martedì 23 gennaio 2018

"Il terapeuta" Nicola Ronchi (2018)





LA TRAMA:
Luca Bolognesi è uno stimato psicologo,un buon marito e un ottimo padre.
Ha una figlia adolescente,Aurora,con cui vorrebbe poter trascorrere più tempo e conduce una vita tranquilla.
Ma con l'arrivo di un nuovo paziente,Patrizio Cimarosa,qualcosa inizia a incrinarsi.
La storia di Patrizio è diversa da tutte le altre.
I suoi racconti sono per Luca fonte di ansia e tetri presagi.
Forse i 2 sono legati da qualcosa di più oscuro del normale rapporto tra paziente e terapeuta...qualcosa di sconvolgente,che emergerà nelle ultime pagine di un romanzo capace di scavare a fondo nelle nostre paure.


IL MIO GIUDIZIO:
Ancora una volta Nicola non si è smentito e,con la sua mente decisamente perversa (eppure a vederlo non si direbbe!!!),ha partorito un altro thriller psicologico di tutto rispetto che ti porta nel vivo della storia sin dalla prima pagina e,capitolo dopo capitolo,fa salire la tensione a livelli di guardia.

Uno stimato psicologo fiorentino incontra un nuovo paziente,un uomo banale,dal volto anonimo e che,per strada,mai noteresti.
Ma questa persona scatena in lui delle sensazioni negative,qualcosa che nasconde ma che,allo stesso tempo,cerca disperatamente di rivelare.
Un avvertimento.
Una minaccia.
O forse una richiesta di aiuto.
Qualcosa che,comunque,sente lo riguardi da vicino.
È vero che la regola basilare e fondamentale per qualsiasi terapeuta è quella di porre un distacco emotivo fra sé e l'interlocutore ma non sempre ciò è possibile.
Non in questo caso.
Soprattutto in questo caso.

Nessun omicidio,niente spargimento di sangue.
Il terrore è tutto nella testa.
In quelle minuzie,in quei particolari che hai davanti agli occhi ma che ti sfuggono.
O forse ti vogliono sfuggire.
Perché sai che,in quei particolari,è nascosta la terribile verità.

E proprio quando tutto sembra ormai essersi risolto e ognuno sta nel suo angolo a leccarsi le ferite e a cercare di ritrovare un briciolo di normalità,in una storia che di normale non ha nulla...ecco che un nuovo,angosciante incubo,sta per cominciare.

Perché nei romanzi di Nicola,niente ma proprio niente,è mai come sembra.

IL MIO VOTO:
Un thriller breve ma avvincente e quanto mai,purtroppo,attuale che coinvolge soprattutto dal punto di vista mentale ed emotivo.
Perché i mostri peggiori non hanno 3 teste e la coda e non sono nascosti sotto il letto ma li guardiamo in faccia ogni giorno.
E hanno sembianze umane.
Consigliato,come tutti i romanzi di Nicola,del resto.

LO SCRITTORE (insieme a me):






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