domenica 28 gennaio 2018

Frasi dal libro "L'ultimo giorno di sole" di Giorgio Faletti

Fuggivamo e nessuno di noi sapeva da cosa.
Correvamo e nessuno di noi sapeva quanto.
L'unica cosa chiara per tutti era la meta.
Ricordo che a un certo punto la mia corsa è finita e mi sono tuffata per prima in quella palla enorme e il sole mi ha accolto e sono esplosa.
In un attimo sono stata una cosa unica e diversa:
quel calore era su di me e quella luce era dentro di me.
Io non sapevo di quale bearmi per prima ma in quella leggerezza e in quella gioia sapevo di esistere.

Io sono felice.
Io sono amata.
La felicità è una cosa che si vive e alla quale non vanno mai poste domande,altrimenti la felicità fugge perché non conosce nessuna risposta.
L'amore è un insieme senza fine di risposte che arrivano senza mai aver posto nessuna domanda,perché nessuno è mai abbastanza capace d'amore per arrivare a porre quella giusta.

...tutti quelli che hanno aperto ferite senza curarsi se si sarebbero rimarinate o no.
Tutti quelli che hanno guardato il mondo dall'alto.
Tutti quelli che lo hanno sostenuto sulle loro spalle dal basso.

Gente troppo stanca di pensare e che ha deciso di accettare quello che verrà cone diretta conseguenza di quello che è stato.

E così un'umanità con alle spalle secoli di storia,di scienza e di artitesi a cercare di prendere le distanze dal regno animale,si è comportata esattamente come gli animali.

Non sapevo se davvero sarebbe stata la fine del mondo.
La sola cosa che mi interessava era assistere alla fine del mio mondo.
Nell'istante stesso in cui ho deciso che non me ne sarei andata,ho smesso di interessarmi a quello che avrebbe fatto i resto dell'umanità.

Quelli che si fossero salvati avrebbero ripercorso su strade diverse lo stesso cammino con la paura come unico motore e la speranza come unico lontano punto di attracco.

Eccomi,sono la donna che hanno voluto che fossi e tutte quelle che vorrei.
Tutte le cose che mi hanno spezzato i fiato e le dita,che mi hanno incendiato la carne e la mente,quando morivo credendomi in vita.
Chiunque sono,chiunque sia stata è acqua che non macina,è terra già bruciata.

Vedendo quella meraviglia di cannocchiale,a quell'opportunità di vedere  cose che a occhio nudo non si potevano vedere,mi è venuta spontanea una domanda:
perché perdere tempo a guardare cosa facevano gli esseri umani,quando lo si poteva impiegare a guardare cosa facevano le stelle?

In quel cinema ho visto decine e decine di film da sola.
Una sorta di zitellaggio culturale poco socievole ma molto piacevole.

Ecco la libreria più fornita della città,quello che fa fuggire l'uomo stolto e atterrisce il saggio.
Perché è il solo che ha coscienza della sua ignoranza,del fatto che per quanto impari cose ce ne saranno sempre altre di cui non sa nulla.

In qualche modo si dovrà ripartire da zero,un numero magico,oltre il quale non si può che crescere.

Ci sono occasioni in cui si desidera talmente piacere a certa gente che non ci si cura di sapere se quella gente ci piaccia o meno.

L'amore,come l'amicizia e la fede,non si possono riprodurre a comando.
Se uno ha voglia può uscire a comprarsi alcool,droga o sesso,mentre non è possibile dire:
"Adesso esco e mi innamoro".
Così come non è possibile dire:
"Da questo momento smetto di essere innamorato".
Il ricercatore più ricco del mondo sarebbe quello capace di mettere a punto una pillola in grado di far dissolvere all'istante anche la più rapace forma di innamoramento.
Avrei già inventato anche il nome della medicina: Disamorpl.
Si dice che il tempo sia in grado di farlo,ma è una terapia lunga,difficile,dolorosa e nemmeno troppo sicura.

La sua grande capacità di ironia diventava,con estrema eleganza,autoironia senza mai sconfinare nell'amarezza o nell'autocpmmiserazione.

Lei era disposta a sopportare qualunque disagio e sacrificio pur di diventare donna.
Io,che donna lo ero,quasi mai trovavo il coraggio di esserlo davvero.

Ci sono situazioni in cui le parole sono l'oro degli sciocchi:per quante te ne vengano in mente non possono avere il valore del silenzio.

La trappola era quella di sentirmi speciale nel momento e nel modo sbagliato,quando avevo avuto mille occasioni in passato di dimostrarmi speciale nel modo giusto.

In una cosa siamo diversi dagli animali:sappiamo ridere.
Questa,forse,è l'unica cosa che ci differenzia dal resto degli esseri viventi.
Ma quanto poco questa qualità è stata capita,utilizzata,premiata!
Quanto poco sappiamo rifugiarci nel riso e nel sorriso,mentre viviamo con una disperata paura della morte.
Quante volte,invece di ridere,tiriamo fuori dalla tasca il cellulare per controllare i messaggi!

Uno dei limiti fondamentali degli esseri umani,forse la causa principale della nostra infelicità sta nella difficoltà a quantificare il tempo,non nella misura,ma nella memoria.
Se ogni uomo potesse ricordare ogni singolo istante della sua vita,se avesse il dono di poterla ripercorrere passo passo,sono certa che l'esistenza sembrerebbe a tutti molto più lunga.
E invece è sempre una incessante,strenua,perduta battaglia contro il tempo.

Si canta,si balla,si ride e si sale.
E a ogni giro di volta salendo si cade così in basso da perdere il senso alle nostre parole.
Così in alto da accorgersi che neanche il vento le vuole...ed è l'ultimo giorno di sole.
È l'ultimo giorno di sole.



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