giovedì 20 dicembre 2012

"Io sono Dio" Giorgio Faletti (2009)

image

LA TRAMA:
Non c’è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York.
Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali.
Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo.
Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l’unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni.
Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane.
Un uomo che dice di essere Dio.


IL MIO GIUDIZIO:
Premetto che Giorgio Faletti è il mio scrittore preferito e,dopo aver letteralmente divorato in 3 giorni le quasi 700 pagine di “Io uccido”,
ho sempre comprato i suoi libri a scatola chiusa e ne sono immancabilmente rimasta soddisfatta.
Anche questa volta ho atteso con trepidazione la pubblicazione del nuovo romanzo...
trepidazione sempre più crescente,visto che l’uscita in libreria è stata più volte annunciata e poi posticipata,
e anche questa volta le mie aspettative non sono state deluse:
la diabolica mente di Faletti ha creato un altro capolavoro!

Di massima attualità l’argomento trattato (gli attentati terroristici),
affascinante l’ambientazione (una New York terrorizzata e messa in ginocchio da un bombarolo psicopatico),
coinvolgenti le vicende vissute dai principali protagonisti:
Vivien Light,detective del 13°Dipartimento del New York Police Department,
forte e decisa sul lavoro ma emotivamente provata da una situazione famigliare disastrata;
Russell Wade,fotoreporter freelance,
diseredato dalla sua facoltosa famiglia,a causa del suo comportamento scapestrato,
vive un forte complesso di inferiorità nei confronti del fratello Robert,deceduto in guerra;
Michael McKean,giovane reverendo che gestisce la comunità di recupero x tossicodipendenti dov’è ricoverata Sundance,nipote di Vivien;
Wendell Johnson,reduce della guerra nel Vietnam,
utilizzato come scudo umano,
sopravvissuto miracolosamente a un attacco aereo,
ma rimasto irrimediabilmente e completamente sfigurato nel fisico e devastato nell'animo,
che ha come unico scopo nella vita vendicarsi con il mondo intero di tutti i torti e di tutto il dolore che ha dovuto ingiustamente subire.

Ancora una volta,come negli altri suoi romanzi,
Faletti ha avuto la rara capacità,
descrivendo minuziosamente lo stato emotivo,i pensieri e il terribile vissuto,
di far sì che il lettore,in un certo senso,
capisca,comprenda e in qualche modo giustifichi le gesta di uno spietato assassino.

A differenza di “Io uccido” e di “Niente di vero tranne gli occhi”,
dove fino alla fine non si sa chi sia l'assassino,
in “Io sono Dio” è palese sin dalle prime pagine che l’artefice di tutto,il cattivo della situazione,
sia Wendell Johnson.
Quello che Vivien e Russell cercano invece di scoprire nel corso della narrazione è chi effettivamente prema
il pulsante che fa esplodere le bombe che l’altro ha piazzato in giro x New York...

E quando il lettore pensa di aver ormai capito tutto,
Faletti ti assesta un paio di colpi di scena che ti lasciano senza parole e ti fanno dire:
Ma non ci posso credere!!!!!

Perchè il bello di Faletti sta proprio in questo:
oltre a un modo di scrivere chiaro,coinvolgente ed avvincente,
ha la capacità di tenerti col fiato sospeso fino alla fine,
di far credere una cosa e poi smentirla poche pagine dopo,
di far cadere i sospetti su chi non c’entra niente
e di far restare nell’ombra chi invece qualcosa da nascondere,effettivamente,ce l’ha...
A mio avviso è un genio,ma è solo il mio modesto punto di vista!

Si notano,inoltre,alcune analogie con “Io uccido”:
in primis,la frase “Io sono Dio” ripetuta più volte prima si compiere un attentato,
così come il protagonista di “Io uccido” ripete ossessivamente “Io uccido” prima di compiere un omicidio.
Ritorna anche il tema del volto deturpato dalle ustioni e lo scambio di xsona.

Unica pecca di questo romanzo,
che ad un’accanita lettrice come me non poteva sfuggire
e chissà se qualcun altro,oltre a me, lo ha notato:
uno dei primi capitoli del libro è praticamente identico a un capitolo tratto da un romanzo di Guillaume Musso.

Per non rovinare la sorpresa a chi deve ancora leggere il libro farò un post a parte,
dedicato a questa “strana” similitudine,
che per quanto mi riguarda, è veramente strabiliante...

Non voglio e non posso credere che uno scrittore del calibro di Faletti e con una fantasia fervida come la sua,
si sia abbassato a scopiazzare un brano da un altro autore...
Ma,come diceva Vito Catozzo a suo tempo:
“Porco il mondo che c’ho sotto ai piedi”  ...
mi sembra allo stesso modo impossibile che sia lui che Musso si siano trovati a immaginare e descrivere la medesima scena,
con le medesime parole!!!
Questo è un tarlo che rode la mia mente,
nei ringraziamenti finali,Faletti dice di essersi ispirato a Don Mazzi x la figura del reverendo McKean
e al gatto di una coppia di amici x descrivere il gatto “a 3 zampe” Walzer,
ma non fa nessun accenno al romanzo “Quando si ama non scende mai la notte” di Guillaume Musso,
come fonte di ispirazione x una delle vicende narrate...
Mi piacerebbe proprio sapere come Faletti stesso saprebbe spiegare un fatto del genere!!!

Comunque,aldilà di questo “piccolo”dettaglio,
non posso che dare un giudizio + che positivo a “Io sono Dio”.
E come ha scritto Faletti sempre nei ringraziamenti finali:
“La fine di un romanzo è come la partenza di un amico:lascia sempre un poco di vuoto”...
Ecco,io spero che un altro nuovo amico possa arrivare presto...
xchè se è vero che non mi è mai piaciuto il Faletti comico,
è altrettanto vero che adoro sopra ogni cosa il Faletti scrittore!!!

IL MIO VOTO: molto buono (peccato la scopiazzatura al romanzo di Musso!!!)

LO SCRITTORE:
image

Nessun commento: