sabato 23 settembre 2017

"Ovunque tu andrai" Paolo Biagioli (2017)




LA TRAMA:
Sullo sfondo di una Sarajevo coperta da fiocchi di neve leggeri come farfalle,Boski Brkic ripercorre in prima persona il suo amore con Admira Ismic.
Un sentimento nato in tempo di pace e,costretto dalle bombe,a soffocare.
I passi dei loro cuori li porteranno ad attraversare l'inferno dell'assedio,dove l'eco delle voci dei loro amici andrà a spegnersi come candele al vento.
E'una storia di condivisione,fatta di semplici gesti,raccontata dagli occhi di 2 anime già grandi,intrappolate in un mondo troppo piccolo e pieno di violenza.
La loro ultima corsa è stata come una poesia,rimasta impressa nelle lacrime di chi li ha pianti e nelle mani di chi li ha ricordati.

IL MIO GIUDIZIO:
Ho conosciuto Paolo,giovane autore emergente,grazie al mio blog.
Mi ha contattato,proponendomi la sua ultima opera,una storia d'amore ambientata durante l'assedio di Sarajevo.
Avendo già affrontato "Venuto al mondo" della Mazzantini,che verte sullo stesso argomento,sapevo che sarebbe stata una lettura interessante ma non certo facile.
Pur essendo un romanzo breve,l'autore riesce a descrive con enfasi e dovizia di particolari gli orrori della guerra.
Per un momento mi è sorto anche il dubbio che egli stesso avesse vissuto in prima persona quella tragedia.
Poi mi sono detta che non era possibile:
Paolo,all'epoca dei fatti,era solo un bambino e,come mi ha confermato lui stesso,non è mai stato a Sarajevo,si è semplicemente informato accuratamente.
E già questo fa di lui uno scrittore di tutto rispetto.

Tornando alla storia narrata,ogni pagina trasuda tristezza.

Tristezza per delle esistenze e degli amori,alcuni appena sbocciati,altri lunghi una vita,
spezzati senza un motivo da una bomba o da una scarica di proiettili.
Bosko,Admira e tutti i loro amici,cadono,uno dopo l'altro,come birilli centrati dalla palla.

Mentre i giorni scorrono,nel susseguirsi naturale delle stagioni,un'assurda e disumana guerra si porta via la vita,la dignità e i ricordi di migliaia di persone.

Un racconto che non lascia spazio alla speranza perché la guerra ne è l'esatta antitesi.
Solo l'amore resiste alla morte e alla distruzione,perché il vero amore è più forte di tutto.
Anche di un'assurda guerra che,alla resa dei conti,non ha vincitori.

IL MIO VOTO:
Un racconto dolce e spietato allo stesso tempo,scritto da un giovane quanto promettente autore.

LO SCRITTORE:


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