giovedì 12 dicembre 2013

"Per 10 minuti" Chiara Gamberale (2013)










LA TRAMA:

"10 minuti al giorno.Tutti i giorni.Per un mese.
10 minuti per fare una cosa nuova,mai fatta prima.
10 minuti fuori dai soliti schemi.Per smettere di avere paura.E tornare a vivere"

Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più.
Perchè,a volte,capita.
Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni.
Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto.
Che il tuo lavoro venga affidato a un altro.
Che cosa si fa,allora?
Rudolf Steiner non ha dubbi:si gioca.
Chiara non ha niente da perdere e ci prova.
Per un mese intero,ogni giorno,per almeno 10 minuti,decide di fare una cosa nuova,mai fatta prima.
Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli,cucina dei pancakes,cammina di spalle per la città,
balla l'hip-hop,ascolta i problemi di sua madre,consegna il cellulare a uno sconosciuto.
Di 10 minuti in 10 minuti,arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti.
Da cui ricominciare.
Perchè a volte il cambiamento è spaventoso,ma necessario.
E dimostra come,un minuto per volta,sia possibile tornare a vivere 



IL MIO GIUDIZIO:
 
Un romanzo che ha come perno centrale il cambiamento.
E a chi,meglio di me,può tornare utile?
Io che,nel giro di 2 anni ho lasciato un compagno dopo 20 anni trascorsi insieme e un impiego che svolgevo da oltre 10.
Ho cambiato casa,città,ambiente,abitudini ormai consolidate.

Così,anche Chiara,nel giro di poco tempo,ha visto il suo lavoro assegnato ad un'altra persona,
è stata lasciata da suo marito e si è dovuta trasferire a vivere lontano dalla sua famiglia,
in una città che sente ostile ed estranea.
Su suggerimento della psicologa che la segue,per uscire dal torpore in cui è caduta,
decide di provare per un mese,ogni giorno,qualcosa di nuovo per almeno 10 minuti.
E quello che scrive è una sorta di diario su ciò che riesce a fare nei suoi 10 minuti giornalieri.
Il tutto accompagnato dalle riflessioni e dalle emozioni provate in questa fase così particolare della sua vita.

La storia sembra in gran parte  autobiografica:
la protagonista si chiama Chiara proprio come l'autrice,
ha la sua stessa età,
fa il suo stesso mestiere e sta ideando la trama di un libro che si intitolerà,guardacaso, "4 etti d'amore,grazie" (l'ultima sua opera prima dell'uscita di questo romanzo).
Anche le ansie e le ossessioni sono le stesse che la  Gamberale riporta in ogni suo scritto.
L'unica cosa che si discosta dalla sua vita reale è l'ex marito...che non viene mai nominato,ma chiamato sempre e soltanto con un generico "Mio Marito".
Da quello che ne so, l'autrice è tutt'ora sposata con  Emanuele Trevi che non è suo coetaneo (come il Mio Marito del romanzo) ma ha una decina d'anni più di lei e non fa l'avvocato ma è anche lui scrittore.

Un romanzo che inneggia al cambiamento ("Cambiare è mortale? No,cambiare è vitale!").
Che invita  a mettersi sempre alla prova,
a non farsi spaventare dall'ignoto ma ,anzi,ad abbandonare la nostra "zona di comfort" (in cui,magari,stiamo anche male ma che abbiamo paura di lasciare)e a farci travolgere da esso.
Perchè è solo grazie al cambiamento,per quanto doloroso possa essere,che potremo conoscere nuove realtà,
potremo anche capire meglio noi stessi e realizzare che,forse,siamo migliori di quanto abbiamo sempre creduto o di quanto abbiano voluto farci credere.

Un romanzo che dimostra che,nella vita,tutto serve.
E anche dai fallimenti,dalle esperienze negative,possiamo sempre trarre qualcosa di buono,nuovi punti di vista e nuove prospettive.
E guardare al futuro con un sorriso e non con terrore.



IL MIO VOTO:  * DISCRETO *


LA SCRITTRICE
  







 

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