giovedì 19 febbraio 2015

"Trent'anni e una chiacchierata con papà" Tiziano Ferro (2010)





LA TRAMA:
Tiziano Ferro ha 15 anni quando decide di confidare i suoi pensieri a un quaderno.
E'il diario di un ragazzino come tanti:la scuola,gli amici,i primi amori,la passione per la musica.
Fuori dal comune è invece l'intensità con la quale insegue il sogno di incidere un disco.
E appena lo realizza fa centro.
Ma va tutto troppo veloce:insieme all'emozione dei concerti e allo stupore davanti ai fan,ecco,severe come brutti sogni,la solitudine dei viaggi e delle camere d'albergo,e la paura di non essere all'altezza.
E'come se da quel momento Tiziano avvertisse una continua spaccatura:da una parte la messa a fuoco del proprio talento,la collaborazione con le più grandi star italiane e internazionali,i riconoscimenti del pubblico,della critica e dei colleghi,la folla dei fan;
dall'altra la percezione di una inedita solitudine,di una indomabile nostalgia,la lontananza dalla famiglia (soprattutto da Flavio,il fratello) e dagli amici di Latina.
Niente pause.
Niente stanchezza.Mai.
Come il più sensibile dei sismografi,Tiziano registra fedelmente,in questo diario,emozioni e stati d'animo.
Con dolente sincerità,ed al contempo curiosità,senso dell'umorismo e allegro disincanto,racconta l'altra faccia del successo e anche di sè,senza paura di svelarsi fragile,di mostrare zone d'ombre,contraddizioni,inquietudini.
In fondo a questo lungo,appassionato colloquio con se stesso e con il suo pubblico,c'è forse una  nuova consapevolezza.

IL MIO GIUDIZIO:
E' proprio vero che,molte volte,sono i libri a cercare noi...in qualche modo a "chiamarci".
"Trent'anni e una chiacchierata con papà" mi è stato regalato 4 anni fa da una (ormai purtroppo ex) amica ma,per un motivo o per un altro,non l'avevo mai letto.

Invece,in queste prime settimane del 2015,ho sentito sempre più forte l'impulso di farlo,
tanto da lasciare a mezzo il romanzo che avevo fra le mani in quel momento,
per cimentarmi con i diari e le "memorie" di Tiziano.

A dire il vero,Ferro mi è sempre piaciuto.
Certo, non è ai livelli di De Andrè,ma i suoi testi,
scritti interamente da lui e basati sulle sue personali esperienze,come ho avuto poi modo di appurare leggendo il libro,
non sono mai banali e inoltre abbiamo diverse cose in comune che me lo fanno sentire vicino:
entrambi del segno zodiacale dei Pesci (è nato il 21 Febbraio,un giorno prima di me,anche se di 3 anni dopo),
entrambi mancini,
entrambi con un'indole sensibile,introspettiva e assai propensa alle cosìddette "seghe mentali".

Di recente mi è capitato di leggere un romanzo su un trentenne che non riesce a stabilire un contatto intepersonale con suo padre e ciò mi ha fatto tornare in mente proprio il titolo dell'opera di Tiziano.
Inoltre,ascoltando l'ultimo suo successo musicale "Senza scappare mai più" ho avuto come l'impressione che,in quella canzone,si rivolgesse al se stesso di qualche anno prima,quando combatteva con i suoi fantasmi interiori e la paura di fare outing,manifestando al mondo la sua omosessualità.

Da qui la mia curiosità e l'urgenza di leggere i suoi scritti.

Ci ho messo una ventina di giorni per completare la lettura,io che solitamente divoro i libri in non più di una settimana.
E' vero che è un volume abbastanza massiccio  (circa 400 pagine) ma la cosa è stata anche un pò voluta:
l'ho centellinato per farlo durare il più a lungo possibile,tanto mi sono affezionata a Tiziano e alle sue "gesta".
E credo anche che questo sia stato,in assoluto,il libro su cui ho fatto maggiori sottolineature e da cui ho reperito il maggior numero di citazioni.

In un arco di tempo che va dal 1995 al 2010,
Tiziano ci racconta di come è stata la sua vita dai 15 ai 30 anni.
Della passione per la musica che lo ha sempre accompagnato sin da quando era piccolo e si divertiva a scrivere i suoi primi componimenti.
Dei tentativi di riuscire a fare il cantante,
delle tante porte che gli sono state sbattute in faccia (" Mi ha chiamato Mara per dirmi che  -Il bimbo dentro- non è stata presa in considerazione...non piace.") e,
all'improvviso e del tutto inaspettatamente,
del successo che lo ha travolto e sconvolto,buttandolo come un pugile sul ring,in un mondo che non gli appartiene,in cui non si sente a proprio agio,che lo destabilizza e lo fa sentire totalmente inadeguato e non all'altezza.

E con il successo arrivano le prime delusioni che contribuiscono ancora di più a fiaccare un'anima già di per sè fragile:
amici che poi non si rivelano tali e produttori che inizialmente lo sostengono e lo curano come un figlio,per poi abbandonarlo praticamente a se stesso,cercando però di metterglielo "in tasca" in tutti i modi possibili.

Pagina dopo pagina,il cantante si mette completamente a nudo,
confidando al diario tutti i suoi pensieri,dai più superficiali ai più intimi.

Il quadro che ne esce è proprio quello di un'anima grande:
una personalità sicuramente complessa e controversa ma assolutamente vera,spontanea,umile,timida,emotiva,profonda,professionale,che sa mettersi in discussione e va a fondo nelle cose,senza dare giudizi affrettati o superficiali.

In un alternarsi ciclotimico di periodi di profonda crisi,
in cui i suoi "mostri interiori" (primi fra tutti la sua tendenza alla bulimia e la sua latente omosessualità) tornano a tormentarlo,
ad altri di serenità e di gioioso "cazzeggio",
emerge un Tiziano autoironico che,anche nei momenti peggiori,
sa comunque ridere di se stesso,della sua vita incasinata e delle sue mille paranoie:
"Basta Tiziano!Sei arrivato alla frutta,o per meglio dire...allo sfinimento:mi hai sfinito!
Ecco,ora mi parlo come se fossi un altro,come gli schizofrenici! Vado a fare una torta che è meglio"

Un Tiziano che si diverte e scherza con gli amici,talvolta facendo anche il pagliaccio della situazione ma che,in fondo,predilige la solitudine e nient'altro che la compagnia di se stesso,
sentendosi spesso alienato e fuori luogo in mezzo agli altri.

Un Tiziano dalla profonda spiritualità,che ama racchiudersi in preghiera e ringraziare Dio per tutte le belle cose che la vita gli ha offerto: 
("Intanto ho deciso che domani andrò in chiesa:ho troppe belle cose da rendicontare a Dio."),
che non esita a stravolgere la sua giornata, dopo che,durante la notte,ha avuto quello che lui chiama un "impedimento mistico",
ovvero una sorta di sogno/visione di una madonnina incastonata nella testiera del letto,che,a suo avviso,voleva metterlo in guardia su qualcosa che non avrebbe dovuto fare.

Un Tiziano che,avvicinandosi alla soglia dei 30 e stanco di sentirsi sempre a disagio e non all'altezza,decide che è arrivato il momento di guardare in faccia i suoi "mostri" e di affrontarli una volta per tutte.
Un percorso difficile,arduo,tutto in salita e con tante (ri)cadute,che lo vede costretto,per un periodo,a fare uso di antidepressivi,
ma che lo porterà,finalmente,alla piena accettazione di sè ,tanto che,proprio in occasione del suo trentesimo compleanno,troverà la forza di confessare a suo padre e poi al mondo intero la sua omosessualità.

Personalmente,ho davvero tanta stima per questo ragazzo che ha avuto il coraggio di mostrarsi a tutti nella sua reale autenticità.

Ci sono,all'interno dei suoi diari,dei passaggi veramente "duri" che io,probabilmente,non avrei mai avuto la forza di rendere noti.

Uno fra tutti.è sicuramente quello del suo quasi tentato suicidio,
con tanto di lettera d'addio (indirizzata,credo,a suo fratello Flavio...anche se il destinatario preferisce non renderlo noto) e cocktail di farmaci pronti per spedirlo direttamente dal sonno all'aldilà.
Poi,fortunatamente,in un momento di ritorno di lucidità,prende tutte le pasticche e le getta dentro al water,tirando subito lo scarico per non avere ripensamenti dell'ultimo minuto.
Perchè,in fondo,nonostante tutti i dolori e le delusioni,lui ama la vita e l'amore per la vita è stato più forte anche della sua voglia di scomparire.

Questo episodio succedeva il 22 Novembre 2009.
Era una domenica quel giorno.
Me lo ricordo bene,perchè anche io,in quel periodo,ho passato uno dei momenti più "neri" della mia vita.
E mi fa un pò "strano",adesso,pensare che in qualche modo,anche se a distanza,eravamo uniti dallo stesso strazio dell'anima.
Tante volte,anche se ci si sente soli,soli non si è...
perchè in qualche parte del mondo c'è qualcuno che sta provando le nostre identiche sensazioni e questo,inevitabilmente,ci unisce.

Ma fa strano anche pensare che quel ragazzo che ho sempre visto comparire in tv con un sorriso così allegro,sincero e contagioso,portasse dentro di sè una sofferenza tanto grande da non poterla nemmeno immaginare.

Fortunatamente,però,i diari di Tiziano non sono solo lacrime e male di vivere.
Ci sono anche dei momenti estremamente esilaranti che mi hanno lasciata con le lacrime agli occhi dal tanto ridere:
ad esempio quando,facendosi tatuare il nome di suo fratello sul polso,per l'emozione,vomita nel cestino dei rifiuti del tatuatore...
oppure quando,stravolto dalle ore di jet lag,convinto di andare in bagno,è invece finito in mutande,
nel cuore della notte,chiuso fuori dalla sua stanza,nel corridoio di un hotel a 5 stelle di Santa Monica.
Epic win,Tiziano!

Nel corso della mia vita ho letto tanti,tantissimi libri,e a molti di loro mi sono sinceramente affezionata...
Ma una tristezza così grande nello sfogliare l'ultima pagina non l'avevo mai provata.
E'stato come dover lasciar andare via un caro amico che avrei voluto tanto restasse con me.
Un amico con cui,giorno dopo giorno,mese dopo mese,anno dopo anno,ho riso,ho pianto e mi sono emozionata.
Un amico che mi somiglia davvero molto,sotto il punto di vista emotivo e caratteriale.

Sabato è il suo compleanno.
Compie 35 anni.
Vorrei tanto poterlo abbracciare forte forte,fino a stritolarlo e dirgli:
"Tanti auguri Tiziano,sei davvero una gran bella persona! E sì...i messaggi in codice delle tue canzoni,io credo proprio di averli decifrati!"

D'altro canto,fra anime affini,non si può non intendersi!



IL MIO VOTO:
Come scrive Tiziano stesso nei ringraziamenti:
"Questo libro non ho dovuto pensarlo,nè comporlo,nè strutturarlo.
E'nato da sè:sognando,ridendo,soffrendo,parlando,pensando,sbagliando,pregando,odiando,guardando,cambiando,amando,sperando,ascoltando.
Grazie a chi lo ha fatto nascere semplicemente incrociando la mia strada".

Questo è un libro autentico,in cui gioie e dolori sono reali.
Un libro vero che parla di vita vera e regala emozioni vere.

Assolutamente da leggere.
Assolutamente emozionante.

Grazie,Tiziano!

* ECCELLENTE! *

LO SCRITTORE:




2 commenti:

Anonimo ha detto...

io ho iniziato a leggero a mezzanotte. Non sono riuscito nè a fermarmi (l'ho finito alle 7 e mezza del mattino) nè a fermare un torrente di lacrime. Un libro che mi ha messo una grande angoscia per giorni, e mi ha fatto diventare un fan, quasi un amico ammirato di Tiziano, quasi come se lo conoscessi e volessi bene alla sua fragilità e nobiltà d'animo. Mauro, Napoli

Cinzia Cappelli ha detto...

Anche il mio istinto era quello di leggerlo tutto d'un fiato ma poi ho preferito centellinarlo per avere ogni sera,prima di addormentarmi,"l'appuntamento con Tiziano".
Impossibile non volere bene a una persona così genuina come è lui.
Ce ne fossero di persone così!
Grazie per il commento,Mauro! :)