venerdì 5 giugno 2015

Frasi dal libro "Maledetta Primavera" di Paolo Cammilli

Tre fighette.
Due bionde e una mora.
Le solite fighette di legno.
Lui le odia quelle ragazzine viziate e superficiali.
Sono la genia peggiore.
Ci godono come pazze a infliggerti 2 di picche davanti a tutti e a farti passare da sfigato con le amiche stronze.
Unico rimedio?
L'indifferenza totale.

Quel viso si intrufola nell'anima e ci si pianta dentro come un amo nella gola.
Uno sguardo che ti falcia i pensieri.

La verità è che ha perso la testa.
Tutto qui.
Sta male,malissimo,peggio di così non si può.
E non è colpa di nessuno.
Questa storia gli ha mandato in pezzi ogni sicurezza e provare a farlo ragionare è utile quanto bisbigliare a un sordo con i tappi da minatore.

Alla violenza della bellezza non riescono nemmeno a rispondere con la violenza delle parole.

Fare i duri va bene,ma ci vogliono i coglioni e non capirà mai che sarebbe molto più semplice non fare i duri.

Quando nella vita non sei bene accetto,ti devi levare dai coglioni.

Gli eroi gli sono sempre stati sul cazzo perchè lo fanno sentire una merda.

Alla fine si era messo il cuore in pace e non ci sperava (pensava invece sì!) davvero più.
Ormai era andata.

Sembrava uno di quei brasiliani fottuti di saudade.
Però era un brasiliano atipico.
Aveva la saudade di se stesso.
Di quello che era un tempo.
Non si riconosceva più.
La sua forza era sempre stata l'ottimismo.
E la capacità di rimuovere i fallimenti della vita come sacchi dell'immondizia.
Una volta buttati nel cassonetto sparivano,non c'erano più.
E si andava avanti.
Ma quella volta era diverso.
Non riusciva a trovare niente per cui essere ottimista.

Esisteva un santo appositamente creato dall'Onnipotente per buttarla nel culo a chi ti ha fatto del male.

Queste sono cose.
Io voglio la vita!

Forse non la ama più.
Sicuramente la detesta.
Ne è quasi uscito!
Ha imparato a soffrire,a rinunciare,ad accettare.
Ma vivere senza sapere,senza conoscere nulla di lei,è un'altra cosa.
Non è ancora pronto.
Molto meglio osservarla in silenzio mentre si limona il suo migliore amico piuttosto che non esserci.

"Peccato"
"Peccato cosa?"
"Peccato che sei una stronza!"

Il gesto della mano di Aimè sembrava voler spazzare via un pensiero.
Un pensiero troppo brutto per essere raccontato o troppo bello per essere dimenticato?

Consuelo Tanguenza è una di quelle ragazze che milioni di italiani,ogni anno,vedono abbracciarsi,baciarsi,rincuorarsi,sorridere e piangere,durante le finali di Miss Italia a Salsomaggiore Terme.
Sono le stesse che nel momento in cui viene incoronata la miss più bella si mostrano più felici della fortunata vincitrice e fanno a gara per saltarle addosso estasiate.
In realtà vorrebbero solamente tirarle una coltellata in mezzo alla schiena.
E quando una concorrente viene eliminate fanno la faccia di coloro a cui è morto un parente ma dentro ci godono come nessuno.

Niente nella sua vita dipenderà più da quella brutta (bella!) strega!
Il mondo non finisce con la straripante bellezza di Consuelo.
C'è di meglio e di meno stronzo.

Devi essere leale.
Se non ce la fai,vuol dire che il tuo avversario è più forte e devi stringergli la mano.
Meglio arrivare secondi che fregare chi hai di fronte.

Consuelo non si riprende.
La ragazza sembrava imbambolata,non seguiva i discorsi e rispondeva per i fatti suoi.
Marco Tanguenza,in un paio di occasioni,si era ritrovato a pensare che quello strazio fosse un benevolo accorgimento del destino per non farle sapere che la sua vita era cambiata per sempre.

Quando parla deve nascondere gli occhi.
Fanno brutti scherzi.
Basta un attimo di distrazione ed è già troppo tardi!

Potrebbe essere un'idea (di merda).

E poi,in fondo in fondo,cosa ci sarà mai di più bello nella vita che passare un paio di mesi sereni e appagati sapendo(o sperando?) che la donna dei tuoi sogni sta pensando proprio a te?

Dimmi con chi stai e ti dirò chi sei.
Bene...lei sta con gente di merda,quindi...fine dei giochi!

La paura è una brutta bestia.
Ti fa udire rumori immaginari.
Ti fa vedere cose che non ci sono.
E ti fa dimenticare quelle che ci sono.

L'estate è un sentimento.
E ognuno lo vive a modo suo.

E'assolutamente inutile cercare di vedere la realtà,perchè la realtà al massimo la si può sentire.
E comunque la verità,quasi sempre,ce l'hai davanti agli occhi.

"Perchè è tutto sempre così complicato?" si interrogava Montagner,imbrigliato nei retaggi dell'incomunicabilità umana.

Non si scambiano una parola da mesi.
Di solito basta pochissimo per far perdere il filo a queste storielle senza logica e fondamenta.
Anche se...dipende dal filo.

"Ti senti bella con me,vero?Non c'è nessuno che ti fa sentire così!"
E'vero.
La fa sentire bella,bellissima,irraggiungibile.
Di più,la fa sentire preziosa.
E unica.
Non si era mai sentita così irresistibile.

Ha sempre cercato di prenderla con filosofia,venendo a patti con i limiti delle persone e accontentandosi di ciò che esse potevano offrire.
Non è il tipo di donna che si aspetta mari e monti da chi può offrire stagni e collinette.

E'più forte di lui:
quando il gioco si fa duro,smette di giocare.

La realtà e l'immaginazione.
Quello che è.
E quello che vorremmo che fosse.

Uno così,se avesse avuto la bacchetta magica,lo avrebbe rimpicciolito e messo sul comodino,anche solo per farle venire il buonumore quando si sentiva un pò giù.

Lo aveva cancellato dalla mente,dagli occhi,dai sogni.
Lo aveva tenuto lontano dai momenti di gioia e di malinconia.

Per quanto riguarda Fabrizio,ha fatto quel che ha fatto perchè fondamentalmente è un cazzone.
E i cazzoni fanno le cazzate.

Era rimasto solo.
Ma solo aveva sempre dato il meglio di sè.


Quando le cose vanno male,il pensiero ritorna a Lillie.
Come se fosse legato a lei con un elastico.
E quando non ha la forza di spingersi avanti,questo lo scaraventa indietro,riportandolo sempre lì.

Un castello di sensazioni,solide come l'aria che respira.

"Ha vomitato anche l'anima" è un modo di dire.
Sbagliato!
Perchè Carlotta in quella notte vomitò quasi unicamente l'anima.

E'un ricordo.
Un ricordo importante,importantissimo,ma lontano.
Fa parte di un'altra vita.
Come tante altre cose.
Non ci può credere che quello che sembra tutto,dopo un battito di ciglia si sbricioli nel nulla.
Sembra impossibile,ma alla fine si riesce a vivere lo stesso.

Punto numero 1:
"Non è assolutamente consentito smettere di amarsi"
Ha un piccolo ascensore che fa su e giù per la gola.
Gli occhi bruciano un pò,ma sorride:
lui il punto numero 1 lo ha sempre rispettato.

E' veramente difficile lasciare un posto dove si è stati così felici.

All'angolo fra Via Marconi e Via Paganini c'era una mignotta nigeriana da sballo che mi venne a costare un sacco di soldi: 1500 euro.
Capito?
Ma sempre meno che mantenere le vostre mogli per un mese,bacchettoni di 'sta minchia!

Quando seguiva le persone,queste sparivano.
Il contrario del famoso bambino de "Il sesto senso",quello che a un tratto "vedeva la gente morta".
David Cramp,sul più bello,"non vedeva la gente viva".

Non è proprio vero che quando non succede niente a volte capitano le cose più importanti?

La famosa frase "si può perdonare ma non dimenticare" è una grandissima scemata.
Alcune cose non si perdonano,
Punto e basta.
Si può solo fare finta.

Vivere con l'insicurezza che ti striscia accanto da mattina a sera o non vivere affatto?

Una donna è di chi la pensa.

Io sono un perdente,non un coniglio.

Nella sua vita Renato Boriani non si è mai sentito un'aquila.
Lo aveva capito sin dai tempi delle elementari quando non riusciva a risolvere i problemini con le uova e i sacchi di farina.
Da come le persone lo guardavano appena aveva terminato di dire la sua e gli dovevano spiegare le cose sempre una volta in più.

Vorrebbe che il nastro del tempo corresse più avanti possibile,solo per risvegliarsi quando ormai avrà smesso di soffrire.

Dove sei?
Non ci sei più da così tanto tempo.
Perchè fa ancora così male?
Era fantastico,lo sai?



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