venerdì 10 luglio 2015
"E il cuore salta un battito- Due ragazzi e la sorprendente semplicità dell'amore " Claudio Rossi Marcelli (2015)
LA TRAMA:
"Ormai non ti scappo".
Fu così che Manlio mi salutò a fine serata,qualche ora dopo che ci eravamo conosciuti.
E anche se ero già cotto di lui,questa sua uscita non me l'aspettavo proprio.
Nella mia testa frullava di tutto:
"E adesso che faccio?Lo bacio?"
Roma,Giugno 1996.
Lo struscio del venerdi sera,
Piazza Ungheria.
Camuffato all'interno di un'uscita di gruppo,c'è un appuntamento combinato.
I 2 ragazzi si sorridono,si piacciono.
Ma se a 20 anni la passione può esplodere facilmente,poi però passa con altrettanta rapidità:
la storia tra Claudio e Manlio non sopravvive neanche all'estate.
Eppure nell'istante in cui si dicono:
"Restiamo amici",comincia a nascere qualcosa che li coglierà di sorpresa:
l'amore di una vita.
Dal primo appuntamento alle pause di riflessione,passando per le notti abbracciati,i tradimenti,la gelosia:
potrebbe essere la storia di tanti altri ventenni,ma nel 1996 le giovani coppie omosessuali che vivono il loro rapporto alla luce del sole sono poche.
"Non c'erano modelli da indicare ai nostri genitori per spiegare:ecco,io sono come loro.Gli unici modelli di riferimento che avevamo eravamo solo noi stessi:bisognava convincere tutti che la nostra vita sentimentale sarebbe stata uguale a quella degli altri,e prima ancora dovevamo convincercene da soli".
"E il cuore salta un battito" è l'istantanea di quel momento magico,tra i 20 e i 30 anni,in cui si vive in balia delle emozioni ma,al tempo stesso,senza rendersene conto,si gettano le basi della propria vita.
Parallele alla vicenda dei 2 protagonisti ci sono le esperienze sentimentali dei 2 più cari amici di Claudio:
Susanna,rovinosamente sconfitta nel tentativo di preservare la verginità fino al matrimonio,
e Alberto,convinto che l'avvento delle chat sarà la sua salvezza.
Intorno a loro c'è la Roma degli anni 90.con i locali e le mode del momento.
E gli sforzi del movimento IGBT italiano di uscire dall'ombra,culminati nel World Pride del 2000 e nel successo di Muccassassina.
Il tutto immerso nella colonna sonora dei successi musicali dell'epoca.
Con ironia e tenerezza,Claudio Rossi Marcelli alterna momenti divertenti e personaggi grotteschi a passaggi di riflessione e grande profondità.
E mentre in Italia divampa il dibattito sull'omofobia,il matrimonio gay e l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso,questo libro riporta la questione all'origine:
le persone sono persone e quando ci si innamora,ci si innamora.
Le dinamiche e le emozioni in gioco sono le stesse,Claudio,che ha sposato Manlio e ha creato con lui una numerosa famiglia,trasforma la semplicità dei primi baci,dei tira e molla,o dell'estenuante attesa di una telefonata in uno strumento per riflettere su grandi temi sociali.
E per far rivivere al lettore i propri anni spensierati attraverso il racconto dei 2 giovani protagonisti
IL MIO GIUDIZIO:
Quello che sono oggi Claudio e Manlio lo sappiamo:
una bellissima famiglia con 3 stupendi bambini.
In questo libro (probabilmente anche aiutato da dei diari scritti all'epoca,altrimenti non si spiega l'esattezza e la precisione di alcuni dettagli avvenuti secoli fa),
Claudio fa un salto temporale di 20 anni,fino al Giugno 1996,per raccontarci l'inizio e poi l'evolversi della loro storia d'amore.
Assistiamo quindi al loro primo incontro,organizzato da alcuni comuni amici (i quali,novelli Nostradamus,avevano previsto che sarebbero stati l'uno l'anima gemella dell'altro!),
per ritrovarli durante i loro successivi appuntamenti dove,senza nemmeno rendersene conto, scelgono quelli che saranno i nomi delle loro future figlie.
Ma sono entrambi molto giovani,appena ventenni e,mentre Claudio è da subito sicuro che Manlio sia l'uomo della sua vita e,nella sua mente,già si immagina un futuro insieme a lui,
Manlio,sicuramente più introverso e cervellotico,è pieno di dubbi e insicurezze.
Un giorno è convinto di amarlo e di non poter fare a meno di lui,
il giorno dopo si sente soffocare dall'espansività di Claudio,oppure pensa di non essere degno di ciò che il compagno prova nei suoi confronti.
Ed inizia così un tira e molla di "prendi e lascia",
di "Mamma!Cecco mi tocca! Toccami Cecco che mamma non vede",
che tiranneggerà Claudio per i 4 anni a venire.
Ognuno di loro ha altre storie.
Claudio ha la fortuna di incontrare ragazzi bellissimi e sinceramente innamorati di lui,come il fascinoso Alberto Biondo (di cui non si capisce se Biondo sia il cognome o il colore dei capelli....forse entrambi le cose!) e il borgataro coatto ma sexy Ascanio.
Però,nella sua testa e nel suo cuore esiste solo Manlio e,
anche se per un periodo riducono drasticamente i contatti,
sono sempre informati l'uno sulla vita dell'altro e il loro legame non si spezza mai definitivamente.
Claudio soffre tantissimo per la situazione,per la volubilità con cui Manlio mette a tacere i suoi sentimenti,per il non riuscire a dimenticarlo e a concepire un futuro senza di lui.
Chi nella vita ha avuto (la sfortuna di avere) un amore incorrisposto sa quanto la mancanza della persona che ami ti serri la gola e ti faccia sembrare triste e cupa anche la più bella giornata di sole.
Così noi lettori soffriamo insieme a lui.
Ma la sua costanza viene premiata o forse semplicemente,come recita il detto:
"Se due pesci sono destinati a incontrarsi non servirà al mare essere cento volte più grande".
Una volta cresciuti,superati i timori e le ansie di Manlio e ridimensionata la voglia di accasarsi e di programmare il futuro di Claudio,
entrambi più maturi e più sereni,
si ritrovano e stavolta per non lasciarsi più.
Anche perchè,da quel momento in poi, tutti i tasselli vanno al loro posto (entrambi trovano un lavoro,i genitori di Manlio si trasferiscono,lasciando loro a disposizione la casa per convivere etc...) e,come nella più bella delle favole,l'amore trionfa.
Ed è giusto che sia così,visto che il loro sentimento è destinato a dare vita a quelle 3 meraviglie di figli che hanno adesso.
Pur essendo principalmente incentrato su Claudio e Manlio,nel libro compaiono però anche altri personaggi loro amici (già presenti in "Hello daddy!",per chi avesse letto quell'opera),
fra cui si distinguono Alberto Emiletti,
un comunista imborghesito,dalla battuta ironica e sagace,
e soprattutto la povera Susanna,
compagna di studi un pò svampita,con livelli di autostima prossimi allo zero,terribilmente ingenua,fondamentalmente buona e generosa e assolutamente simpatica.
Oltre al tema dell'amore e dei rapporti di amicizia, "E il cuore salta un battito" è incentrato anche sull'omosessualità.
Su come sia stato complesso per un ragazzo poco più che adolescente,
ma assolutamente convinto del proprio orientamento sessuale,
far accettare agli altri la sua scelta,in un periodo transitorio come lo sono stati gli anni 90.
Forse,più che il giudizio della società (che,tutto sommato,come ha dimostrato il successo del World Pride del 2000,iniziava,per fortuna,ad essere molto più open mindend rispetto al passato),
per Claudio contava il parere dei genitori che,pur non avendolo mai apertamente ostacolato,
non lo hanno (almeno inizialmente) nemmeno supportato molto nel suo cammino.
"D'altra parte io ero del tutto certo del mio orientamento sessuale e,mentre mi preparavo ad affrontare un mondo molto duro,non riuscivo a capacitarmi dell'idea che i miei genitori non fossero pronti a sostenermi e,anzi,che fossero i primi a ostacolarmi."
In tutto ciò,quello che però mi ha colpito positivamente è il fatto che Claudio abbia saputo accettare la sua natura e portare avanti con caparbietà la sua scelta.
Per quanto,senza ombra di dubbio,il suo percorso possa essere stato complesso,traspare in lui una profonda serenità che invece non ho ritrovato,ad esempio,in Tiziano Ferro che,fino alle soglie dei 30 anni,ha cercato in tutti i modi di mettere a tacere il suo orientamento sessuale,con tutte le disastrose conseguenze del caso.
Una postilla a parte,invece,devo farla circa la data di nascita di Claudio.
Che sia nato anche lui,come me,il 22 Febbraio?
Nel libro,infatti racconta la festa del suo 21°compleanno,svoltasi la sera della finale di Sanremo 1997.
Ecco,leggendo questo passaggio ho avuto un deja-vu e,mi sono rivista,
come lui con i suoi amici,
io con i miei amici,interrompere per un attimo i festeggiamenti del mio 20°compleanno,
per apprendere,completamente allucinata,dalla squillante voce di Mike Bongiorno,
che la kermesse era stata vinta "dall'ignoto duo venuto dal nulla" dei Jalisse e non da un mostro sacro della musica italiana quale Patty Pravo.
IL MIO VOTO:
Un romanzo dolce,commovente e emozionante ma,allo stesso tempo,esilarante e divertente.
Una storia d'amore unica,come lo sono tutte le storie d'amore e che dimostra,
se ce ne fosse ancora bisogno,come i sentimenti non abbiano genere nè classificazione e che ti riconcilia con il mondo.
Con una scrittura avvincente ed assolutamente ironica, Claudio ci regala di nuovo una parte della sua vita e,arrivati a fine lettura,sembrerà quasi che lui,Manlio e la loro comitiva, siano diventati un pò anche amici nostri.
Consigliato!
* MOLTO BUONO *
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