lunedì 22 gennaio 2018

"La rivoluzione del coniglio - Come il buddismo mi ha cambiato la vita" Antonello Dose (2017)




LA TRAMA:
"Aloha!Sono Antonello Dose,quello del "Ruggito del Coniglio".
Da molti anni pratico il buddismo di Nichiren Daishonin.
Ho iniziato per curiosità,per fiducia verso chi me ne aveva parlato e aveva insistito tanto affinchè partecipassi a una riunione in una casa privata.
"Metti dei calzini puliti"mi disse Betta "ti chiederanno di togliere le scarpe".
Il mio è il racconto di 25 anni di esperienze di fede e di vita quotidiana che mi hanno permesso di approfondire la conoscenza di me stesso e di quello straordinario,profondissimo,misterioso,gioioso fenomeno che si chiama vita  e che ci vede,consapevoli o meno,tutti coinvolti.
Provengo da una famiglia cattolica ed è stato inevitabile,in questi anni,avere dubbi di ogni genere e confrontare i risultati che ho ottenuto seguendo prima una religione e poi l'altra.
Ho sperimentato cosa significa abbracciare il Sutra del Loto e recitare con costanza Nam Myoho Renge Kyo,la Legge dell'Universo.
Ho provato gli effetti del Daimoku sullo stato vitale,nella percezione di me e degli altri,nella salute,nella protezione dagli incidenti e nell'attirare la buona fortuna.
Sono tanti i motivi di gioia e di gratitudine che mi spingono a questo racconto,finora vissuto gelosamente in privato,ma la gioia più grande,da un pò di tempo a questa parte,è notare che il fenomeno vita funziona esattamente come intuito e descritto dal primo Budda storico Shakyamuni,come spiegato da Nichiren Daishonin nel XIII secolo e attualizzato da quello che considero il mio maestro di vita,Daisaku Ikeda.
Ci sono stati anche dolori,malattie,lutti.
E l'energia vita per affrontarli.
Ma ciò che conta è che direzione diamo all'esistenza,alla nostra mente e al nostro cuore.
Il buddismo mi ha cambiato la vita e ve lo racconto senza pudori.
Questa è la storia di Antonello Dose.
Una storia intensa,empatica,dolorosa.
Svelata anche negli aspetti più duri,con una scrittura lieve e luminosa che ci sorprende.



IL MIO GIUDIZIO:
Fino a poche settimane fa il nome di Antonello Dose lo associavo a quel ragazzo biondo e dalla faccia simpatica che conduce la trasmissione radiofonica "Il ruggito del coniglio".
Nient'altro sapevo di lui,tanto meno che fosse praticante buddista da tanti anni.

Quando ho iniziato a interessarmi dell'argomento,ho casualmente scoperto che aveva scritto un libro sulla sua esperienza e,incuriosita,ho deciso di leggerlo.
Devo ammettere che,fra tutte le letture fatte sulla filosofia buddista fino a questo momento,"La rivoluzione del coniglio" è quella che mi ha colpita e convinta maggiormente.

Le altre opere si erano rivelate,per carità,tutte interessanti e ricche di informazioni utili ma qui vi si trovano proprio le emozioni,l'entusiasmo,il coinvolgimento personale.

In modo immediato,semplice e diretto,Antonello spiega i principi del buddismo,
il modo di recitarlo e come questa pratica gli abbia cambiato,in meglio,la vita.

Una vita la sua,sicuramente intensa e piena di soddisfazioni,
ma non certo semplice e priva di dolori,
avendo perso,in giovane età,il suo primo fidanzato,Piero,a causa dell'HIV ed essendosi scoperto,anni dopo,egli stesso sieropositivo.

Grazie alla profonda fede nel buddismo,alla pratica (è arrivato recitare anche per 10 ore filate!) e all'enorme positività che questa fede infonde,è riuscito però a superare,sempre con il sorriso sulle labbra,queste avversità e a "creare valore" per sè e per gli altri.

Ammette di aver voluto rendere pubblica una vicenda così intima proprio perchè,confidando nella Legge Mistica,è riuscito a gioire dei piccoli grandi doni che la vita ci offre giorno dopo giorno.
Ma,in particolar modo, ha trasformato l'ipotetica malattia,in una sorta di missione:
lui,sieropositivo da 24 anni,grazie anche alla pratica quotidiana,non ha contratto l'AIDS
 ed è la dimostrazione lampante e concreta di quanto il buddismo possa influire su di noi,sia a livello fisico che mentale ed emotivo.
Tutto ciò,quindi,può essere ed è di aiuto a chi,in questo momento si trovi a vivere un momento di sconforto o di difficoltà.

Scritto con uno stile semplice,diretto,immediato e assolutamente coinvolgente,
alternando momenti ricchi di pathos,commozione ed emozione ad altri estremamente ironici ed esilaranti,
Antonello si mostra esattamente per quello che è:
un essere umano con i suoi limiti e le sue fragilità ma,sicuramente,con un gran cuore ed un'enorme sensibilità.
Un uomo che mette se stesso in tutto quello che fa e che,soprattutto,crede ciecamente in tutto quello che fa.

Per me,che mi sto avvicinando al buddismo,con tutti i dubbi e le incertezze del caso,leggere le sue parole,la sua testimonianza...il fatto che,praticando con fede,costanza e convinzione sia riuscito (letteralmente!) a fare il bello e il cattivo tempo,è stato un incentivo pazzesco.
Mi sono accorta,infatti,che da quando ho letto il suo libro,la mia "pratica" è molto più incisiva e consapevole.

L'unica cosa che mi lascia un pò perplessa è il suo estremo entusiasmo per la Soka Gakkai,la società laica giapponese che ha importato la dottrina buddista in tutto il mondo.
Ma questo,mi rendo conto, è un mio limite.
Il mio essere,da sempre,refrattaria a qualsivoglia tipo di gruppo e omologazione,me la fa guardare con occhio critico.

Per il resto,come si evince benissimo dalle parole di Antonello,il buddismo,pur essendo una delle religioni più antiche del mondo,è,allo stesso tempo,anche una delle più innovative,aperta a chiunque e non fa distinzione di razza,provenienza,sesso o preferenza sessuale...a differenza,purtroppo,della Chiesa Cattolica che si ostina a voler definire gli omosessuali come dei depravati contro natura...quando poi sapiamo benissimo quanti omosessuali repressi celino la loro vera natura sotto l'abito talare.

Basta,invece,leggere con quanto trasporto e con quanta tenerezza l'autore parli di Morgan,il suo attuale compagno di vita,per comprendere che l'amore è universale,non ha sesso e,in nessun caso è mai contro natura.



IL MIO VOTO:
In assoluto il miglior libro sulla filosofia buddista che abbia letto fino ad adesso.
Un romanzo in cui l'autore ha messo tutto il suo cuore e si evince da ogni singola parola.
Un'opera da cui emerge tutta l'umanità e la sensibilità di Antonello che non conosco,se non come personaggio pubblico,ma che credo essere davvero una gran bella persona.
Consigliato,indistintamente dal fatto che si voglia o meno praticare la fede buddista.

LO SCRITTORE:



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