LA TRAMA:
Un DJ di Radio Monte Carlo riceve, durante la sua trasmissione notturna, una telefonata delirante. Uno sconosciuto, dalla voce artefatta, rivela di essere un assassino. Il fatto viene archiviato come uno scherzo di pessimo gusto. Il giorno dopo un pilota di Formula Uno e la sua compagna vengono trovati morti ed orrendamente mutilati sulla loro barca.
Inizia una serie di delitti, preceduti ogni volta da una telefonata con un indizio sulla prossima vittima, ed ogni volta sottolineati da una scritta tracciata col sangue, che è nello stesso tempo una firma e una provocazione: io uccido...
Per Frank Ottobre, agente dell'FBI, e Nicolas Hulot, commissario della Sureté publique, inizia la caccia ad un fantasma inafferrabile. Alle loro spalle una serie di rivelazioni che portano poco per volta a sospettare che, di tutti, il meno colpevole sia forse proprio lui, l'assassino. Di fronte a loro un agghiacciante dato statistico. Non c'è mai stato un serial-killer nel Principato di Monaco. Adesso c'è.
IL MIO GIUDIZIO:
E' il libro che mi ha fatto conoscere e rivalutare Faletti,visto che come attore comico non mi ha mai convinto + di tanto....come attore xò,xchè come scrittore lo reputo invece uno fra i migliori.
Quando il libro è uscito e ne ho letto la trama,nonostante mi intrigasse, non mi fidavo ad acquistarlo xchè pensavo fosse un pò una "ciofeca" e mi immaginavo l'agente dell'fbi come una sorta di Vito Catozzo.

Invece poi,sentendone parlare sempre in positivo,ho messo da parte i pregiudizi e mi sono accinta alla lettura e,già dopo poche pagine,ho capito che avrei annoverato Faletti fra i miei scrittori preferiti.
Il grande pregio di Faletti è il suo modo di scrivere che ti avvince completamente e ti spinge a portare avanti il libro capitolo dopo capitolo,senza riuscire ad abbandonare la lettura e questo accade sia con "Io uccido" che con gli altri libri che ha scritto ("Niente di vero tranne gli occhi","Fuori da un evidente destino"e"Pochi inutili nascondigli").
In questo romanzo,soprattutto se si è appassionati di thrillers,non è difficile capire chi sia l'assassino (cosa invece praticamente impossibile in "Niente di vero tranne gli occhi") ma,nonostante i suoi delitti siano efferati,non si riesce ad odiarlo xchè si capisce che in fondo in fondo uccide x amore.
La parte + commovente del libro è quando l'assassino viene catturato xchè lascia il suo nascondiglio x salvare la vita al suo piccolo amico Pierrot,un ventenne con la testa di un bambino, che, non credendo alla sua colpevolezza,lo va a cercare x metterlo in guardia e finisce x mettersi nei guai.
La frase cult del libro:
""Anche in questo siamo uguali. L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai."
"E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male?"
"Io uccido...""
IL MIO VOTO: * ECCELLENTE! *
LO SCRITTORE:

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