava tale.

A che serve avere una Repubblica se poi essere una principessa deve essere un punto d'arrivo per le donne e le bambine?

Più soffriva e più trovava deplorabile l'intero mondo.

Una cosa era desiderare i figli,un'altra averli.
Non c'era nulla di quel vagheggiamento di coppia che guarda al futuro,vedendo nei figli non ancora nati tutta una commozione,un fondersi del padre e della madre che finalmente diventano una cosa sola.
Una cosa sola lo erano stati quando non c'erano ancora i figli di mezzo a tenerli separati.
Quando il tempo era tutto loro e sembrava tanto,quasi d'avanzo.
Per questo un uomo e una donna pensano di fare un figlio:perchè non ne conoscono la bocca grande che si mangia tutto,quella fornace in cui si finisce dentro,quella centrifuga che espelle il tempo e tutto condensa in giornate brevi che finiscono e ricominciano una uguale all'altra.

Uno sprofondare nella felicità.
Ma si sprofonda mai in modo felice?

Valeva la pena sentirsi male per quel pezzo di ghiaccio?

"Perchè dà tanta importanza a queste formalità?"
"Perchè non ha altro"
"Non ha voluto altro"
"Certo,gli bastano le formalità.Vuole conservare il poco"

Sai come li sento questi pranzi di famiglia?
Come una malattia.
E dopo,quando ce ne torniamo ognuno a casa sua,ho sempre l'impressione che mi ci vorrà l'intera settimana per riprendermi.

Non ho nessuna intenzione di sentirmi in colpa perchè innamorarsi non lo è.
E'successo.
E non potevo neanche farne a meno,perchè è una collega e ce l'ho sotto gli occhi tutti i giorni.
Posso dire senza vergogna che alla fine,dopo aver combattuto,è stato più forte di me.

Ha preso le cose brutte della vita senza farsi imbruttire.
E'riuscita a dividere i ricordi e quello che si aspetta dal futuro.

Non mi ha voluto aprire nemmeno la porta della tua tristezza.
Ti sei messa in faccia una maschera e dietro le maschere è impossibile sapere qual è la vera espressione di una persona e così io ho finito per dimenticare la tua.
Fu il tuo sorriso a conquistarmi.
Ma tu hai smesso di farmelo vedere da anni.

Se l'intero mondo si era messo a odiarla,l'intero mondo doveva essere ignaro del suo destino.

Un cuore si ferma per il troppo battere:a un certo punto si stanca e deve smettere.

Facciamo finta che la vita sia un episodio trascurabile.

Era tempo di fermarsi e fare i conti con quello che poteva avere: una vita migliore,ma a patto che non si dibattesse più tra aspettative e rivalse.

Ognuno soffre a modo suo e la sofferenza è proprio una cosa strana.

Finalmente riusciamo a venirci incontro.
È finita quella parte del dolore che creava barriere.

Chiunque abbia avuto a che fare con lui è stato sentimentalmente spellato vivo.

Che orrore la programmazione di un evento stabilito dal calendario.

I tempi si allungavano e i silenzi si mangiavano anche l'intimità del passato.

Di violenza ne portava già tanta sulla pelle da non sopportarne neanche un'allusione.

...quel suo non chiedere mai aiuto a nessuno, quando invece ne offriva continuamente agli altri.

È un bambino: dice quello che vede.

Sola, ecco cos'era.
Circondata da una famiglia di lupi.
Non amata.
Quel disamore che la costringeva fa quando era nata e che nei giochi la faceva stare sempre a testa in giù, nella speranza di perdere l'equilibrio e spaccarsela una volta per tutte,quella testa sempre piena di pensieri tristi.


La guardava chiedendosi come era possibile che quella donna tanto bella fosse pure tanto infelice e ogni cosa la facesse con tanto sforzo,come se la vita le avesse legato al collo un macigno,obbligandola a portarselo sempre dietro.

Rita sfuggiva a tutte le carezze e lei invece ci correva dietro, arrivando sempre troppo tardi.

Ai tanti disastri della sua famiglia non doveva aggiungere altre violenze.

Non era colpa sua se aveva dei problemi,ma era colpa sua il non voler farsi curare.
Le erano cadute tutte quelle macerie addosso che l'avevano sepolta e lei se le era tolte di dosso facendosi sanguinare le mani.

Aveva scavato in salita.

Si sentiva come chi arriva a un nuovo porto ma col cuore è rimasto all'antica spiaggia.

Le salite e le discese sono la stessa cosa e il corpo è la tomba dell'anima,ma una tomba solo di passaggio.

Si muore la vita e si vive la morte.

Niente è una stupidaggine, dipende tutto da cosa abbiamo bisogno.

Io divento ciò che vedo, ciò che leggo e ciò che ascolto.
Ho questo problema: non sono una cosa finita,mi mancano i contorni esterni.


Come ogni volta che leggeva un libro tanto penetrante, diventava il libro,parlava come lui,si immedesimava nei suoi personaggi fino ad assumerne gli atteggiamenti, dentro la sua testa anche la fisionomia.
Se facevano una gita in macchina,chiedeva quante verste mancassero per arrivare, quando si sentiva il principe Andrej voleva controllare il mondo, quando era Pierre lasciava che tutto scorresse in un'apatia benefica e ristoratrice.
Quando era Natasa,era la gioia di vivere in persona.

Sempre lo stesso metodo dello struzzo nella loro famiglia: sempre dalla parte del silenzio nella speranza che poi,strato su strato,alla fine si appianasse tutto.

I quadri non era lei a doverli spiegare.
Lei li dipingeva e non sapeva perché alla fine venissero fuori in un dato modo.
Certo, dalla realtà si partiva sempre,ma alla fine cosa ne restava?
A dire tanto, giusto una briciola che,al dunque, nemmeno si rintracciava più.
Forse avrebbe saputo dire qualcosa di meglio nel momento in cui li dipingeva,ma poi, una volta finito il quadro, tutto prendeva una sua strada e lei non gli andava di certo dietro.

Si misero a parlare di quei pranzi di famiglia tanto dolorosi,del male che facevano, dell'accanimento con il quale tutti si presentavano con l'intenzione di dare il meglio di sé ma pronti solo a dare il peggio.
Ma come si faceva?
Come era possibile assoggettarsi a tanto imbarazzo,a tanta involuzione?
C'era di che ammalarsi davvero.
Grigio, tutto grigio, anche sotto il sole.
"Siamo bravi solo a farci del male,come se avessimo imparato solo a nuocere".

Se ne stava lì,un po'piegato su se stesso, certe volte a scrivere ricordi che tornavano improvvisi,altre a scrivere della vita che viveva, come se ormai passato e presente potessero mescolarsi pure un po'.
E così era capace di partire da un ricordo lontano,riaffiorato per caso,e concludere addirittura con un proposito o una domanda.

Non aggiungere nemmeno un'altra parola.
Mi sta scoppiando la testa.
Un'altra parola e ti ritrovi pezzi del mio cervello che volano giù dalle pareti.

Era nell'aria.
Tutto,a un certo punto è nell'aria.
E quando è così non ci puoi fare niente.

Da noi si può pensare qualsiasi cosa ma non bisogna dirla.
Bisogna invece mettere un silenzio sopra l'altro, farne una montagna così alta che di scalarla non andrà più a nessuno.
I rapporti si incancreniscono come solo il silenzio molto rimuginato può fare.

Il silenzio non fa crescere,fa restare infantili.

Ha lo squilibrio di sentirsi la migliore e la peggiore al tempo stesso.


Beato te che credi ancora nei cambiamenti.
E fino a quando si può cambiare?
A dire una sciocchezza,dalla nascita fino ai 18,forse fino ai 20 anni.
Ma è una sciocchezza.
Nasci in un tipo di vita e quella è responsabile di te:diventi quello che vuole lei.
Le persone non cambiano perché il loro passato resta lo stesso,possono modificarsi leggermente,in apparenza,ma con un grande sforzo.
Appena si distraggono,tornano quello che erano.
È come cambiare la carrozzeria di una macchina: l'anima resta il motore.

"Per me sei sempre la Monna Lisa sopra il volto di James Cagney"
"Un mostro!"
"No, un'opera d'arte"

Cosa è che vi dà più fastidio,la realtà o l'invenzione?

Il dolore e l'incapacità di capire le intenzioni vere,lo accetto.
Falsità e menzogna proprio no.

È solo il momento degli addii a essere difficile,poi la vita prende il sopravvento e l'entusiasmo per il futuro si mangia ogni malinconia.

I cambiamenti producono lievi terremoti che subito si riassestano.

L'amore è un fuori luogo, porta fuori dal solito luogo.
Noi due, prima che ci incontrassimo,mica stavamo dove stiamo ora.

Quando una persona muore,chi resta non sa mai dare un volto chiaro al suo avvenire.
Se avesse avuto una vita diversa,mi sarei dato pace più facilmente,avrei potuto fare il calcolo delle cose che aveva avuto e di quelle che le erano state tolte.
Invece ha avuto troppo poco,non ci sono stati bilanci da fare.
La sua vita è stata tutta una mediazione.
Si è sacrificata e basta.