venerdì 15 maggio 2015

"Misteri e verità nella vita di un medium" Maria Angela Casano e Angelo Cacciato (2013)





LA TRAMA:
L'esperienza vissuta nell'angoscioso sogno:
l'anziana donna nero-vestita,sguardo minaccioso e agghiacciante,che con voce infernale pronuncia ripetutamente:
"Non ti darò pace!".
Il "reale" manifestarsi nella sera successiva della stessa che resasi visibile,ripete la la medesima minaccia:
"Non ti darò pace!",
rivelano al giovane quattordicenne che la linea tra il reale e il surreale si è spezzata.
"Misteri e verità nella vita di un medium",frutto di un'accurata indagine e di molteplici testimonianze,
si annovera nella categoria del Romanzo Sperimentale,inteso come "documento di vita".
I 2 autori,Maria Angela Casano e il sociologo Angelo Cacciato,narrano da 2 punti di vista differenti.
Maria Angela,sorella del protagonista,testimone diretta dei fatti,ricostruisce le vicende vissute dal fratello e da tutta la sua famiglia con naturalezza e genuinità.
Angelo Cacciato,dopo scrupolosa e lunga indagine condotta a stretto contatto con il protagonista e la sua famiglia,riporta i fatti con un stile elevato,coinvolgente e assolutamente personale.
Il caso Pierantonio coinvolge attivamente il giudice antropologico investigatore dell'ignoto Gennaro Francione.
Egli,nella sua prefazione,in linea con Charles Fort,giornalista e ricercatore statunitense di paranormale,utilizza procedure di ricerca delle verità giudiziarie interpretate secondo l'epistemologia e annota gli avvenimenti rilevanti della storia attraverso testimonianze da egli stesso raccolte.
La storia si svolge ai margini del sottilissimo filo che unisce il mondo fisico a quello metafisico.

IL MIO GIUDIZIO:
La mia amica Michela,con la sua pagina Facebook "Libri:parole da amare",è sicuramente fonte di spunto per le mie letture.
Ed è proprio grazie a lei,a sua volta amica dell'autrice,che sono venuta a conoscenza dell'esistenza di questo interessante componimento.

Sono passati i tempi in cui tiravo l'alba leggendo i romanzi di Stephen King ed Edgar Allan Poe (evidentemente la maturità mi ha resa più pavida!) ma,da sempre,il mondo del sovrannaturale mi affascina e mi spaventa allo stesso modo.

Scorrendo la trama,mi è venuto istintivamente da pensare al fantasma di Melissa,
di cui si indaga in  "Cronache di Bassavilla" di Danilo Arona,
e a quanto quella storia mi avesse coinvolto.
Così non ci ho pensato 2 volte e ho acquistato il libro.

Certo,se la si legge con occhio scettico e mente razionale,questa opera può far sorridere:
vi si trovano gli elementi della più banale delle leggende metropolitane (ad esempio il fatto di incontrare una persona e poi scoprire,poco dopo,che la stessa è deceduta ormai da anni);
la maldestra e ambigua amica di famiglia che lancia anatemi al bambino appena nato 
ricorda molto la Fata Malefica de "La bella addormentata nel bosco";
mentre la storia della giovane donna posseduta dallo spirito di una ragazza prematuramente scomparsa a causa di un incidente può far pensare a un horror di bassa categoria.

E poi,ancora,può stranire che un fatto paranormale (che,come da significato intrinseco della stessa parola,vuol dire "che esula dalla normalità") sia condiviso,invece,da una moltitudine di persone:
1) le "anime malevole" vengono percepite e viste non solo dal protagonista ma anche da sua sorella e da sua mamma;
2) la famiglia si reca in Belgio per trascorrere le vacanze natalizie con degli amici di lunga data e,guarda caso,la figlia di questi amici è "posseduta"
3) all'autore del libro viene fortuitamente presentata una ragazza che ha la casa infestata da presenze ostili....

Effettivamente vengono narrate esperienze così surreali,al limite dell'impossibile,più plausibili all'interno di un film che non nella vita reale e a cui è difficile dare credibilità.

Però....
Sarà che nella mia famiglia e fra le mie conoscenze c'è chi sostiene di comunicare con l'aldilà,
sarà che anche a me è capitato qualche episodio logicamente non spiegabile,
ma io non dubito della sincerità degli autori nè dello stesso protagonista.

Certo,ci sono in giro tanti ciarlatani che si approfittano della buonafede della gente,
ma ci sono anche persone che hanno ricevuto in dono (se di dono si può parlare) queste facoltà e le utilizzano solo a fin di bene:
lo stesso Pierantonio,protagonista del saggio e fratello dell'autrice,
ha accettato che si parlasse della sua esperienza "a patto che il libro avesse lo scopo di mettere in guardia le persone sprovvedute e di aiutare a capire chi realmente viene colpito da questi fenomeni occulti".

E,in ogni caso,è risaputo che noi uomini utilizziamo solo in minima parte le innumerevoli capacità di cui il nostro cervello è dotato,
per cui non si può definire "pazzo" o "visionario" chi,per un fortuito caso,ha la possibilità di usarne una percentuale maggiore.

Determinate dichiarazioni di Pierantonio,effettivamente,mi hanno un pò sconcertato,
ma il sovrannaturale non è materia mia per cui non posso permettermi di esprimere giudizi.
Posso solo accettare i fatti così come sono,perchè nella vita non tutto è spiegabile razionalmente e "solo chi ha vissuto queste vicende,può capire quello che si sente,si prova e si teme".

Invece mi trovo assolutamente d'accordo con lui quando afferma che la maldicenza e l'invidia sono uno dei peggiori mali del mondo e quando ribadisce l'importanza che il libero arbitrio ha per ognuno di noi.

Davvero interessante l'appendice finale a cura del sociologo Angelo Cacciato,riguardante il paranormale nella letteratura arcaica e moderna.

Totalmente incomprensibile e troppo ridondante la prefazione.


IL MIO VOTO:
Lettura scorrevole e veloce.
Dedicata agli appassionati di occultismo e paranormale,anche se il tema non è trattato in modo molto dettagliato ma ci si limita,perlopiù a un'esposizione lineare degli eventi.
* COSI' COSI' *


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