giovedì 18 ottobre 2018

Frasi dal libro "La felicità sul comodino" di Alberto Simone

Non credo che esista al mondo un solo essere umano che, anche nella condizione più negletta e miserabile,non abbia vissuto, almeno una volta,un momento felice.
Magari,poi, passando il resto della vita coltivando e il ricordo e la nostalgia.
Perché la felicità appare,ci seduce,ci stordisce e se ne va.

Abbandona l'illusione che la felicità arrivi automaticamente quando questo o quel problema sarà risolto.
Quando quel tale ostacolo sarà rimosso o quando quell'obiettivo sarà raggiunto.
Mentre ti racconti questa favola,la tua vita scorrerà inesorabilmente verso il suo naturale compimento.
Questa attitudine della mente non ti farà nemmeno notare le cose incredibilmente belle che pure ti passeranno accanto.
O ancora, nasconderà ai tuoi occhi eventi e persone che rendono unica, meraviglia e irripetibile la tua esistenza.

Riconsiderando e accogliendo anche la più piccola ragione di gioia e amplificando e l'importanza arriverai presto a maturare la consapevolezza che,nello stesso momento, c'è qualcosa che può andare storto senza che ciò debba cambiare la tua fiducia nella vita.

Allena il tuo cuore alla gratitudine per quanto di buono c'è nella tua vita.

L'universo ha una natura dualistica.
Niente esisterebbe,se non esistesse anche il suo opposto.
Nonostante la nostra mente percepisca solo una cosa per volta,esiste un'unica realtà che si manifesta attraverso due aspetti complementari e inseparabili.

Legge dell'impermanenza: nella vita tutto cambia e niente dura per sempre.

Se tu eliminasse dalla tua vita gli eventi negativi,non conoscete siti più niente di piacevole, non apprezzerei gli aspetti positivi e non potresti mai più essere felice.

Quando stai male, anche molto male,non sarà per sempre.
Quel male vive attaccato al bene.
In virtù della legge del dualismo, è destinato a lasciare il posto al suo contrario.
Per la legge dell'impermanenza, è destinato a passare.

Impara ad andare in surf sulle onde della vita.

Penso che la felicità sia vivere nella gratitudine.

Io sono l'amato figlio dell'universo.

Il bisogno di ricevere amore è vitale per ciascuno di noi.
È attraverso la scintilla dell'amore ricevuto che possiamo comprendere di essere benvenuti in questo mondo e che siamo degni d'amore e profondamente buoni.

La ricompensa è imparare ad amare se stessi.

Se cercheremo di essere sinceri,autentici,spontanei,riconoscendo i nostri limiti e mostrando al mondo le nostre fragilità,forse rischieremo qualche rifiuto,ma solo da chi non ci ama per quello che siamo davvero.

Perché se tu cambi, anche il mondo magicamente cambia intorno a te.

Se avessi potuto ingrandire per milioni di volte anche un solo millimetro della materia di quel tavolino,avrei osservato miliardi di molecole,atomi e particelle rotanti a una velocità impossibile da percepire a occhio nudo.
In un solo istante tutta la realtà intorno a me si era trasformata da un'apparenza inerte e immobile a una realtà dinamica e vibrante di energia.

Oltre un certo limite dimensionale,la materia non appare più tale ma rivela la sua natura originaria di energia pura,visibile talvolta sottoforma di particelle e misurabile sottoforma di onde o frequenze vibrazionali.
La percezione di cosa sia davvero la realtà e dunque al di là delle nostre possibilità sensoriali,ma ciò non significa che la realtà sia inesistente.
Grazie a ciò,la visione materialistica delle cose lascia il posto a una visione energetica e le certezze derivate dal visibile lasciano per sempre il posto a una realtà non meno vera,per quanto invisibile.
Potremmo quindi considerarci alla stregua di radio ricetrasmittenti che emettono e ricevono segnali e li scambiano con altri quando sono accomunati dalla stessa modulazione di frequenza.
Questo spiegherebbe perchè siamo più in sintonia con certe persone che con altre e potrebbe spiegare anche il mistero e la magia dell'interesse che nutriamo per determinate persone invece che per altre,
dell'attrazione fisica che sentiamo per qualcuno e perfino il mistero dell'innamoramento.

Quando abbandoni una concezione esclusivamente materialistica dell'esistenza,comunque la pensi in proposito,quello che acquisisci è una visione più spirituale.

La vera felicità è indipendente da qualunque condizione esteriore.
Esiste ed è sempre esistita dentro di te a prescindere da qualsiasi evento.
Scorre come il sangue nelle vene,sorge dalla coscienza di essere vivi,di esistere e vibrare in questo mondo,in questo momento.
E'una felicità innata e istintiva,che non puoi controllare,come non controlli il tuo respiro o il battito del tuo cuore,la crescita delle unghie o dei capelli,il sorgere o il tramontare del sole e l'alternarsi delle stagioni.
E'una felicità sempre disponibile.

Per accedere a una felicità che è tua per diritto di nascita devi conquistare la certezza che tu sei perfetto e completo,ora.
Tutto questo avviene quando ti lasci andare.
Quando accetti e rinunci alla tua pretesa di controllo,contemplando la bellezza e la perfezione suprema del mondo di cui fai parte.
Ogni volta che ti connetterai al flusso inarrestabile della vita,ti sentirai parte di esso e sarai immediatamente sopraffatto da un immenso sentimento di gratitudine,sperimentando concretamente l'eterna e infinita felicità di esistere.

La mente negativa è sempre in agguato e in cerca di conferme delle sue buone ragioni.
Se vogliamo una vita migliore e più soddisfacente non ci resta che prendere atto che la nostra mente non è così disposta ad aiutarci.
Dobbiamo quindi fare uno sforzo in più per educarla e allenarla a comportarsi diversamente.
Dobbiamo intenzionalmente notare,valorizzare e soffermarci più a lungo possibile sugli eventi positivi della nostra vita e cercare di scovare sempre l'aspetto favorevole nascosto,anche nella più dura delle esperienze negative.

Quando la nostra mente sprofonda nella palude della negatività,dobbiamo imparare a accorgercene il più presto possibile per provocare un repentino cambiamento di stato nel nostro livello energetico.
Come?
Cambiando argomento,cambiando canale,ricercando il rapporto con la natura,muovendo il corpo,facendo cose che ci fanno stare bene,frequentando persone positive,guardando un film che ci fa ridere,ascoltando musica che ci piace,nutrendo il nostro spirito di bellezza.

La vera arte di vivere è stare bene anche quando le cose non vanno come vorremmo.
Star bene anche quando le cose vanno male vuol dire non rinunciare mai alla speranza che,presto o tardi,andranno meglio.
Vuol dire avere dentro di noi la certezza che qualunque circostanza della vita è destinata per sua natura a passare.

La pratica dell'accettazione.
Atteggiamento utile nelle circostanze in cui rimpiangere il passato o dirsi che le cose sarebbero potute andare diversamente non è più di alcuna utilità.

Sei sempre libero di scegliere e di cambiare la tua vita in ogni momento e in ogni direzione che ti possa far sentire più felice e realizzato.

Spesso la mancanza di felicità nella tua vita non è causata da avverse condizioni e circostanze esterne ma dai limiti che ti sei autoimposto.

Ricordati che non sei nato per essere un bruco ma una bellissima farfalla.
Puoi uscire dal tuo bozzolo e volare via,come è nelle tue possibilità.
Lo scopo della tua vita non è soddisfare le aspettative degli altri,ma riconoscere il vero Te,ovvero quell'essere racchiuso e nascosto dietro tutte le false identificazioni e le scuse che hai collezionato e che sono la causa del tuo inspiegabile dolore esistenziale.
Lo scopo della tua vita è comprendere che sei venuto al mondo con un progetto da scoprire e realizzare.
Al servizio e in sintonia con tutto ciò che ti circonda.

La natura concede a tutti i semi le stesse potenzialità.
Solo pochi però diventano frutti.
Gli altri marciscono e rientrano nel ciclo energetico dell'indistinto.
La consapevolezza è la conquista che aiuta a staccarti e differenziarti dall'indistinto.
La decisione è il motore del cambiamento.
Comincia a dedicare più tempo e attenzione alla conoscenza di te stesso della tua vera natura.
Fai della tua vita un'opera d'arte.

Entanglement.
Una forma di comunicazione che produce un comportamento identico tra due entità separate nel tempo e nello spazio.

Siamo totalmente interconnessi con tutto ciò che ci circonda.

Per essere solo dovresti essere separato da qualcosa o da qualcuno,ma è una condizione che a quanto pare la natura non ha previsto come possibile.
Quello che ti fa sentire solo è l'ennesimo inganno della tua mente,una delle molte illusioni che scambiamo per realtà.

Lamentarci non cambia le cose.
Dopo averlo fatto,o ascoltato le lamentele degli altri,ci sentiamo peggio di prima.
Lamentarsi crea nell'organismo una reazione biochimica tossica e ha un'influenza negativa persino sul sistema immunitario.
Il nostro istinto di sopravvivenza ci porta,sin dalla nascita, a reagire ai bisogni piangendo perchè,quasi sempre,qualcuno si prenderà cura di noi e farà qualcosa per farci stare meglio.
Appena sviluppata la capacità di parlare,il pianto si trasforma in parole (lamentose) e cominciamo a esprimere tutto quello che non va,che non ci piace,che ci disturba o ci fa soffrire,sempre convinti che,come accadeva un tempo,arriveranno i soccorsi.
Ma da adulti è sempre più difficile avere a disposizione figure di accudimento a cui rivolgere le nostre lamentele,nella speranza di un cambiamento.
Il primo passo è diventare consapevole di come funziona la tua mente e di come reagisce il tuo subconscio davanti a un problema o un ostacolo.
Notare che ti stai lamentando ti dà la possibilità di riprendere il controllo sulla tua vita.
Il secondo passo è mettere in pratica alcune piccole prescrizioni:
quando ti rendi conto che stai cominciando a lamentarti di qualcosa,fermati un istante e chiediti se ti va di stare peggio,perchè è quello che succederà dopo la brevissima soddisfazione che proverai sfogandoti.
Evita accuratamente le persone che si lamentano e che ti usano per scaricare la loro insoddisfazione.
Chi si lamenta ti contagerà con il suo pessimismo e la sua negatività.
"Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia,fa sì che non sia la tua mente",dice il Dalai Lama.
Agisci prima che parole o pensieri negativi prendano il sopravvento nella tua mente.
Chiediti se c'è qualcosa che puoi fare in prima persona per risolvere quello che non ti piace e,una volta trovata la risposta,passa all'azione.
Comincia a pensare a te stesso come una persona positiva,creativa,costruttiva,capace di assumersi le proprie responsabilità e prendere in mano il proprio destino.

Se lo scopo della tua vita è salvare il mondo,puoi farlo in due modi.
Prendendo su di te tutta la sofferenza che esiste,condividendo ogni dolore e portando la croce sulle spalle fino alla cima di una montagna infinita,
lottando per cancellare gli eventi negativi,le ingiustizie e le circostanze avverse,
rinunciando a ogni premio o gratificazione che la vita ti offre,
sentendoti in colpa per ogni cosa buona che ti capita.
Oppure danzando sulle note della canzone del tuo cuore,accettando l'invito allo stupore e alla meraviglia per lo spettacolo che ti circonda,onorando e perseguendo spudoratamente la realizzazione della tua vera natura,ricercando la gioia in ogni cosa che ti proponi di fare,mettendo te stesso senza riserve a disposizione del progetto divino e dello scopo che ti ha riservato,quando ti ha donato i tuoi speciali talenti.
Ti accorgerai che mentre fai tutto questo,il mondo intorno a te finalmente guarisce.

Disimpariamo a sorridere quando impariamo a preoccuparci.
Quel tipo di preoccupazione che anticipa e prefigura nella nostra mente eventi forse probabili ma in realtà inesistenti.
Questa preoccupazione diventa una vera e propria dipendenza e come tutte le dipendenze,richiede di essere alimentata.
Come? Inventando sempre nuovi motivi di preoccupazione.
Ma questo tipo di preoccupazione raramente ci mette a riparo dagli eventi negativi.
E quello che deve accadere,alla fine,accade lo stesso.

Oggi voglio regalarmi un'intera giornata senza preoccuparmi.
Qualunque cosa accada,anche se fosse negativa,la accoglierò e la affronterò,ma non mi preoccuperò.

Oggi,oltre a preoccuparci senza motivo,non ci stupiamo più di niente.
La natura compie miracoli ogni giorno davanti ai nostri occhi e noi non ce ne accorgiamo neppure.
Ci svegliamo,respiriamo,il nostro cuore batte.
Il miracolo della vita ricomincia ogni giorno anche se non lo notiamo,e senza alcun contributo da parte nostra.
Non è già abbastanza per sorridere?

Ogni volta che ci accorgiamo di essere preoccupati per qualcosa,decidiamo con determinazione di voler fermare il logorio della nostra mente.
Se riconosceremo le preoccupazioni inutili e smetteremo di alimentarle,una immensa quantità di energia si renderà nuovamente disponibile per noi.
E con quell'energia potremo affrontare davvero ogni ostacolo più serio e reale.

Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata,senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in un volta.
Solo per oggi non criticherò nessuno,non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno,tranne me stesso.
Solo per oggi sarò felice,nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo ma anche in questo.
Solo per oggi mi adatterò alle circostanze,senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.
Solo per oggi saprò,dal profondo del cuore,nonostante le apparenze,che l'esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.
Solo per oggi non avrò timori.
In modo particolare,non avrò paura di godere di ciò che è bello e di credere nell'amore.
Posso ben fare,per 12 ore,ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita (Papa Giovanni XXIII)

L'insoddisfazione è una patologia invalidante che svaluta ogni traguardo raggiunto e le infinite ragioni di gioia che la vita ci regala ogni giorno.
L'insoddisfazione è uno degli strumenti di autosabotaggio più potenti e micidiali di cui siamo dotati.

Se sei un'arancia,allora il tuo compito sarà produrre succo d'arancia e permettere agli altri di berlo e goderne pienamente.
Nel momento in cui quel buon succo si trasferisce da te al mondo,tu avrai realizzato il compito che ti è stato assegnato,senza alcuno sforzo particolare.
E nella tua vita non potrà esserci più spazio per l'insoddisfazione.
Ma se come arancia tu volessi manifestare il succo di pera,convinto magari che piaccia di più o che ce ne sia più richiesta,allora non soltanto tradirai la tua missione,ma ti condannerai all'insoddisfazione nel vano tentativo di soddisfare le aspettative degli altri piuttosto che restare fedele alla tua stessa natura.

Tutto ciò che puoi essere,avere o diventare in questa vita non è fuori e lontano da te ma è già parte di te fin dalla nascita.

Alla radice dell'insoddisfazione c'è sempre un sentimento di mancanza o di incompletezza.
Quello che ti manca,però,non si trova nel mondo materiale,ma esattamente al centro del tuo essere,dal quale potresti esserti allontanato.
Quando sei insoddisfatto quello che ti manca sei tu.

Un giorno gli dei si accorsero che gli uomini che avevano creato erano troppo felici.
Riunitisi in consiglio,cominciarono a discuterne perchè temevano che,essendo troppo felici,non avrebbero avuto più bisogno di loro.
Dopo un acceso dibattito si ritrovarono d'accordo sul rubare agli uomini la felicità,nascondendola dove non sarebbe stato più possibile per loro ritrovarla.
"La felicità è davvero difficile da nascondere,dove la mettiamo?" si chiesero.
"Mettiamola in fondo al mare,non possono nuotare fino a lì!"
"No gli uomini sono troppo interessanti.Prima o poi inventeranno sommergibili per attraversare gli abissi e la troveranno"
"Mettiamola nel cielo,non sanno volare e di sicuro non ci arriveranno"
"E se poi inventassero macchine che volano e solcano i cieli?"
"Allora nascondiamola nel loro cuore.Sarà certo l'ultimo posto dova la cercheranno!"
E da quel giorno gli uomini cercano la felicità perduta tra le mille cose del mondo,senza guardare mai nell'unico posto dove la troverebbero davvero.

Odiare qualcuno è come bere del veleno sperando che lui muoia.
Questa affermazione non è vera soltanto sul piano filosofico e morale,ma anche sul piano fisiologico.
La ricerca scientifica ha dimostrato quanto le nostre emozioni influenzino profondamente il nostro stato fisico e mentale.
Nel momento in cui provo rabbia per qualcuno o per qualcosa,io divento la rabbia stessa.
E ciò che sono influenzerà oltre alla mia fisiologia,anche l'ambiente in cui mi trovo.
Ma se riusciamo a comprendere come funzioniamo,possiamo anche riuscire a cambiare il rapporto che intercorre fra le nostre emozioni,i nostri pensieri e il nostro corpo.

A livello sottile,le emozioni hanno una potenza vibrazionale.
E trovandoci tutti immersi nello stesso campo elettromagnetico queste vibrazioni influenzeranno potentemente l'ambiente in cui mi trovo e le persone che entreranno in contatto con me e viceversa.

Le parole hanno una forza straordinaria ma il più delle volte non siamo nemmeno consapevoli delle loro conseguenze.
Una parola può farti ammalare e anche morire.
Un'altra ti guarisce,restituendoti la vita.
Le parole sono importanti.
Le parole che pensiamo e quelle che pronunciamo.
Ma anche le parole che ascoltiamo.
La parola "grazie"è bellissima.
La parola "amore" è una delle più potenti.
La parola "sì"può aprirti il cuore ed espandere la tua anima.
La parola "no"può chiudere entrambi per sempre.
Ci sono parole pronunciate da anime grandi che hanno effetti incredibili e senza tempo.
Le parole scelte e pronunciate da Buddha, "compassione", o da Gesù, "perdono",la parola di Gandhi, pace e quella di Madre Teresa di Calcutta,servizio.
Quella pronunciata da Nelson Mandela, uguaglianza e da Martin Luther King, sogno.
La parola di Papa Giovanni XXIII,sogno.
Le parole sono magiche.
Sceglile con cura.
Quelle che scegli per descrivere la realtà sono quelle che creano la tua realtà.
Quelle che scegli per definire te stesso creano i limiti dentro i quali ti stai costringendo.
Cambia le tue parole e cambierai la tua vita.
Comincia a essere consapevole delle parole che usi.
E poi decidi di scegliere quelle che ti fanno bene,che ti accarezzano,che ti consolano,che ti incoraggiano.
Non utilizzare e non ascoltare le parole che ti fanno stare male.
Se ascolti o leggi parole che non ti piacciono,evitale,non nutrirle,non esserne complice.
Allontanati,fai in modo che il discorso cambi direzione e volgilo al positivo.
Per curare noi stessi,la nostra anima e anche la salute,dobbiamo prenderci cura del nostro linguaggio e dei nostri pensieri.
Chi parla male,vive male.
Una parola giusta al momento giusto può cambiarti la vita,ma anche salvare il mondo.

C'è tanta gente che si vanta di essere realista,concreta,razionale.
Se con queste persone parli di realtà immateriali,sorridono.
La verità è che la maggior parte delle cose e degli eventi che fanno parte della nostra vita sono immateriali e vivono nella nostra mente.
Di tutto il tempo che passiamo immersi nei nostri pensieri,nel dialogo interiore ininterrotto,ben poco trapela nel mondo reale,diventando visibile a chi ci è accanto.

Tutto quello che fai nella vita,nello spazio e nel tempo,tutta la realtà materiale che vedi e che vivi  fortemente influenzata da una realtà immateriale dalla quale tutto nasce.
Il mondo che ci circonda,le strade,le case,la auto,internet,i social network,gli aerei e persino i satelliti...tutto,prima di diventare reale,è stato sognato da qualcuno.

Coltivare convinzioni,pensieri ed emozioni positive,per quanto intangibili,potrà regalarti davvero una vita più bella,piena e degna di essere vissuta.
Limita,dunque,la permanenza,delle condizioni negative nella tua mente.

Gli altri sono lo specchio deformante nel quale ci guardiamo e rispetto al quale definiamo il nostro valore.

Dimenticare il passato non funziona.
Ma nemmeno identificarci con le mancanze e i danni avuti è una soluzione.
Possiamo scegliere di vivere nel rancore,pretendere un infinito risarcimento per le ferite ricevute,per ciò che non ci è stato dato.
Cercare il riscatto o la vendetta per i nostri bisogni traditi.
Oppure,invece di dimenticare o di andare il più lontano possibile,possiamo provare a tornare indietro per un tratto di strada.
Tornare indietro spesso fa male,ma quasi sempre aiuta a scoprire che ciò che nei ricordi sembrava così grande,in realtà,ora che siamo cresciuti,è molto più piccolo.
Ciò che appariva terribile,in realtà può essere affrontato senza troppo sforzo.
Conosciamo la nostra forza e le nostre risorse,adesso.
E scopriamo una inconfutabile verità su noi stessi:
che siamo stati in grado di resistere a tutte le intemperie.
Scopriamo addirittura che molte delle nostre qualità,delle nostre risorse attuali,sono proprio il frutto dei difetti e delle mancanze ricevute.
Possiamo allora cercare di conoscerla meglio questa "casa delle mancanze".
Capire perchè fosse così malandata.
Possiamo anche volerle un pò di bene e iniziare con pazienza a riparare i danni che abbiamo trovato e che si sono trasferiti dentro di noi.
Saremo così in grado di costruire una nuova casa,che ci piaccia davvero.
Che ci piaccia il modo in cui l'abbiamo saputa edificare e arredare:luminosa,spaziosa e accogliente.
Pronta per ospitare e mostrare la parte migliore di noi stessi.
Perchè quella casa ora siamo noi.
Davvero.

Programmare e cercare di controllare il nostro futuro di certo non avrà alcun impatto sugli eventi negativi che continueranno ad accadere.

Per quanto tremendi possano essere stati gli eventi negativi del passato,hanno finito per modificare qualcosa che non andava bene nella nostra vita.
Hanno corretto atteggiamenti,pensieri e convinzioni.
Per quanto quegli eventi ci abbiano fatto male,sono arrivati per uno scopo e non per il capriccio del destino.
Sono arrivati per il nostro bene.

Alcuni non ce la fanno e non riescono a trovare il senso di certe esperienze.
Altri sentono di essere persone migliori perchè hanno saputo attraversare il dolore e il buio,comprendendone il significato e accettandolo come parte della loro esperienza umana.

Mi chiedo perchè niente più ci sorprenda.
Perchè,a volte,se non hai niente,riesci a essere felice e se hai tutto,molto più di quello che ti serve,sei insoddisfatto,depresso,infelice,incapace di provare un filo di meraviglia e gratitudine?

Il mondo che vediamo e che ci appare reale è sempre influenzato dal nostro stato mentale.
Proiettiamo inconsapevolmente sullo schermo del mondo i conflitti e gli stati d'animo che occupano la nostra mente.

La nostra vita relazionale è la prima fonte di gioia o di frustrazione con cui l'organismo è chiamato a confrontarsi e lo stesso vale con tutti i prodotti del nostro mondo psichico e della nostra vita interiore.
I pensieri che sorgono nella mente, a volte attivati da eventi della vita reale,a volte risultato di convinzioni,desideri o tracce di memoria,hanno la stessa possibilità di nutrirci come fa un pasto sano ed equilibrato,o intossicarci come uno yogurt scaduto.

Evita il più possibile gli ambienti e le persone per te negative.
Esponi molto meno la tua mente alle cattive notizie e presta più ascolto alla tua natura invece che continuare a corrispondere alle aspettative del mondo.
Non indulgere nei conflitti e nei pensieri negativi.
Scegli bene le parole che pensi e che usi.
Dedica più tempo agli amici e alle persone significative della tua vita.
Migliora la qualità dei tuoi pensieri.
Recupera la fiducia in te stesso e nel futuro.
Sbarazzati del rancore e delle esperienze negative del passato.
Abbandonati maggiormente a stati d'animo ed emozioni positive come l'amore,la compassione,il perdono e la gratitudine.
Lasciati ispirare e guidare da persone che ammiri e da nobili modelli di comportamento.
Gioca e dai spazio ad attività piacevoli e non finalizzate a ottenere qualcosa.
Occupati dei bisogni e delle necessità di qualcun altro per cui puoi fare la differenza.
Dai spazio alla tua componente spirituale attraverso la preghiera o la meditazione.

Dobbiamo continuare a guardare a quanto di positivo e creativo l'umanità è riuscita a realizzare per millenni e continuerà a fare,ricercando soluzioni e condizioni di vita migliori per tutti.

E'il nostro atteggiamento di fronte alle difficoltà che determina la nostra capacità di superarle o soccombere.
Siccome le nostre emozioni e vibrazioni influenzano il sistema,dobbiamo elevare il nostro personale livello energetico,attivando pensieri ed emozioni di segno positivo.

Non siamo nati paurosi.
A un certo punto della nostra vita,qualcosa di negativo è accaduto e l'emozione negativa che abbiamo provato è stata memorizzata e immagazzinata nel nostro organismo.
In conseguenza di quelle esperienze,abbiamo creato degli "apprendimenti" che hanno dato vita a pensieri automatici che si attivano al di là del nostro controllo e sono diventati parte della nostra personalità.
Purtroppo non possiamo controllare che una parte infinitesimale della nostra esistenza,e prima ce ne rendiamo conto e lo accettiamo e meglio sarà.
Perchè l'ipercontrollo è una delle principali cause di stress che intossicano non solo la nostra esistenza ma anche il nostro organismo.

Proviamo a familiarizzare con la consapevolezza che in natura ci sono forze che prescindono in maniera totale dalla nostra volontà.
Forze potenti,vitali e autonome,che non tengono in alcuna considerazione le nostre decisioni ma che non per questo sono necessariamente negative o contro di noi.

Pensati come espressione di un organismo vivente e palpitante infinitamente più forte di te.
Questa forza universale non ti chiede se tu voglia appartenerle o no.
Agisce in ogni istante con una potenza che ti fa capire quanto sia modesta e insignificante la capacità di controllo del tuo Io.
Tu le appartieni e,se lo riconosci,ti puoi abbandonare con fiducia,delegando una buona parte delle responsabilità che erroneamente ti attribuisci.

Forze misteriose creano miracoli anche per te,a ogni passo.
Solo lasciando andare la tua pretesa di controllo,sarai finalmente capace di vedere questi miracoli e farne con gratitudine alleati della tua vita.
Lascia che la vita faccia il suo lavoro e lavori anche per te.
Unisciti consapevolmente a quella danza.
Tu sei il danzatore e la musica.

Sulla Terra c'è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma mai abbastanza per soddisfare l'ingordigia di pochi.

Una pietra,una pianta,un animale,non hanno la facoltà di elaborare un progetto di trasformazione della realtà in cui vivono.
E'un dono riservato solo agli uomini.
La maggior parte di noi,però,non sembra comprendere di avere un potere così grande e non sa cosa farsene.
La colpa di quello che non funziona viene attribuita sempre a qualcun altro,così come la responsabilità di cambiare quello che non va,riservando a se stessi soltanto il diritto di lamentarsi,senza sosta,aspettando che qualcosa accada.

Hai sempre in tasca il potere di cambiare le cose e influenzare la realtà che ti circonda.
Con questo sguardo nuovo,da protagonista e non da spettatore,puoi cominciare a cambiare un pò alla volta quello che non ti piace in te stesso,nella tua vita,nella tua famiglia,nel quartiere dove vivi e persino nel mondo,smettendola di attraversare la vita come una comparsa senza alcun ruolo,ma diventando parte attiva e responsabile.

Solo onorando il dono di poter cambiare la realtà si rende davvero unica e significativa la nostra vita,anche nel breve periodo di tempo che ci è concesso in questo universo.

Non è mai troppo tardi per risvegliarsi a una nuova consapevolezza e cominciare da subito a cambiare rotta.
Magari sorridendo al primo sguardo estraneo che incontriamo.
E vedere di nascosto l'effetto che fa.

La vera salute e l'unica felicità possibile in questa vita si ottengono curando le nostre paure più profonde e perdonando noi stessi per non essere all'altezza delle nostre stesse aspettative.

La scelta di vivere nella verità è la più coraggiosa e oltraggiosa che possiamo fare,quando possiamo mostrare senza riserve il nostro cuore e i nostri pensieri più autentici,senza paura di sentirci inadeguati o di essere rifiutati.

Per quanto potremo essere fortunati,nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza,difficilmente potremo evitare di collezionare anche un buon numero di mancanze e di ferite più o meno importanti,talvolta persino traumatiche.
Tutto questo avverrà in un periodo della vita in cui non abbiamo molte risorse per gestire l'intensità emozionale degli eventi più sfavorevoli e collezioneremo le nostre ferite senza neppure poterle riconosce e gestire.
Nella maggior parte dei casi,esse vengono dimenticate o rimosse dalla coscienza,per non costituire un peso emozionale insostenibile e una condizione invalidante.
Purtroppo,non essendo state riconosciute,affrontate e risolte direttamente,è probabile che le esperienze negative e gli apprendimenti che ne derivano,continueranno a produrre in modo subdolo i loro effetti disturbanti con modalità e forme diverse.

Perchè nomi,oggetti,ruoli,relazioni sono tutte condizioni mutevoli e perdere una qualunque di queste identificazioni equivarrebbe a perdere te stesso.
Contrariamente a quanto potresti pensare,se tutto questo si dissolvesse tu resteresti sempre tu.
In ogni cosa c'è un'essenza che la rende unica ed è attraverso quell'essenza che sappiamo cos'è e non certo attraverso orpelli e appellativi.
Quella parte è la tua vera natura ed è parte di te da sempre,anche quando non la riconosci o non sai dove cercarla.
E'l'unica cosa che dice chi sei veramente,che contiene il tuo Sè più autentico,tutti i tuoi talenti,la tua unicità e il tuo vero progetto di vita.
E'qualcosa di intangibile e non è neppure legata al tuo corpo e ai suoi mutamenti.

Non preoccuparti.
Non avere paura.
Nulla può farti male.
Perchè tu sei l'amato figlio dell'Universo.

Occuparsi di felicità vuol dire in primo luogo conoscere bene e profondamente il suo opposto.

Quando rispondiamo negativamente a eventi negativi,la causa non è nella nostra volontà di farci male,ma negli apprendimenti derivati da eventi sfavorevoli accaduti nel passato,che hanno creato una sorta di risposta automatica o di personalità reattiva.
Questa personalità che vive insieme al nostro vero Sè,trova scontata e naturale la risposta di infelicità,frustrazione o depressione che si è abituata a dare nelle circostanze.

L'infelicità è una cattiva abitudine.Punto.

Offro con amore la mia esperienza agli altri e alla coscienza dell'universo,che potrà farne l'uso che ha previsto,che non conosco e spesso non capisco,ma nella quale pongo la mia fiducia per il fatto stesso che da quella coscienza sono stato creato anche io.

Svegliati.
Stai vivendo la tua vita tra sogni e incubi.
Stai vivendo ogni giorno dentro lo spazio della tua mente e di pensieri automatici che sono sempre gli stessi da anni.
Entri ogni giorno in una sala cinematografica dove danno sempre lo stesso film in cui il protagonista è il tuo vecchio Io,che difende quella che crede sia la sua identità e la sua personalità.
Che combatte sempre le stesse battaglie senza mai veramente vincerle.
Resti lì tutto il giorno,sperando che il film cambi e ci sia un finale diverso.
Ma in quel film non esiste nessun finale.
Nessuno può cambiare la trama.
Tranne te.
E allora esci.
Puoi farlo.
La paura dura solo un istante.
E poi sei libero e capirai che quello spazio illimitato di libertà è sempre stato lì per te.
E puoi andare dove ti pare.
Poi,un giorno,ti troverai a passare per quella strada dove una volta c'era un cinema dove davano sempre un solo film.
C'è ancora un manifesto sbiadito che mostra un protagonista pieno di se e verso il quale proverai un'infinita tenerezza.

Penso che fare errori o subire dei torti sia inevitabile e faccia parte del gioco della vita,ma penso che siamo sempre in grado di cambiare il nostro modo di pensare e quindi di agire.


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