lunedì 25 giugno 2018

"L'equilibrio della lucertola" Giovanni Allevi (2018)





LA TRAMA:
Un giorno, all'improvviso, Giovanni perde l'equilibrio.
Si sente vacillare, smarrito nello spazio e non riesce nemmeno per pochi secondi a restare su un piede solo.
Comincia un percorso che spera possa riportarlo al centro di se stesso.
Tenta di risolvere il problema di equilibrio con una sequenza di esercizi mattutini, sulla veranda, annotandone i significati filosofici.
Distaccato da tutto e da tutti, su un'isola remota, pratica ogni giorno la corsa, per riflettere e guardarsi dentro.
E proprio questa è l'occasione per un incontro strano, quello con una lucertola che vive sull'isola.
E'vero che gli parla o è un inganno della sua mente?
Di certo, con l'aiuto delle sue criptiche risposte, Giovani scoprirà nuove verità:
non solo sull'equilibrio ma sulla simmetria, sulla bellezza e sul proprio posto nel mondo.
Un apologo intenso e lieve, dedicato a tutti coloro che, di tanto in tanto, si sentono vacillare e hanno paura di cadere.
Una facola che come la musica parla direttamente al cuore, per risvegliare una capacità che tutti abbiamo dentro:
ascoltare noi stessi e rigenerarci.







IL MIO GIUDIZIO:
Ho letto questo libro sicuramente attratta dal titolo, ma soprattutto dall'autore:
amo Giovanni Allevi, sia come musicita e soprattutto come uomo.
Adoro la sua estrema sensibilità,la sua fragilità e la sua genuina spontaneità;

il suo candore di bambino nel corpo di adulto.

E devo ammettere che con "L'equilibrio della lucertola" non si è smentito.
Anche se, in certi passaggi, un pò troppo lenta e filosofeggiante,in questa breve favola moderna, 
dai tratti autobiografici, Giovanni, uomo ansioso e maniaco del controllo, 
ci insegna, in un dialogo onirico con un rettile, l'importanza del sapersi lasciare andare e del non cercare l'eccellenza a tutti i costi, perchè, di fatto, l'eccellenza non esiste e, anche laddove esistesse, sarebbe così fredda e statica da non trasmettere nessuna emozione.

Ma, soprattutto, ci insegna che, per ritrovare il proprio equilibrio, sia fisico che mentale, bisogna prima, necessariamente, perderlo.

Un'opera che è un elogio all'asimettria,all'inquietudine,all'inadeguatezza...caratteristiche che ci rendono unici e bellissimi, nella nostra perfetta imperfezione.

IL MIO VOTO:
Una favola autobiografica, dal sapore new age, che fa riflettere su quanto sia importante non omologarsi ma mantenere la nostra autenticità e su come, per imparare a volare, bisogna avere il coraggio di lasciarsi prima cadere;
per rigenerarci,di ferirci.

LO SCRITTORE:



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