lunedì 4 dicembre 2017

"Il dono" - The gift - Cecelia Ahern (2008)




LA TRAMA:
A pochi giorni dal Natale,mentre New York si lascia contagiare dall'euforia della festa,la vita di Lou Suffern procede frenetica come sempre.
Uomo in carriera in guerra perenne con l'orologio,Lou ha sempre 2 cose da fare allo stesso tempo e nemmeno nel periodo più magico dell'anno riesce a trovare tempo e spazio per la sua famiglia.
Poi,un gelido mattino di dicembre,Lou incontra Gabe,uno strano mendicante,forse un pazzo,probabilmente un angelo,che gli farà il più straordinario dono di Natale:
il tempo.
Quello che Lou ha sprecato inseguendo solo gli affari e il denaro.
Una storia di magia e riscatto che parla di occasioni perdute,di segreti e di persone che,proprio come i pacchetti sotto l'albero,si ricoprono di strati finchè incontrano qualcuno in grado di guardare dentro di loro.

IL MIO GIUDIZIO:
In un periodo pieno di delusioni,avevo bisogno di un po'di magia,quella che con i suoi romanzi,
dove non manca mai un tocco di sovrannaturale,Cecelia Ahern sa donare.
I suoi racconti surreali,infatti,ricordano molto le opere di Guillaume Musso prima che si desse ai thriller.

Lou è un giovane ricco,rampante e in carriera.
Un animo irrequieto e iperattivo che,mentre fa una cosa,già pensa alla successiva,
correndo il rischio di vivere a 3000 ma di non godersi mai nulla.
Ha una bella moglie e 2 figli deliziosi ma per lui la famiglia non è una gioia,
è solo un impedimento,un ostacolo che non gli consente di dedicarsi completamente al lavoro.

Una mattina offre un caffè a un senzatetto che chiede l'elemosina davanti al portone del suo ufficio e,dopo averci scambiato qualche parola,resta piacevolmente colpito dal suo spirito di osservazione Così,più per un tornaconto personale che per generosità,decide di assumerlo per fargli tenere d'occhio alcuni suoi colleghi invidiosi che vogliono ostacolargli l'agognata promozione.

Per ringraziarlo,il barbone gli regala delle pillole che hanno il potere di clonarlo per 24 ore in modo che possa finalmente riuscire a fare tutto ciò che vorrebbe fare ma non riesce,per mancanza di tempo.

Guardando il suo "se stesso" dal di fuori,si rende conto di come il suo modo di fare sia egoista e,avendo finalmente,la possibilità di occuparsi dei sui cari,
capisce quanto essi siano importanti pur lui e quanti momenti preziosi si sia perso per rincorrere dei vani sogni di gloria.

Decide,quindi,di recuperare il tempo perso ma il tempo,purtroppo,è qualcosa che,una volta andato,non si può recuperare e nemmeno sappiamo quanto ne abbiamo a disposizione.
Oguno ha il suo ineluttabile destino e tutto può finire,inaspettatamente,da un momento all'altro.
Per questo non se ne deve sprecare nemmeno un secondo.

Un romanzo scorrevole e avvincente,semplice ma allo stesso tempo ricco di insegnamenti.
Una moderna favola natalizia,dolcemente triste o tristemente dolce.
Perché la Ahern,mannaggia a lei,ha questo brutto viziaccio di scrivere storie un po'strappalacrime.
Con "Ps:I love you" non mi sono fatta fregare,infatti non l'ho mai letto.
Con "Il dono" mi ha presa in contropiede.

Ma è una brava scrittrice e le si perdona tutto,anche un finale non consono alle nostre aspettative.
Perché,di fatto,si sa,che la realtà in cui viviamo non lo è quasi mai.



IL MIO VOTO:
Non è un romanzo super impegnativo ma nemmeno un lettura frivola da sotto l'ombrellone.
Una dolce e triste favola moderna,condita da un tocco di sovrannaturale,
che offre diversi,interessanti,spunti di riflessione.
Non mi ha convinta del tutto ma mi è piaciuto.

LA SCRITTRICE:



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