giovedì 29 agosto 2013

"Un bel sogno d'amore" Andrea Vitali (2013)











LA TRAMA:


A Bellano gira voce che presso il cinema della Casa del Popolo verrà proiettato "Ultimo tango a Parigi".
Siamo nel febbraio del 1973, e per i vicoli del paese si scatena una guerra senza frontiere.
A combattersi due fazioni ben distinte: da una parte gli impazienti che fantasticano sulle vertiginose scene di nudo che ci si aspetta di vedere sullo schermo;dall'altro, schierati con il parroco, coloro che pretendono di evitare a Bellano una simile depravazione.
I tempi però sono cambiati, e nulla può fermare il "progresso".
Adelaide, giovane e volitiva operaia del cotonificio,mette con le spalle al muro Alfredo, il fidanzato eternamente indeciso su ogni cosa:o la porterà al cinema o lei ci andrà lo stesso, magari con quel bel fusto di Ernesto, che le ha già messo gli occhi addosso e che a lei non dispiace,per quanto sia una testa matta e non ci vuole molto a capire che finirà per mettersi nei guai.
Cosa che puntualmente accadrà di lì a qualche mese,quando Ernesto finirà implicato nel contrabbando di sigarette riuscendo a inguaiare la stessa Adelaide.
In "Un bel sogno d'amore" assistiamo alla messa in scena di un paese scosso dalla modernità che si insinua fra le contrade sotto forma di ammiccanti locandine cinematografiche,attraversato da una criminalità ancora romantica e pasticciona e della normalità di chi spera in un amore felice che possa coronare il sogno di una famiglia come si deve.



IL MIO GIUDIZIO:

Dopo qualche romanzo decisamente giù di tono, finalmente riecco un Vitali in grande spolvero!
Capitoli come sempre brevi ,ma che si leggono con avidità, uno dopo l’altro.
Scrittura fluida, accattivante, divertente ed ironica
Stile colloquiale e goliardico ma mai volgare.

Questa volta l’autore, a differenza del passato, non ha dato nomi pittoreschi e caratteristici ai suoi personaggi.
In compenso ci delizia con un romanzo corale, dove,in una Bellano dei primi anni 70, si intrecciano le avventure dei carabinieri del paese, capitanati dal maresciallo Pezzati, alle prese con le malefatte del maldestro guascone Tagliaferri, e il triangolo famigliare composto da Adelaide, Alfredo e la di lui mamma Benvenuta, detta “facia de can”.
Triangolo che diventa un quadrilatero, se vogliamo aggiungere  l’onnipresente vicina di casa Carolina Tirelli, sempre all’erta per ficcanasare nella vita altrui e malignarci sopra, interessata come non mai alle vicende della sua dirimpettaia “facia de can”e perennemente ossessionata dall’idea che quest’ultima possa uscire lasciando il gas aperto e “bum! la casa in macerie con lei dentro ridotta a uno spezzatino”.

Dolcissimo e delicato il finale.

Un critico letterario ha detto che il più bel libro del Vitali è sempre l’ultimo.
In questo caso ha sicuramente ragione.
Insieme a “La figlia del podestà” ed “Olive comprese”,”Un bel sogno d’amore” è uno dei romanzi più riusciti di questo autore che ultimamente sembrava avesse perso la verve narrativa che lo ha sempre contraddistinto. e che,invece,ha dimostrato di avere ancora.



IL MIO VOTO: ottimo...un Vitali in gran forma!




LO SCRITTORE:




.

 

Nessun commento: