venerdì 21 dicembre 2012

Frasi dal libro "Il fattore Scarpetta" di Patricia Cornwell

L’interesse nei suoi confronti si era esaurito quella sera ,lui avrebbe avuto voglia di stare con lei,di fare l’amore con lei x il resto della vita.



“Sai che mi dà fastidio quando mi dicono di non agitarmi.
E’ tutta la vita che cerco di non agitarmi.
Non mi è concesso agitarmi.
Beh,adesso invece sono agitata,ok?
Non riesco a farci un cazzo.Potessi,mi calmerei,ma non ci riesco!!!”



+ cose scopriva,+ provava rabbia,disprezzo,indignazione.
Non intendeva lasciar perdere.
Nessuno sarebbe riuscito a dissuaderla.



Il terrore fa scattare l’istinto di sopravvivenza e le probabilità di sopravvivenza sono maggiori se ci si comporta in maniera civile e non si fa incazzare il prossimo senza motivo.



Lui era tutto ciò che nella sua vita aveva + senso e al tempo stesso ne aveva meno.



Voleva stare vicino a lui,sentire che tutto era possibile.
Il suo desiderio di intimità era insaziabile,xchè ciò che desiderava era irraggiungibile.
Con lui non aveva mai avuto ciò che desiderava e proprio x quello continuava a desiderarlo in maniera palpabile.
Lo aveva desiderato fin dal principio e aveva provato un’attrazione fortissima nei suoi confronti fin dal primo istante.
Era un’attrazione disperata,che la appagava e al tempo stesso le lasciava un senso di vuoto.



Non sapeva nemmeno lei se era + furiosa o amareggiata,se provava + amore o odio.
Quel che era certo era che qualcosa si era spezzato,era morto.



I ricordi sono come le cose che si trovano in cucina,pezzi e bocconi nei cassetti e negli armadietti,avanzi che sembrano inutili o persino cattivi e invece possono addirittura migliorare il pane fatto in casa

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